lunedì 6 settembre 2010
Una messa come non si era mai vista a Carpineto. Benedetto XVI: «Anche il Pontefice si deve misurare con la devozione profonda» (Gagliarducci)
Vedi anche:
Le confessioni del giovane Ratzinger (Magister)
Il Papa sul Messaggio per la GMG: oggi si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità…
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Caso Sakineh, Padre Federico Lombardi: la vicenda viene seguita con attenzione e partecipazione (Conte)
"Attacco a Ratzinger": la recensione di Giuseppe Reguzzoni
Il Papa: Cattolici fermi sui principi ma aperti al dialogo (Izzo)
VISITA DEL PAPA A CARPINETO ROMANO: VIDEO INTEGRALE DI BENEDICT XVI TV
Il Papa e l'orizzonte dei giovani. Una vita "grande": la meta da non svuotare (Corradi)
La visita del Papa a Carpineto Romano nei riassunti di Salvatore Izzo
Il Papa sulle orme di Leone XIII: il commento dell'Ansa che sceglie di non parlare dell'Angelus
Risposta orale del P. Federico Lombardi S.J. alle domande dei giornalisti sulla vicenda Sakineh
Fuori dal coro, come sempre Salvatore Izzo! Il Papa: altri e non la Chiesa esaltano la mobilità del lavoro
Il Papa spiega il Messaggio per la GMG di Madrid: "Il tema che ho scelto per questo Messaggio riprende un’espressione della Lettera ai Colossesi dell’apostolo Paolo: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (2,7). E’ decisamente una proposta contro-corrente! Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere “radicati” e “saldi”? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita" (Angelus)
Il Papa: anche il Pontefice deve essere uomo di preghiera. Essere Cristiani non può essere una scelta opportunistica (Izzo)
Il Papa e il posto fisso Tarquinio: "Colleghi, non sapete leggere". Grandioso intervento!
Due ali di folla festante accolgono il Papa a Carpineto Romano (Ansa)
Benedetto XVI: Leone XIII, un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante, poté così introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l’atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide. Era un Papa ancora politicamente e fisicamente “prigioniero” in Vaticano, ma in realtà, con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneità" (Omelia)
Mons. Betori incontra le vittime di Cantini: "più vigilanza"
Summa Haeresium. Ma forse Verzè sta imitando Gaber e dobbiamo attenderci in futuro un “Io se fossi Dio” (Langone)
Meluzzi risponde a Verzè: meglio il Conclave di un Pontefice eletto su Facebook
Giovanni Miccoli tenta su Jesus di tracciare un bilancio del motu proprio Summorum Pontificum ma lo limita al recupero dei Lefebvriani
Hilary White: "In Italia la Chiesa e la liturgia sono congelati in un perpetuo inverno" (Messainlatino). Monumentale
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A CARPINETO ROMANO (5 SETTEMBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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Il Santo Padre in visita al paese natale di Leone XIII. Migliaia di persone in piazza dall'alba con le bandierine del Vaticano
Una messa come non si era mai vista
Messaggio «Anche il Pontefice si deve misurare con la devozione profonda»
Andrea Gagliarducci
È praticamente l'alba, quando gli abitanti di Carpineto Romano si cominciano a preparare alla visita di Benedetto XVI.
La Messa ci sarà solo alle 9, ma già da due ore prima, le prime persone cominciano a posizionarsi sui lati della strada dove passerà la Papa mobile, e a prendere posto nello slargo dove è stato approntato l'altare.
Così, appena arrivati in prossimità del centro, le automobili vengono fatte deviare e salire verso un parcheggio in alto, non distante dal centro, in un punto che domina la città. Per arrivarvi, le auto percorrono via Rerum Novarum. Un modo per entrare nello spirito della visita del Papa. Il quale è legato al suo predecessore anche dalla propensione alla preghiera. Lo dirà anche nell'omelia, che Leone XIII fu uomo «di grande fede e profonda devozione.
