Dimissioni di Mixa noto per le polemiche con la Merkel e Israele. Tutti puntano l'accento sul fatto che l'abbia nominato Benedetto XVI...

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Pedofilia/ Papa accetta dimissioni di vescovo tedesco Mixa

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Città del Vaticano, 8 mag. (Apcom)

Mons. Mixa ha governato tra le polemiche e tra le polemiche si è ritirato. Il presule, a metà aprile, ha prima negato, poi ha ammesso di aver assestato qualche schiaffone a dei bambini all'epoca in cui era parroco a Schrobenhausen (1975-1996). Per quanto gravi, tuttavia, non sono solo i ceffoni ad aver spinto il presule ad andarsene nel mezzo di uno scandalo sulla pedofilia che da mesi sta turbando la Chiesa cattolica tedesca. Sempre quando era parroco avrebbe sottratto i fondi destinati all'istituto per l'accoglienza dei bambini per comprarsi preziose stampe antiche, bottiglie di vino costose e anche un solarium. La sua credibilità è stata comunque messa in discussione per aver ammesso gli schiaffi che prima aveva negato. Ieri, infine, la notizia di un'indagine preliminare della procura di Ingolstadt per presunti abusi su un minore da vescovo di Eichstatt.
Nella breve nota di dimissioni diffusa a fine aprile dalla diocesi, Mixa usava una frase sibillina: "Ero e sono ben consapevole delle mie proprie debolezze". Dopo uno scontro con il consiglio presbiterale della sua diocesi, il vescovo aveva registrato proteste montanti tra i suoi preti, tra i fedeli e anche nella stampa cattolica locale. "Chiedo ancora una volta perdono a tuti coloro con i quali sono stato ingiusto e ai quali ho causato dolore. Compio questo passo con fiducia irremovibile nei confronti della grazia di Dio e sono fiducioso che il Padre in cielo conduca la Chiesa di Augusta verso un buon futuro", aveva scritto il 22 aprile.
Prima ancora di essere ricevuti dal Papa, il 29 aprile, due confratelli di peso di Mixa avevano subito salutato con soddisfazione le sue dimissioni, prefigurando la decisione odierna di Benedetto XVI. "Vari vescovi gli hanno consigliato di ritirarsi dagli impegni pubblici fintantoché le accuse non sono chiarite", ha detto il vescovo di Monaco Reinhard Marx, ratzingeriano di ferro e 'metropolita' della Baviera. Anche il presidente dei vescovi tedeschi, mons. Robert Zollitsch, aveva già consigliato una "pausa" a Mixa nei giorni precedenti ed ha "ringraziato" tempestivamente il vescovo per la scelta di ritirarsi.
Tra i falchi della conferenza episcopale tedesca insieme al cardinale Joachim Meisner (Colonia) e monsignor Gerhard Ludwig Mueller (Ratisbona), Mixa è stato più volte al centro di polemiche negli anni scorsi. Ha paragonato i Territori occupati palestinesi a un "ghetto" ed ha accusato Israele di "razzismo". Ha aspramente criticato la ministro della Famiglia del precedente governo federale tedesco, la cristiano-democratica Ursula von der Leyen, per un piano che facilitava la compatibilità, per le madri, tra tempo di lavoro e tempo da dedicare alla famiglia ("E' testo a recrutare le giovani donne come forza-lavoro per l'industria"). Parlando di Shoah ha tracciato un parallelo con i nove milioni di aborto compiuti nel mondo negli ultimi trent'anni, suscitando le proteste del mondo ebraico. Ha criticato l'ateismo odierno paragonandolo al nazismo e al comunismo e ricondotto la pedofilia alla rivoluzione sessuale. Mixa avrebbe voluto diventare vescovo di Monaco. Già la diocesi di Augusta, a cui il bavarese Ratzinger lo ha chiamato poco dopo essere stato eletto Papa, aveva sorpreso molti.

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Constato con divertimento misto ad amarezza che TUTTI i siti e tutte le agenzie puntano l'accento sul fatto che fu proprio Benedetto XVI a nominare Mixa vescovo di Augusta. E allora? Abbiamo avuto decine di vescovi dimissionari e dimissionati eppure nessuno ha scritto da chi sono stati nominati.
Due pesi e due misure? Si'...
R.