mercoledì 12 maggio 2010

Benedetto XVI non parla mai al vento. Le sue parole pesano e si riempiono di un’attualità non riconducibile alle contingenze (Iannuzzi)


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È nel dolore che la fede si rinnova e si fortifica

Sull’aereo che lo conduceva a Lisbona, il Papa ha richiamato il cuore del Terzo Segreto di Fatima: la Chiesa "sarà sofferente fino alla fine del mondo".

Raffaele Iannuzzi

Benedetto XVI non parla mai al vento. Le sue parole pesano e si riempiono di un’attualità non riconducibile alle contingenze, seppur mai separata dai fatti. Sull’aereo che lo conduceva a Lisbona, il Papa ha richiamato il cuore del Terzo Segreto di Fatima: la Chiesa "sarà sofferente fino alla fine del mondo". "E oggi - ha aggiunto - lo vediamo in modo particolare". Il Terzo Segreto è unito strettamente al Primo e al Secondo, la linea teologica e spirituale segue il filo rosso del sangue versato dai martiri. Il sangue dei martiri è seme di cristiani, secondo Tertulliano. L'attentato a Giovanni Paolo II nel giorno della Madonna di Fatima - 13 maggio 1981 - resta un segno storico che apre a una dimensione profetica. Per la Chiesa, la profezia si lega oggettivamente alla storia. Il Terzo Segreto, infine, non ci riconduce a novità straordinarie. È la sua forza. Non ci sono «effetti speciali» nella teologia della Chiesa, ma la solita verità, antica e sempre nuova: la fede, la penitenza, la preghiera, la misericordia, il perdono.
Il perdono, tuttavia, non deve sostituire la giustizia. Nel Segreto - commentato dall'allora cardinal Ratzinger nella veste di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 2000 -, si parla della necessità della passione della Chiesa e il culmine di questa sofferenza viene raccolta, materialmente e spiritualmente, dalla figura del Papa.
Perché il Papa è il «dolce Cristo in terra» e vive le stesse sofferenze di Gesù Cristo. Si tratta di un'immagine apocalittica, ma, sia chiaro, l'apocalisse prefigura la rivelazione di una realtà trascendente che si rende carne storica, non una dimensione staccata dalla condizione umana e, perciò irraggiungibile. Per questa ragione, la Chiesa soffre nella storia come Sposa di Cristo e lotta per la Verità di Dio subendo la persecuzione dell'Avversario, Satana.
I primi due Segreti accennavano al dolore immenso della Chiesa e al Cuore Immacolato di Maria, trionfante sul male e capace di assumere nella spirale redentiva la Russia, il mondo separato da Dio, con il comunismo e la statolatria disumana. La Madonna si apre ai semplici per rivelare il Mistero di Dio, senza destare stupori innaturali nei credenti: è la fede della Tradizione. Dei semplici e dei puri di cuore. Ecco il nodo da cogliere: la stessa fede sottoposta a duri attacchi dallo scandalo del peccato degli uomini di Chiesa. Ma quando un Cardinale attacca un Decano dei Cardinali, come Angelo Sodano, la cosa cambia. Papa Benedetto coglie la radice del male della Chiesa: esso è il male nella Chiesa. «La più grande persecuzione alla Chiesa non viene dai nemici di fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa». Bisogna dunque reimparare il perdono, la penitenza, le virtù teologali, i fondamentali della fede, vissuta così, semplicemente, dai tre pastorelli di Fatima e dal popolo credente.
Lucia, una dei tre, ha ricevuto il Terzo Segreto il 13 luglio 1917 e, dopo di allora, nessun Papa, tranne Giovanni Paolo II, aveva mai osato renderlo pubblico. Nonostante la linearità, seppur drammatica, del suo contenuto. Sodano - attaccato da Schönborn - aveva introdotto la rivelazione pubblica del Terzo Segreto, prima che Ratzinger ne fornisse l'interpretazione teologica, mostrando la profondità della crisi storica e insieme ecclesiale del XXI secolo prossimo venturo. Il Sodano di ieri combattuto - oggi - da una parte della gerarchia per ragioni acclarate dal Terzo Segreto. Un fatto sul quale riflettere.
Infine, giunto all'aereoporto di Lisbona, il Papa ha parlato di fronte al Presidente della Repubblica Anibal Caraco Silva, richiamando il ruolo della Chiesa nel mondo: «Non si tratta di un confronto etico fra un sistema laico e un sistema religioso, bensì di una questione di senso alla quale si affida la propria libertà». La Chiesa, dunque, rimane salda nella storia. Chi accusa, nella Chiesa, combatte, come il demonio, battaglie di retroguardia. Chi pensa, spariglia le carte e guarda avanti. Si chiama profezia.

© Copyright Il Tempo, 12 maggio 2010 consultabile online anche qui.

3 commenti:

sonny ha detto...

Dichiarazioni di Socci. ( Mah!)

http://blog.panorama.it/italia/2010/04/30/scandalo-pedofilia-nella-chiesa-%C2%ABfatima-aveva-previsto-tutto%C2%BB/

sonny ha detto...

http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2010/05/12/1158086-profetica_apparizione.shtml

laura ha detto...

Papa eccezionale. una risposta "improvvisata" e nata dallo Spirito di Verità che Lo fa parlare