Questo rimane sempre la base di tutto, per ogni cristiano, compreso il Papa». Carpineto è un piccolo paese di circa cinquemila abitanti, con una fede solidamente popolare. Per strada si vendono bandierine bianche e gialle (i colori del Vaticano), l'immagine del Pontefice e la scritta: «Benvenuto a Carpineto». Molti le comprano, sventolandole al passaggio del Papa. Il quale arriva intorno alle 9.10. Ad accoglierlo, le autorità: il sindaco di Carpineto Quirino Briganti, Gianni Letta in rappresentanza del governo, il governatore Renata Polverini, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. E poi, la processione in Papamobile, fino allo spiazzo appena dietro il municipio dove si tiene la celebrazione. Nota stonata: i disabili, posti a lato dell'altare, in posizione defilata, sotto il sole. Il Papa passa davanti a loro andando verso l'altare, li saluta. Appare rilassato e disteso. Con lui concelebrano tutti i vescovi del Lazio, e c'è anche il cardinal Vallini, suo vicario per la diocesi di Roma.
È una Messa «come non si era mai vista» a Carpineto, dice una ragazza nella folla. Messa solenne, il Vangelo cantato, l'Offertorio detto in latino, la Comunione dal Papa in ginocchio, come ha voluto lo stesso Benedetto XVI, perché si ricordi l'importanza dell'Eucarestia. Per l'occasione, Benedetto XVI indossa alcuni paramenti appartenuti a Leone XIII. Del quale ricorda prima il magistero «spirituale» e poi quello «sociale». «All'interno della realtà storica i cristiani - dice il Papa - agendo come singoli cittadini o in forma associata, costituiscono una forza benefica e pacifica di cambiamento profondo». E ricorda il conteso in cui nacque la «Rerum Novarum»: da una parte la scristianizzazione imposta dalla Rivoluzione francese, dall'altra la gente che rimaneva fedele alla tradizione; da una parte l'industrializzazione, dall'altra il movimento operaio, che chiedeva condizioni di vita più umane per i lavoratori. Leone XIII capì i segni dei tempi, già da quando era nunzio in Belgio. Comprese «che la questione sociale si poteva affrontare positivamente ed efficacemente con il dialogo e la mediazione». Ebbe la capacità di «sostenere i cattolici sulla via di una partecipazione costruttiva, ricca di contenuti, ferma sui principi e capace di apertura». È la Chiesa che vuole anche Ratzinger. Il quale, nell'omelia, ha invitato i cristiani ad essere «seme e lievito».
© Copyright Il Tempo, 6 settembre 2010 consultabile online anche qui.
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33 commenti:
mi rammarica leggere qualche sciocchezza e luogo comune. Il Papa non ha mai voluto la comunione con l'inginocchiatoio, tanto che, quando lo misero per la la prima volta, lui ci si pose davanti non capendo a cosa servisse, poer ben due volte, poi alla fine gli spiegarono l'arcano e come al solito..... lasciò fare con un sorriso!!!
Se devo essere sincera, a me l'inginocchiatorio sembra un po' scomodo e poco pratico per tanti motivi, sia per chi riceve che per chi distribuisce l'Eucaristia. In alcuni casi, Mons. Marini (Guido) mi sembra un po' eccessivo, come ad esmpio anche nella pesantezza dei paramenti. Non riesce neppure a muoversi. Il rispetto e la devozione possono coesistere con la semplicità e non so quanto il Papa gradisca. Giovanni paolo II vestiva gli stessi paramenti deglim latri altri vescovi e, sinceramente, non la trovavo una scelta sbagliata e poi se c'è una persona asssolutamente umile è proprio papa Benedetto . Scusatemi
caro don Marco...per te la devozione e la pietà sono sciocchezze e luogghi comuni...vedo con rammarico che la scuola dell'infame bugnini ha fatto proseliti.
Vuoi dettar legge anche al Papa?
Probabilmente non mi sono spiegato, anzi, sicuramente.
Non capisco come Abelardo mi faccia dire che la devozione e la pietà siano luoghi comuni, visto che commentavo l'articolo dove si dice che l'inginocchiatoio è stato voluto dal papa.
Non voglio dettare legge al Papa, anzi, è bene dire con chiarezza che si fanno dire al papa cose che non dice e che nemmeno pensa lontanamente.
