martedì 4 maggio 2010

Il Papa a Torino: il racconto di CronacaQui


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Ostensione della Sindone

Il Papa a Torino: foto e video

03/05/2010 - Centomila fedeli per le strade di Torino, venticinquemila in piazza San Carlo, dove Papa Benedetto XVI ha celebrando la Santa Messa. Il Ponteficeè arrivato nel capoluogo piemonteseieri mattina in occasione dell'Ostensione della Sindone.Davanti al sacro lino, il Papaparla del nascondimento di Dio, di una umanità oscurata dagli orrori del XX secolo ma anche di quelli di oggi; solleva il tema della morte e della sensazione spaventosa di abbandono e confessa che, col passare degli anni, si sente "più sensibile" al messaggio della sacra icona. Anche perché, stavolta, è venuto a renderle omaggio come "Successore di Pietro", portando nel suo cuore la Chiesa e l'umanità.

La preghiera in ginocchio davanti alla teca illuminata del lino che riprodurrebbe il volto e il corpo martoriati di Cristo, nel duomo di Torino, è stato il momento centrale di una visita di undici ore che il pontefice ha compiuto nel capoluogo piemontese. Altri avvenimenti e altri discorsi hanno però arricchito una giornata particolarmente intensa: dall'appello rivolto ai politici, durante la messa mattutina in Piazza San Carlo, perché perseguano sempre il "bene comune", alla solidarietà espressa ai disoccupati, ai precari, agli immigrati nella città della Fiat.

Tra l'altro Benedetto XVI ha anche salutato privatamente il neo presidente del colosso torinese, John Elkann. Poi l'incontro con i giovani, a cui ha chiesto di non vivacchiare, ma di compiere scelte definitive, e la commovente sosta tra i malati del Cottolengo, esortati a non sentirsi estranei al mondo. Il cielo plumbeo e gli scrosci di pioggia non hanno impedito ad una folla di decine di migliaia di torinesi di offrire al papa un caloroso saluto, in un momento così difficile per il suo pontificato a causa degli scandali di pedofilia che stanno minando l'immagine della Chiesa.

Particolarmente festoso, quello dei giovani che lo hanno accolto tra canti, ola, danze e girotondi. Dall'allegria pomeridiana di questo incontro, Benedetto XVI è passato nell'oscurità del Duomo, per pregare e riflettere davanti alla Sindone. Qui papa Benedetto XVI ha confessato di essere diventato, con il passare degli anni, ancor più sensibile al "messaggio di questa straordinaria icona", simbolo del Sabato santo, del "nascondimento di Dio", ma anche prefigurazione della sua resurrezione. Ratzinger ha spiegato come tutti abbiano sentito la sensazione "spaventosa di abbandono" della morte. "Gesù Cristo - ha detto - rimanendo nella morte, ha oltrepassato la porta di questa solitudine umana per guidare anche noi a oltrepassarla con Lui". La Sindone,inoltre, ha spiegato, è un'icona che interpella, in tutta la sua attualità, l'umanità oscurata dalle guerre, dalle violenze, e in particolare dagli orrori del secolo scorso, dai lager ai gulag, da Hiroshima a Nagasaki.

Nella messa mattutina in Piazza San Carlo, il pontefice si era soffermato su temi più sociali. "So che anche a Torino non mancano difficoltà, problemi, preoccupazioni: penso, in particolare - aveva detto - a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell'incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale; penso alle famiglie, ai giovani, alle persone anziane che spesso vivono la solitudine, agli emarginati, agli immigrati". In serata la tappa tra i sofferenti estremi del Cottolengo è stato l'ultimo, simbolico, impegno. Poi, poco prima delle 20, la ripartenza per Roma, in aereo da Caselle.

http://torino.cronacaqui.it/news-il-papa-a-torino-foto-e-video_35478.html#

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