lunedì 5 luglio 2010

Il Papa accolto a Sulmona: "Sono venuto per condividere gioie e speranze" (Gagliarducci)


Vedi anche:

Il Papa a Sulmona: appello per i disoccupati ed i terremotati. Il toccante incontro con i detenuti ed i giovani (Vecchi)

Le parole del Papa alla gente, ai sacerdoti e ai giovani di Sulmona: Una marcia in più (Sir)

Papa Benedetto e la pastorale dell'intelligenza (Navarro-Valls)

Quattro chiacchiere con il Papa tra carciofi e formaggi

Sulmona ha accolto con entusiasmo il Papa in una piazza «caldissima» (Delle Monache)

Benedetto e Celestino, l’incontro storico (Gianfranco Colacito)

Toccante l'incontro del Pontefice con alcuni detenuti che scontano la pena nel "carcere dei suicidi" (Conte)

Attimi di tensione durante la Messa del Papa a Sulmona: un uomo ha tentato di salire sul palco (Severa)

Ulteriore segno della massima trasparenza di Papa Benedetto. Caso Orlandi: sì all'ispezione della tomba di De Pedis

IL PAPA A SULMONA: I VIDEO, LE FOTO, I PODCAST

L'avventura di Celestino V: un Papa fra il mito e la storia (Paolo Vian)

Il Papa: la fede ed i valori etici reggono la convivenza civile (Izzo)

Il Papa ai giovani di Sulmona: "Avete dimostrato di avere una vostra memoria storica legata alla vostra terra: mi avete parlato di un personaggio nato otto secoli fa, san Pietro Celestino V, e avete detto che lo considerate ancora molto attuale! Vedete, cari amici, in questo modo, voi avete, come si usa dire, “una marcia in più”. Sì, la memoria storica è veramente una “marcia in più” nella vita, perché senza memoria non c’è futuro. Una volta si diceva che la storia è maestra di vita!"

Il Papa ai giovani: Vogliate bene ai vostri sacerdoti che, pur con tutte le loro debolezze, sono presenze preziose nella vita!

Il Papa a Sulmona: il reportage di Giacomo Galeazzi

Fede e ragione nell’era Ratzinger. La lotta di Benedetto e quella di Celestino (Vicinanza)

Il Papa: in momenti difficili l'annuncio sia chiaro e coraggioso. Il terremoto e la crisi sono grandi prove per l'Abruzzo (Izzo)

Il Papa: Celestino V è una figura attuale perchè fu cercatore di Dio (Izzo)

Il Papa: "Il silenzio diventa l'elemento che caratterizza il suo vivere quotidiano. Ed è proprio nel silenzio esteriore, ma soprattutto in quello interiore, che egli riesce a percepire la voce di Dio, capace di orientare la sua vita. C’è qui un primo aspetto importante per noi: viviamo in una società in cui ogni spazio, ogni momento sembra debba essere “riempito” da iniziative, da attività, da suoni; spesso non c’è il tempo neppure per ascoltare e per dialogare. Cari fratelli e sorelle! Non abbiamo paura di fare silenzio fuori e dentro di noi, se vogliamo essere capaci non solo di percepire la voce di Dio, ma anche quella di chi ci sta accanto, degli altri" (Omelia)

Il 28 aprile 2009 Benedetto XVI si recò all'Aquila distrutta dal terremoto e dal dolore (Il Tempo)

Benedetto XVI a Sulmona. La prima volta di un Pontefice in città fu il 6 ottobre 1294 (Fuggetta)

Per i cristiani è l'ora dell'umiliazione: il commento di Enzo Bianchi

In libreria "Opera Omnia (Vol. XI) - Teologia della Liturgia" di Joseph Ratzinger (in promozione!)

Quali sono le colpe del Papa? L'aver difeso la Chiesa mettendoci la faccia e prendendosi accuse per colpe mai commesse (Iannuzzi). Stupendo!

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A SULMONA (4 LUGLIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG (Articoli, commenti, interviste, discorsi)
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Vicino ai precari e ai terremotati

Appello di Benedetto XVI per i senza lavoro e poi l'incontro con i detenuti. Il Papa accolto a Sulmona: "Sono venuto per condividere gioie e speranze".