Ripeto per chiarezza: l'inginocchiatoio NON E' stato voluto dal Papa (questo è il luogo comune e la sciocchezza di cui parlavo) riferita alla volontà del Papa. Chiaro adesso?
Tutto quello che si vede, ti assicuro che non sono cose volute dal papa, te lo assicuro!
Vedi la pianeta, vedi il pallio, vedi la ferula, credimi, credimi, credimi.
Ti dico di più: fu chiesto al Papa se desiderava indossare la pianeta, lui fece un gesto come se volesse dire..... ma n'avete di meglio a cui pensare?.... poi si espresse dicendo alcune cose......
idem per la tunicella: in una occasione disse che ne avrebbe fatto volentieri a meno, e via dicendo....
potrei continuare, ma.... meglio di no, dico solo che occorre stare attenti prima di dire che il Papa desidera...... FALSO, FALSISSIMO.
Bugnini, Vescovo della Santa Chiesa, lascialo riposare in pace, magari sta in paradiso, ma tu prima di chiamare infame un Vescovo, sii prudente, visto che il Papa ancora non lo ha fatto :))))
Caro Don Marco, forse hai ragione tu, sull'inginocchiatoio, sul pallio ecc... Ma se, come penso, con ciò vuoi far pensare che l'amore per la Tradizione da parte di Benedetto XVI è solo un wishful thinking dei vutuperati tradizionalisti, non ti credo, non ti credo, non ti credo.
Marco
L'iscrizione alla massoneria col nome in codice di BUAN avvenne il 27 marzo 1963,il fatto è certo... è pertanto incorso nella scomunica comminata da Clemente XII con la bolla In eminenti.Non credo che riposerà in pace...risponderà di milioni di anime che si sono allontanate dalla chiesa e han perso la fede per colpa dei suoi sfregi liturgici.
Ho capito comunque che vorresti il papa vestito da pagliaccio.Ho capito che sei ben informato...
In fondo siete come quel pontefice che mentre spendeva centinaia di milioni per rifare le tappezzerie del Palazzo Apostolico in modo da sembrare povero ,si faceva costruire la terrazza pensile e contemporaneamente faceva scorrazzare Marcinkus con lo IOR e le banche .La vera povertà consiste nel non attaccamento dalle cose terrene.
caro omonimo io non voglio far pensare un bel niente. Ho solo detto come stanno le cose, e dico quel che so, il resto lo affermi tu e leggo volentieri quel che scrivi. STOP
Abelardo: vorrei citarti quanto affermato dal direttore di Avvenire.... non sono solo i laici che leggono quel che non è scritto e fan dire quel che il papa non dice, ma come lo stesso papa afferma, il marcio è nella Chiesa, e ne sono convintissimo...... :)
Ho sempre pensato che era volere del Papa servirsi dell'inginocchiatoio per dare la comunione. E continuerò a crederlo! Per me è il modo più pratico per ricevere la comunione perché favorisce la devozione ed il rispetto dovuto al Santissimo evitando le distrazioni quando si hanno persone davanti che fanno la coda.
Carissimo miserere, sto cercando su you tube il video del giorno in cui compare per la prima volta l'inginocchiatoio dove si vede chiaramente che il papa ci va davanti e viene tirato indietro, pensando di aver sbagliato collocazione compie il giro dall'altro lato.... alla fine gli sussurrano che deve stare dietro.
Ora, o è rintronato, il che è improbabilissimo, o glielo hanno messo a sua insaputa ma su preciso ordine di qualche altro.
Si, certo, come no, è chiaro anche da quello che il Papa ha scritto per 40 anni sulla liturgia che Joseph Ratzinger crede che celebrare degnamente e riverire anche con segni esterni il Signore sia una "perdita di tempo" e una "fissazione" di chi non ha "altro da pensare".
Si sa, i "fissati" sono potentissimi in Vaticano, e il Papa deve subire! Povera minoranza oppressa del modernismo liturgico senza santi a cui votarsi! E' chiaro a tutti che se fosse per il Papa, i canti di comunione li prenderebbe dagli Iron Maiden (e chissà se non sarebbe già un progresso, dato che se proprio non si può avere Gregoriano e Polifonia come prescritto dal Concilio e dai successivi 40 anni di Magistero, almeno non ci ammazzeremmo di noia come con quelle melassose chitarrate vuote e ridicole che ci propinano ogni santa domenica!!)
