lunedì 19 luglio 2010

Per valutare l’entità dei preti stranieri che sono a Roma il cardinale Vallini ha promosso un censimento a tappeto (Giansoldati)


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Vaticano, censimento sui preti stranieri
«A Roma solo se si comportano bene»


di FRANCA GIANSOLDATI

Per valutare l’entità dei preti stranieri che sono a Roma - africani, asiatici, latinoamericani, dell’Europa dell’Est - il cardinale Vallini ha promosso un censimento a tappeto. Nessuna iniziativa in vista per limitare la loro presenza in futuro, semmai una mossa per verificare che ogni sacerdote straniero ospitato nelle parrocchie risieda effettivamente lì e non altrove.
Da qualche mese sono partite dal palazzo del Laterano lettere dirette ai vescovi del terzo mondo che in questi ultimi tre anni hanno inviato giovani sacerdoti a Roma. Attualmente si stima che siano dai 150 ai 200, ma il numero preciso in Vicariato non ce l’hanno.
I giovani preti extracomunitari sono tutti ospiti di strutture parrocchiali. Lì non solo vivono ma lavorano part time accanto ai parroci italiani, curando i giovani o gli anziani, dicendo messa, seguendo le normali attività pastorali. Al mattino, invece, vanno a scuola, a perfezionare gli studi in teologia nelle università pontificie. Ognuno è stato scelto dal proprio vescovo locale e spedito a Roma per studiare, grazie a un programma della Cei che prevede il sostegno alle chiese locali del terzo mondo attraverso l’erogazione di borse di studio.
L’obiettivo del cardinale è di stabilire il loro numero, controllare la provenienza ma soprattutto sapere se vi sono preti stranieri fuori regola. Ogni anno arrivano nella Capitale migliaia di giovani per formarsi e diventare preti. I seminaristi ancora da ordinare vengono seguiti dalla Santa Sede, mentre i preti giovani già ordinati, ricadono tra le competenze del Vicariato che provvede a ospitarli e inserirli in strutture parrocchiali per formarli meglio.
Le lettere spedite dal cardinale – e anticipate dall’Asca - hanno immediatamente fatto pensare che il Vicariato vorrebbe limitare il numero degli stranieri. «Cosa non vera, perchè le domande rivolte ai vescovi hanno un unico scopo, fotografare il fenomeno e avere di ognuno di loro un reale recapito. Servono dei controlli», fanno sapere dal Palazzo del Laterano.
Roma capitale del cattolicesimo mondiale continuerà, dunque, ad essere un punto di riferimento per i preti e i religiosi stranieri. Alcuni parroci romani temendo che le porte per gli stranieri consacrati si stiano pian piano chiudendo intravedono una rigorosa politica contro di loro. Magari per limitare i cosiddetti “preti girovaghi” che arrivano da una diocesi senza un incarico determinato, spesso perché in rotta di collisione con il proprio vescovo, e poi trovano posto in una delle chiese, istituti e cappellanie italiane. Il cardinal Vallini ha annunciato in più occasioni l’orientamento a non “incardinare” (ovvero, dare cittadinanza ecclesiastica) preti di fuori Roma. Sicchè a tutti i sacerdoti forestieri verrà permesso di restare solo con una lettera del vescovo della loro diocesi di origine, da rinnovare ogni anno, che spieghi la necessità del prete di vivere a Roma e il tempo previsto del soggiorno. Infine, il parroco o il rettore dell’istituto dove il prete vive dovranno ogni anno certificare, con una lettera, la sua “buona condotta”. «L’accoglienza a Roma – si legge su un documento del Vicariato - sarà concessa temporaneamente e comunque solo per il tempo strettamente necessario al completamento degli studi, precisando da subito se si tratti di Licenza o Dottorato (e quindi esattamente per gli anni previsti dall’ordine degli studi, cosi’ come risulta dal certificato d’iscrizione)».

© Copyright Il Messaggero, 18 luglio 2010

1 commento:

Caterina63 ha detto...

Ogni anno arrivano nella Capitale migliaia di giovani per formarsi e diventare preti.

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MIGLIAIA per diventare preti???
^__^ suvvia, non esageriamo!

Preti CLANDESTINI? tuttalpiù "turisti-pellegrini"; che senso ha che un prete straniero venga a Roma a fare l'irregolare e a non farsi riconoscere?

Auguro al cardinale Vallini di riuscire nell'impresa e di dirci poi come sarà riuscito a convincere LE MIGLIAIA DI CLANDESTINI (Donne comprese, specialmente dall'Est) a farsi censire....
^__^