giovedì 15 aprile 2010

Il Papa doveva fare molto per impedire gli abusi. Sta facendo il massimo! Appello agli intellettuali italiani (Camon)


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Cattolici la tentazione dello scisma

FERDINANDO CAMON

C’è qualcosa di smodato e d’incontrollato nella marea di accuse che si scaricano sul Papa. Si ha l’impressione che non tutte siano motivate dagli episodi di pedofilia di alcuni preti.
Tra i nemici che la Chiesa Cattolica annovera in questo momento, molti sarebbero suoi nemici anche in assenza di queste notizie di pedofilia.
Questo Papa incarna l’ortodossia della cattolicità al massimo grado: basta leggere la «Dominus Jesus». La «Dominus Jesus» è stata riassunta dalla stampa con una formula sbrigativa, perciò imperfetta, ma che ha moltiplicato l’avversione dei non-cattolici verso il Cattolicesimo. La formula era: «Tutta la verità è nella Cattolicità».
Sostituiamola come vogliamo, però quel testo di Ratzinger esprimeva l’orgoglio del cattolico, la disposizione al dialogo salvando la premessa che compito del dialogo è l’opera di convinzione dell’altro. Da lì (e non dalla pedofilia) è partito l’inasprimento dell’ostilità da parte di cristiani-non cattolici, fedeli di altre religioni, atei e non credenti. Perfino da quei cattolici che compongono il lento ma inarrestabile «scisma silenzioso». Che senso ha dichiarare alla stampa, in questo momento, da parte di un rappresentante degli ebrei: «Adesso la Chiesa Cattolica dichiari che rinuncia alla nostra conversione»? E perché dovrebbe? I casi di pedofilia nel clero cattolico sono forse una smentita della dottrina cattolica? Aprono un buco nella credibilità dei testi cattolici? Inabilitano la Chiesa Cattolica a predicare la sua verità e la sua morale?
Fermiamoci sulla sua morale, perché l’ostilità del mondo nasce da qui. In quella morale ci sono valori che la Chiesa definisce «non negoziabili», e sono quelli che tante parti della società vorrebbero non solo negoziare ma cancellare: le chiusure verso l’aborto, il matrimonio omosessuale, l’eutanasia... Le battaglie combattute pro o contro questi valori, quando la cronaca li sbatteva sulle prime pagine dei giornali, sono battaglie immortali, non arriveranno mai né a una pace né a un armistizio. La guerra mai sopita riesplode violenta appena una parte vede che la parte avversa è in difficoltà.
A vedere che la Chiesa Cattolica è in difficoltà sono, in questo momento, tutti coloro che hanno combattuto quelle battaglie contro di lei. In una certa parte delle accuse di oggi, in Italia e nel mondo, contro papa Ratzinger si sente la spinta a combattere contro la sua dottrina, molto più che a difendere le vittime della pedofilia.

I nemici di Papa Ratzinger non tengono conto che è il Papa eletto in una elezione in cui tutti gli elettori lo conoscevano a fondo (cosa rara, nei conclavi); che nei casi di pedofilia discussi in Vaticano alla sua presenza ha avuto il ruolo del più strenuo oppositore dei pedofili, anche quando avevano grande potere economico come il fondatore dei Legionari di Cristo; che si dichiara pronto a incontrare le vittime personalmente, anche se questa non è (se non nelle accuse dei suoi nemici) una sua colpa personale; e che in un tempo breve (che diventa fulmineo se pensiamo ai secoli con cui ragiona la Chiesa) ha inasprito la legislazione vaticana contro la pedofilia, portandola a una durezza che scavalca la legislazione di molti Stati, anche per quanto riguarda la prescrizione.

I casi di pedofilia nel clero sono intollerabili. Infatti questo Papa non li tollera. Doveva fare molto per impedirli. Sta facendo il massimo. A questo punto, chi lo avversa non avversa lui ma la Chiesa.

E non c’è niente che lui possa fare per placare questa avversione. Non è giunto il momento che anche in Italia, come succede in altre parti del mondo, gli scrittori e intellettuali che lo apprezzano per quel che dice, che scrive e che fa, glielo dichiarino pubblicamente in un appello?

© Copyright La Stampa, 15 aprile 2010 consultabile online anche qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A me Camon piace sempre di più. Spiegatemi però, ve ne prego, il titolo che La Stampa gli ha messo: "Cattolici, la tentazione dello scisma". Mah... Luca M.

Anonimo ha detto...

Bellissimo. Da condividere al 100%.
Alberto