Raffa, i commenti di questo post stanno prendendo una piega che non mi piace. E non aggiungo altro. Per ora.
Alessia
Concordo e conto sulla moderazione di tutti...
R.
stanno cercando di portare la conversazione sulla polemica da cortile alla quale non abbocco.
Ho solo detto e ripeto quel che so, e non lo dico per aver spiato dal buco della serratura.
Il resto, massoneria, Bugnini, IOR, GPII, non vedo che nesso abbiano con l'articolo che ho commentato, ora Quirinus tira fuori gli scritti ratzingeriani che dimostra di non conoscere, beh credo che Raffa abbia perfettamente ragione, meglio darci un taglio.
PS.: non contesto nulla di quel che fa il Papa, chiedo solo che chi gli fa fare certe cose dica chiaramente che è lui l'artefice, tutto qui, e visto che mi legge..... sa bene a cosa mi riferisco. Troppo facile dire: il Papa vuole, il Papa ama ecc. ecc. possono abboccare gli sprovveduti ma non chi sa come stanno le cose.
Scusami Raffa, era per puntualizzare e chiarire.
W il Papa
Di male in peggio!
Alessia
Raffaella,
l'interesse di quel passaggio dell'articolo sta proprio nel fatto che una ragazza si mostri edificata da una liturgia Papale e dalla pedagogia liturgica di Benedetto XVI, che a piccoli passettini ci riporta sul sentiero della sanità Liturgica per amore del Signore dopo decenni di pazzia che sembrava inarrestabile.
La tragedia di questi anni sta tutto in quel "mai vista", e non faccio fatica a capire quanto dia noia ai soliti sospetti.
Mi spiace, ma la polemica da cortile l'ha portata "Don Marco" con le assurdità sul papa vittima di di chissà chi. Dire che il decoro liturgico a Ratzinger non interessa poi tanto, e tutto a commento di questo articolo significa solo che l'autore del commento è di quelli a cui fanno rabbia i giovani che capiscono e amano quello che si è cercato di demolire per 50 anni, come lo squallore della media Messa domenicale tragicamente rivela (e chi ha letto - e ama - Ratzinger sa quante volte ne ha parlato). Non è per sterile puntigliosità, ma è giunto il momento di non far passare più certe baggianate tra di noi, sennò poi hai voglia a bacchettare i giornalisti laicisti!
Infatti queste non sono beghe tra comari, ma un discorso necessarissimo su ciò che è "Fons et Culmen" di tutta la vita della Chiesa e di come lo si celebra in quanto rivelatore di come lo si crede ed ama, come ci ha insegnato in tanti scritti e omelie J. Ratzinger (e JPII, e il Concilio che c'è stato davvero, non quello dei sogni/incubi).
Mi spiace smentire don Marco, ma dal sito ufficiale del Vaticano:
"In questa prospettiva, l’allora cardinale Ratzinger aveva assicurato che «la Comunione raggiunge la sua profondità solo quando è sostenuta e compresa dall’adorazione» (Introduzione allo spirito della liturgia, Cinisello Balsamo, San Paolo 2001, p. 86). Per questo, egli riteneva che «la pratica di inginocchiarsi per la santa Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate» (cit. nella Lettera This Congregation della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del 1° luglio 2002: EV 21, n. 666)."
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20091117_comunione_it.html
Inoltre, la prima occasione in cui ha distribuito da Pontefice la Comunione con l'inginocchiatoio è il Corpus Domini 2008. Durante l'omelia queste le Sue parole: ''inginocchiarsi davanti all'Eucaristia e' professione di liberta': chi si inchina a Gesu' non puo' e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. "
http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2008/05/santa-messa-e-processione-del-corpus.html
Sostenere che il Papa non capisse a che serviva l'inginocchiatoio mi sembra - lo dico senza polemica - irrispettoso e fuori luogo.
Alberto
Inutile dire che concordo totalmente con Alberto, Qurinus e Abelardo. Onestamente mi sfuggono gli scopi di don Marco e irrita il fatto che voglia far passare il Papa per un burattino nelle mani di non si sa bene chi.
