domenica 4 luglio 2010
Il 28 aprile 2009 Benedetto XVI si recò all'Aquila distrutta dal terremoto e dal dolore (Il Tempo)
Vedi anche:
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Per i cristiani è l'ora dell'umiliazione: il commento di Enzo Bianchi
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Domenica Benedetto XVI in visita a Sulmona per l'anno giubilare dedicato a Celestino V: Sulla via evangelica del perdono e del servizio (Angelo Spina)
Nel Getzemani, casa della chiesa, mi sento come Pietro con la spada di Padre Aldo Trento
La visita del Papa a Sulmona in diretta anche sul sito internet del Commissario per la ricostruzione
Lo storico gesto di Papa Benedetto: il dono del Pallio a Celestino V (Giustino Parisse)
Quando Papa Montini onorò Celestino V e Bonifacio VIII: Rinnovamento e tradizione (Osservatore Romano)
Il Papa a Sulmona per Celestino V e le vittime del nazismo del 1943 (Izzo)
Il ritorno di Mons. Georg Ratzinger a Sulmona
Centinaia di medici belgi contestano la perquizione presso la Commissione Adriaenssens: "Le vittime di abusi sessuali hanno diritto alla riservatezza"
Perquisizioni, il ministro della giustizia del Belgio, Stefaan De Clerck, deplora i metodi brutali della polizia
L’omaggio di Benedetto XVI a Celestino V nella cripta
Sulmona e l'attesa di Benedetto XVI: domani la visita del Papa nella città abruzzese (Radio Vaticana)
Benedetto XVI domani a Sulmona. Il legame del Papa con Celestino V (Giansoldati)
Mixa descrive come "franco ed allegro" il colloquio con il Papa. Intanto impazza il toto-successore (Die Welt)
La nomina di Mons. Koch ottiene l'approvazione (non richiesta nè necessaria) dell'American Jewish Committee
In libreria "Opera Omnia (Vol. XI) - Teologia della Liturgia" di Joseph Ratzinger (in promozione!)
Le solite dal New York Times (Joseph Lawler)
Il Papa e la comunione della Chiesa: una riflessione di padre Federico Lombardi (Radio Vaticana)
Un altro brutale, superficiale e contraddittorio attacco del New York Times a Papa Benedetto (Phil Lawler)
La Catholic League schiaffeggia sonoramente il NYT evidenziando le contraddizioni dell'articolo
Quali sono le colpe del Papa? L'aver difeso la Chiesa mettendoci la faccia e prendendosi accuse per colpe mai commesse (Iannuzzi). Stupendo!
Molto deludente l'articolo di Marroni che è un vaticanista e dovrebbe conoscere Benedetto XVI
La Santa Sede prepara nuove regole per fermare gli abusi dei sacerdoti. La verità sul ruolo del card. Ratzinger (Galeazzi). Monumentale
Il NYT e oggi la stampa italiana attaccano ingiustamente il Papa. Le "fonti vaticane" a favore valgono meno di zero se sono anonime e ufficiose
Mancuso contro Benedetto XVI: il commento straordinario di Francesco Agnoli
Intervista di Kathnet a una vittima di abusi di 40 anni fa che ha presentato a Roma un ricorso contro Zollitsch accusandolo di "gravi negligenze"
Dopodomani la visita del Papa a Sulmona. Tra gli appuntamenti, l'incontro con i detenuti. Intervista con il cappellano del carcere, padre Messori
La rivoluzione della curia di Papa Benedetto nel commento di Mora (El Pais)
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A SULMONA (4 LUGLIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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Padre Nostro degli studenti
28 APRILE 2009 L'arrivo all'Aquila distrutta dal terremoto e dal dolore
L'AQUILA
Ventotto aprile 2009.
Piove a dirotto e sono passati 22 giorni dalla notte dell'apocalisse. «Fa che non si apra la terra», pregava chi c'era, chi ha avuto la ventura di rendersi conto di quanto accadeva perché era ancora vivo.
E sulle vie del dolore, con la veste bianca, è arrivato il Papa, a ridare parole di speranza a chi la speranza l'aveva persa quella notte, quando sembrava che le forze della natura si fossero date appuntamento per un triste convegno di morte.
«Vorrei abbracciarvi tutti, uno a uno. Sono finalmente con voi, in questa terra splendida e ferita che sta vivendo giorni di grande dolore e precarietà. Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova, manifestando grande volontà di non cedere alle avversità». Così aveva esordito Benedetto XVI nella tendopoli di Onna, prima tappa del viaggio lungo le strade della disperazione. «Questa terra deve risorgere. Ora case solide, lo dobbiamo ai morti». Davanti alla teca con le spoglie di Celestino V, all'ingresso della basilica di Collemaggio squarciata dal sisma e puntellata per il pericolo di crolli, un momento di raccoglimento intenso.
Poi, Benedetto XVI aveva lasciato il pallio (la stola bianca indossata il giorno della sua elezione al soglio pontificio) sull'urna del santo eremita del Morrone. Solo pochi minuti nella basilica sfigurata dal terremoto, dove poco più di sette secoli prima Pietro Angelerio era diventato Celestino V, prima di riprendere il viaggio verso gli altri luoghi simbolo della tragedia. Ad attenderlo davanti a quel che ancora resta della Casa dello Studente, monumento alla superficialità dolosa e assassina dell'uomo dove sono morti otto ragazzi, una decina di giovani superstiti. Alcuni di loro solo per una fortunata coincidenza quella notte non si trovavano nelle rispettive stanze.
«Ho nel cuore tutte le vittime di questa catastrofe: bambini, giovani, adulti, anziani, sia abruzzesi che di altre regioni d'Italia o anche di nazioni diverse. È stato assai toccante, per me - ha confidato al termine dell'incontro con i ragazzi - pregare davanti alla Casa dello Studente, dove non poche giovani vite sono state stroncate dalla violenza». Infine il monito: «Anche come comunità civile occorre fare un serio esame di coscienza , affinché il livello delle responsabilità, in ogni momento, mai venga meno».
© Copyright Il Tempo, 4 luglio 2010 consultabile online anche qui.
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