Nessuna traccia sui giornaloni di oggi della lettera di padre Lombardi a "Survivor’s Voice". Questa si chiama disinformazione

Cari amici, vi rimando subito ad un intelligente ed arguto commento di Mariateresa che ha centrato perfettamente il punto della situazione. Clicca qui per leggere la riflessione (primo commento).
In effetti i media hanno insistito sul fatto che per la prima volta le vittime hanno sfilato nei pressi del Vaticano (falso!) mentre si sono ben guardati dal diffondere la prima, vera, storica, notizia: per la prima volta un gruppo di vittime iscritte a "Survivor’s Voice" è stata ricevuta nella sede di Radio Vaticana, cioe' un ufficio della Santa Sede.
Non solo! Ad eccezione di Vecchi (Corriere), nessuno si e' degnato di citare la lettera di padre Lombardi. Questa non e' informazione, ma vile tentativo di condizionare l'opinione pubblica che, per fortuna, e' meno sprovveduta di quello che i nostri mass media credono.
Prendiamo, per esempio, il "caso" Obama: tanta pompa da parte dei media, servizi televisivi, lodi lodi e lodi da tutti i giornali e le emittenti, premio Nobel per la pace. E poi?
Ecco la dura verita'...clicca qui (grazie ancora a Mariateresa per la segnalazione).
I media dovrebbero capire che la gente, quella vera, e' meno boccalona di quanto si pensi.
Non a caso, nonostante, le ondate di fango, Benedetto XVI e' l'unico leader al mondo che riesca a radunare folle su folle a quasi sei anni dall'elezione.
Non sara' forse perche' e' l'unico leader credibile?
Anche in questo caso i media hanno perso l'occasione per dimostrare un briciolo di obiettivita' e di onesta'.
La prova e' che nessuno spazio e' stato dato ai centomila ragazzi di AC, mentre si sono spese pagine e pagine per il raduno di sessanta persone peraltro ricevute in Vaticano.
Peccato...per i media ovviamente! Per la loro credibilita' naturalmente! Noi non ci stupiamo piu' e ci limitiamo ad una alzatina di spalle.
R.