Alessia
A prescindere dalla scomodità, carea Laura, l'inginocchiarsi, riferito ai fedeli fisicamente in grado di farlo, di fronte a Gesù Eucarestia è segno di rispetto e venerazione. Un rispetto e una venerazione che oggi, purtroppo, è andato perduto, specie tra i sacerdoti, coloro che dovrebbero essere di buon esempio per il popolo di Dio. Mia madre, 75 anni, francescana secolare, vorrebbe tanto inginocchiarsi quando va a ricevere Cristo. Le viene impedito di farlo, purtroppo.
Alessia
mamma mia...tutte le volte che si parla di Liturgia finisce male
Vorrei dire la mia ma mi si risponderebbe che non sono degno di discettare di certe cose o che voglio provocare
Meglio lasciar perdere...solo una cosa, se mi è consentito, se dopo aver ricevuto l'Eucaristia in ginocchio ci si insulta col vicino di casa perchè pensa sia meglio riceverla in piedi o si esprimono sentimenti di odio nei confronti di un vescovo che si disapprova, forse si rovina tutto
Ieri se non sbaglio il Papa ha concluso ricordando: "amatevi come io ho amato voi..."
Scusate l'intrusione
Questa è una discussione moderatemente accesa, passante. Dovresti leggere discussioni analoghe su altri blog per capirne la violenza (verbale, grazie a Dio). Personalmente tendo a rispettare la sensibilià di tutti, quello che mi manda in bestia e che si ironizzi sul Papa e lo si faccia passare per quello che non è, un vecchietto svanito che chiunque può dirigere a suo piacimento. Hai parlato di odio, passante, io parlerei di ostilità da un lato e rancore dall'altro. Mettiti nei panni di una persona con acuta sensibilità tradizionalista, non necessariamente lefebvriano, che ha subito ostracismo da decenni e continua a subirlo ancora oggi nonostante il MP SP di Papa Benedetto. Personalmente io mi sento portata a schierarmi con chi è discriminato e disprezzato.
Con simpatia:-)
Alessia
Questa è una discussione moderatemente accesa, passante. Dovresti leggere discussioni analoghe su altri blog per capirne la violenza (verbale, grazie a Dio). Personalmente tendo a rispettare la sensibilià di tutti, quello che mi manda in bestia e che si ironizzi sul Papa e lo si faccia passare per quello che non è, un vecchietto svanito che chiunque può dirigere a suo piacimento. Hai parlato di odio, passante, io parlerei di ostilità da un lato e rancore dall'altro. Mettiti nei panni di una persona con acuta sensibilità tradizionalista, non necessariamente lefebvriano, che ha subito ostracismo da decenni e continua a subirlo ancora oggi nonostante il MP SP di Papa Benedetto. Personalmente io mi sento portata a schierarmi con chi è discriminato e disprezzato.
Con simpatia:-)
Alessia
pensa caro passante: per aver affermato che nell'intervista ci sta un elemento che non corrisponde a verità, e lo dico con cognizione di causa si è scatenata la terza guerra mondiale.
Magari se avessi detto, io ero la davanti, o ero io in sacrestia o ero nei paraggi del papa si sarebbe aperta la caccia, magari è tutto questo messo insieme, ma non ho prestato al fianco alle provocazioni, non si sa mai....... basta entrare in certe sale dei palazzi vaticani per vedere che aria tira, pare che vogliano rimettere il rogo, quindi meglio stare zitti e fare finta di nulla, tanto passerà tutto questo molto prima di quanto si possa immaginare.
"tanto passerà tutto questo molto prima di quanto si possa immaginare..."
inquietante, don marco..cosa vuol dire? Cosa sta per accadere?