Andrea Gagliarducci

Un pensiero a quanti sono senza lavoro e vivono una condizione di precarietà dopo il sisma che un anno fa a devastato l'Abruzzo. Un appello ai giovani perché vogliano bene ai loro sacerdoti nonostante le loro debolezze. Un augurio ai cinque detenuti che incontra nel carcere di Sulmona di trovare la propria via. Benedetto XVI è in visita a Sulmona: è la prima volta di un Papa che si reca nella città abruzzese che s'intrecciò con la storia di Celestino V, del quale si celebrano gli 800 anni dalla nascita, uno dei pochi Papi ad aver abdicato, in un momento molto difficile per la Chiesa.
Forse è proprio per questo che Benedetto XVI, che si trova a fronteggiare un momento altrettanto difficile, appare così legato a Celestino. È una giornata torrida, alcuni sacerdoti si sentono male durante la celebrazione del Papa, che arriva poco prima delle 9,30, dopo aver sorvolato in elicottero il Monte Morrone e l'eremo di Sant'Onofrio: fu lì che Celestino V passò parte della sua vita. E, prima che cominciasse la celebrazione, monsignor Angelo Spina, vescovo di Sulmona, e il sindaco Fabio Federico hanno lanciato l'allarme per una situazione economica da tempo non facile, e che il sisma non ha fatto che aggravare e tradurre in un senso di «smarrimento».
Un appello raccolto dal Papa, che subito ha un pensiero per quanti sono in difficoltà. «Sono venuto - dice Benedetto XVI - per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni». E assicura «vicinanza» e «ricordo nella preghiera a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza di lavoro, dell'incertezza per il futuro». È un messaggio nel pieno spirito della Caritas in veritate, l'ultima enciclica del Papa sulla dottrina sociale della Chiesa: nella crisi economica, è il messaggio che il Papa sottolinea ancora, che più volte ha rilanciato in questi mesi di crisi, si deve guardare prima di tutto alle persone e alle famiglie. Un appello che diventa ancora più forte a Sulmona, in una zona devastata dal terremoto, che sente amplificati gli effetti della crisi.
All'Angelus, poi, un nuovo invito ad apprezzare «uno stile di vita sobria» nonostante l'epoca presente offra «maggiori comodità e possibilità» rispetto al medioevo di Celestino. Il quale è un modello, e per tanti motivi: la santità «che non passa mai di moda», la capacità di «fare silenzio fuori e dentro di noi» nonostante si viva in una società piena di «attività e di suoni» per ascoltare Dio e il prossimo, il rispetto dell'ambiente. Ma è un modello soprattutto per i sacerdoti: questi devono provvedere all'«annuncio chiaro e coraggioso del messaggio evangelico anche nei momenti di persecuzione», praticare e insegnare la consapevolezza del peccato e la capacità del perdono, staccarsi dalle preoccupazioni terrene quali «il denaro e il vestito», inteso come pura formalità. È l'ennesimo attacco di Benedetto XVI al carrierismo nel clero. Ma, nel pomeriggio, incontra i giovani e li esorta: «Vogliate bene alla Chiesa: vi ha dato la fede, vi ha fatto conoscere Cristo! Vogliate bene al vostro Vescovo, ai vostri sacerdoti che, pur con tutte le loro debolezze, sono presenze preziose nella vita! Infine, la visita al carcere: cinque di loro lo incontrano in un breve colloquio privato di 8 minuti. Il Papa dice loro: «Possiate trovare la vostra via e dare un contributo alla società, secondo le vostre capacità e i doni che Dio vi ha dato».

© Copyright Il Tempo, 5 luglio 2010 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

OT, Raffa.
Sul caso Mixa
http://ncronline.org/blogs/ncr-today/benedict-struggles-squelch-blame-game-among-bishops
Sul caso NYT:
How Do You Spell Tendentious?
di R.R. Reno
http://www.firstthings.com/blogs/firstthoughts/2010/07/02/how-do-you-spell-tendentious/
Alessia