Capisco il punto di vista di passante e un pò lo condivido. Questo arrocamento delle parti sulle proprie posizioni a volte pare incomprensibile tra persone di fede comune. Mi rendo conto però anche delle difficoltà che trova sul territorio l'attuazione del SP e non lo trovo giusto. A volte i tradizionalisti vengono trattati come appestati, al punto che si dialoga con i fedeli di altre religioni, ci si batte per la loro libertà ad avere luoghi di culto e poi si costringono altri, legittimati dal Papa a celebrare la messa secondo il rito antico, a pregare quasi in clandestinità. Se parli con i più progressisti ti rispondono che "quelli" sono nemici del Concilio e degli ebrei ma onestamente non mi pare che la mia nonnina, finchè è stata in vita amante della messa in latino secondo gli usi di preghiera di tutta una vita, fosse nè nemica del Concilio nè xenofoba fascista. Poi, certo, le degenerazioni ci sono ovunque, ma anche tra i cosiddetti progressisti c'è chi arriva a negare la risurrezione di Cristo o a pregare durante le omelie contro i presunti nemici
La facilità con la quale ci si accende su questi argomenti è indicativa della loro centralità nel dibattito in corso nella Chiesa. Questo è il punto.
In altre parole, i fatti provano che la liturgia, i simboli ad essa associati e quindi la forma che la caratterizza sono tutt'altro che vuoto formalismo. Sono tutt'altro che sterile estetismo.
E questo, ovviamente, fa a cazzotti con lo spirito moderno e modernista, per il quale la sostanza è sempre in contrapposizione alla forma. E per i modernisti, è inaccettabile piegarsi ad accettare la correttezza di una tradizione che vedono come il fumo negli occhi. C'è molto di "politico" in questo (se per politica non intendiamo il teatrino italiano odierno), ed è anche per questo che l'autorità del Papa fa fatica ad imporsi nel clero stesso.
Carissima Gemma, come vedi l'abilità dei miei interlocutori ha raggiunto il suo scopo.
Io sono più papista del papa e più ratzingeriano di ratzinger :))))
sono conservtore al punto giusto.
Io ho solo detto che la faccenda dell'inginocchiatoio è una leggenda metropolitana. Amo il Papa e lo difendo, chi vuol dire la Messa secondo il V.O. lo faccia pure, io non la posso dire perchè ho una diversa formazione e non la capisco anche se sono un latinista. Dico parti della Messa in latino ma secondo il N.O. Sottolineavo solo alcune inesattezze che vogliono farle passare come volontà del Papa, mi sono limitata a quella per ovvi motivi di discrezione, ma potrei continuare. Tutto qui!
Se poi mi chiedi un parere sulla comunione in ginocchio ti dico che sono favorevole, purchè tutti la ricevano in ginocchio, le ostie del Papa sono identiche alle altre :))
Allora visto che non c'è più sordo do chi non vuole sentire ripostiamo quanto detto da Alberto (e si potrebbero aggiungere altre citazioni del Papa):
Mi spiace smentire don Marco, ma dal sito ufficiale del Vaticano:
"In questa prospettiva, l’allora cardinale Ratzinger aveva assicurato che «la Comunione raggiunge la sua profondità solo quando è sostenuta e compresa dall’adorazione» (Introduzione allo spirito della liturgia, Cinisello Balsamo, San Paolo 2001, p. 86). Per questo, egli riteneva che «la pratica di inginocchiarsi per la santa Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate» (cit. nella Lettera This Congregation della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del 1° luglio 2002: EV 21, n. 666)."
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20091117_comunione_it.html
Inoltre, la prima occasione in cui ha distribuito da Pontefice la Comunione con l'inginocchiatoio è il Corpus Domini 2008. Durante l'omelia queste le Sue parole: ''inginocchiarsi davanti all'Eucaristia e' professione di liberta': chi si inchina a Gesu' non puo' e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. "
http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2008/05/santa-messa-e-processione-del-corpus.html
facciamola breve: 1) a "don Marco" ha dato fastidio che una ragazza abbia espresso una sensibilità liturgica in sintonia con quella dell'insegnamento della Chiesa e non con quello che sociologi, liturgisti ed "esperti" dei "giovani" pensano si debba propinare a Messa per farci venire la gente
2) dire che l'inginocchiatoio è stato imposto al Papa da chissà quale "fissato" è un insulto al nostro santo Padre e a tutti noi, perchè è una falsità contraddetta dai fatti ed una assurdità palese
3) "Se poi mi chiedi un parere sulla comunione in ginocchio ti dico che sono favorevole, purchè tutti la ricevano in ginocchio, le ostie del Papa sono identiche alle altre"
ecco, allora se lei è prete cominci lei a darla in ginocchio alla balaustra se qualcuno lo desidera e a formare i fedeli sul punto come prescritto da tonnellate di Magistero. Prima l'inginocchiatoio era una "fissazione" di chi manipola il Papa e qualche commento più tardi già lo vogliamo imporre a tutti? Un classico di logica sfascia-liturgia postconciliare!
Il Papa sta PROPONENDO a piccole dosi e mostrando la bellezza della tradizionale riverenza della Chiesa per il Corpo del Signore, in modo che piano piano, dopo decenni di pazzia e disubbidienza da parte di chi doveva insegnare e formare i fedeli, la gente cominci a ritornare alla sensatezza liturgica perchè la capisce, non perchè qulacuno la impone o la vieta, come si fa nelle parrocchie dovegli abusi liturgici sono la norma e comunicarsi in ginocchio è vietato, nonostante la Chiesa proibisca espressamente di impedire la maniera tradizionale.
Ed è questo che fa impazzire gli sfascia liturgia: che se i tesori della Chiesa vengono spiegati e vissuti con amore, la gente li capisce, eccome, mentre i ragazzi stanno a sentire le schitarrate melense e a trattare le ostie come carte da briscola fino a che non si trovano la fidanzata o il fidanzato, e fatta la cresima addio parrocchia, con quelle lagne e quelle chiacchiere che non dicono nulla, ma fanno tanto "pastorale dei giovani".
Sarà un caso che in tutto il mondo le comunità religiose, i seminari e parrocchie "tradizionali" sono piene di ragazzi e tutto il resto è moribondo quasi ovunque?
Allora visto che non c'è più sordo do chi non vuole sentire ripostiamo quanto detto da Alberto:
Mi spiace smentire don Marco, ma dal sito ufficiale del Vaticano:
"In questa prospettiva, l’allora cardinale Ratzinger aveva assicurato che «la Comunione raggiunge la sua profondità solo quando è sostenuta e compresa dall’adorazione» (Introduzione allo spirito della liturgia, Cinisello Balsamo, San Paolo 2001, p. 86). Per questo, egli riteneva che «la pratica di inginocchiarsi per la santa Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate» (cit. nella Lettera This Congregation della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del 1° luglio 2002: EV 21, n. 666)."
http://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20091117_comunione_it.html
Inoltre, la prima occasione in cui ha distribuito da Pontefice la Comunione con l'inginocchiatoio è il Corpus Domini 2008. Durante l'omelia queste le Sue parole: ''inginocchiarsi davanti all'Eucaristia e' professione di liberta': chi si inchina a Gesu' non puo' e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. "
http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2008/05/santa-messa-e-processione-del-corpus.html
facciamola breve: 1) a "don Marco" ha dato fastidio che una ragazza abbia espresso una sensibilità liturgica in sintonia con quella dell'insegnamento della Chiesa e non con quello che sociologi, liturgisti ed "esperti" dei "giovani" pensano si debba propinare a Messa per farci venire la gente.
2) dire che l'inginocchiatoio è stato imposto al Papa da chissà quale "fissato" è un insulto al nostro santo Padre e a tutti noi, perchè è una falsità contraddetta dai fatti ed una assurdità palese
3) "Se poi mi chiedi un parere sulla comunione in ginocchio ti dico che sono favorevole, purchè tutti la ricevano in ginocchio, le ostie del Papa sono identiche alle altre"
ecco, allora se lei è prete cominci lei a darla in ginocchio alla balaustra a chi lo desidera e a formare BENE i fedeli sul punto come prescritto da tonnellate di Magistero (e vedrà che aumenteranno quelli che lo desiderano, se capiscono Chi vanno a ricevere realmente e non come simbolo, e se sapranno che il Papa li incoraggia e ha scritto in proposito). All'inizio della discussione l'inginocchiatoio era una "fissazione" di chi manipolerebbe il Papa e adesso già lo vogliamo imporre a tutti? Un classico di logica sfascia-liturgia postconciliare!
Il Papa sta PROPONENDO a piccole dosi e mostrando la bellezza della tradizionale riverenza della Chiesa per il Corpo del Signore, in modo che piano piano, dopo decenni di pazzia e disubbidienza da parte di chi doveva insegnare e formare i fedeli, la gente cominci a ritornare alla sensatezza liturgica perchè la capisce e non perchè qulacuno la impone o la vieta, come si fa nelle parrocchie dove gli abusi liturgici sono la norma e comunicarsi in ginocchio è vietato, nonostante la Chiesa proibisca espressamente di impedire la maniera tradizionale.
Allora visto che non c'è più sordo do chi non vuol sentire facciamola breve:
1) Alberto ha già postato quello che il Papa pensa della comunione in ginocchio, inutile ripetersi. Dire che l'inginocchiatoio è stato imposto al Papa da chissà quale "fissato" è un insulto al Santo Padre e a tutti noi, perchè è una falsità contraddetta dai fatti ed una assurdità palese, fine della storia.
2) a "don Marco" ha dato fastidio - e molto, sennò perchè accanirsi tanto? - che una ragazza abbia espresso una sensibilità liturgica in sintonia con quella dell'insegnamento della Chiesa e non con quello che liturgisti ed "esperti" dei "giovani" pensano si debba propinare a Messa per farci venire la gente.
3) "Se poi mi chiedi un parere sulla comunione in ginocchio ti dico che sono favorevole, purchè tutti la ricevano in ginocchio, le ostie del Papa sono identiche alle altre" Ecco, allora se lei è prete cominci lei a darla in ginocchio alla balaustra a chi lo desidera e a formare BENE i fedeli sul punto come prescritto da tonnellate di Magistero (e vedrà che aumenteranno quelli che lo desiderano, se capiscono Chi vanno a ricevere e se sapranno che il Papa li incoraggia). All'inizio della discussione l'inginocchiatoio era una "fissazione" di chi manipolerebbe il Papa e adesso già lo vogliamo imporre a tutti? Un classico di logica sfascia-liturgia postconciliare! Il Papa sta PROPONENDO a piccole dosi e mostrando la bellezza della tradizionale riverenza della Chiesa per il Corpo del Signore, in modo che piano piano, dopo decenni di pazzia e disubbidienza da parte di chi doveva insegnare e formare i fedeli, la gente cominci a ritornare alla sensatezza liturgica perchè la capisce e non perchè qulacuno la impone o la vieta, come si fa nelle parrocchie dove gli abusi liturgici sono la norma e comunicarsi in ginocchio è vietato, nonostante la Chiesa proibisca espressamente di impedire la maniera tradizionale.
quirinus, ho detto che non è esatto!!!
Ripeto è una cosa falsa, se speri che ti dica chi sono o chi porti all'angolo, ti sbagli.
E' notizia falsa, come è falso che ama le pianete e cose varie, non ci credi??? va bene, ti assicuro che sopravvivo.
Non citare documenti a casaccio, non parla di inginocchiatoio a san pietro, potrei citare testi dove afferma na cosa e da papa l'esatto contrario....
suvvia finiamola.....
allora perdonatemi come mai il papa alla vista dell'inginocchiatoio è davanto a mettersi davanti? non lo aveva detto poco prima che ci si deve inginocchiare?
O faceva il teologo? O si è distratto 2 volte perchè lo han tirato prima da destra e poi da sinistra???
Vai a vedere il filmato visto che sai cercare tutto :)
allora perdonatemi come mai il papa alla vista dell'inginocchiatoio è davanto a mettersi davanti? non lo aveva detto poco prima che ci si deve inginocchiare?
O faceva il teologo? O si è distratto 2 volte perchè lo han tirato prima da destra e poi da sinistra???
Vai a vedere il filmato visto che sai cercare tutto :)
Si, buonanotte ai suonatori! andrò a vedere "il filmato" quando i dinosauri ideologici del post-concilio andranno a leggere il Magistero, e lo metteranno in pratica invece di indignarsi perchè nonostante i loro sforzi ci sono giovani ai quai piace più la liturgia riverente di quella infantil-trasandata.
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