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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
BERTONE: STUDIOSI DIVISI SU RELAZIONE CON OMOSESSUALITA'
Salvatore Izzo
(AGI) CdV, 13 apr.
Gli studiosi sono divisi sull'ipotesi che ci sia relazione tra omosessualita' e pedofilia evocata dal card. Tarcisio Bertone. Del resto la stragrande maggioranza degli abusi e' compiuta dai genitori sui figli, dunque l'omosessualita' non c'entra, come afferma il prof. Tonino Cantelmi, presidente degli psicologi cattolici. ''Dverso - ammette - e' il discorso riguardo all'universo degli abusi commessi da sacerdoti, dove gli abusatori sono per la stragrande maggioranza omosessuali ma le vittime sono minori non bambini''.
I dati piu' completi su questo tema sono stati raccolti negli Stati Uniti, dove nel 2004 la Conferenza episcopale ha commissionato uno studio indipendente al John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, unanimemente riconosciuta come la piu' autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia. Questo studio ci dice che, dal 1950 al 2002, 4392 sacerdoti americani (su oltre 109.000) sono stati accusati di relazioni sessuali con minorenni. Ma le accuse di effettiva pedofilia riguardavano 958 di loro in 42 anni, 18 all'anno. Le condanne sono state 54. ''Per quanto sia poco politicamente corretto dirlo, in questo sottogruppo - rileva il Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto dal prof. Massimo Introvigne - oltre l' 80 per cento dei pedofili sono omosessuali''.
Dati aggiornati della Conferenza Episcopale degli Usa dicono poi che 398 nuove accuse credibili di abusi sessuali su minori sono state presentate contro 286 sacerdoti diocesani e diaconi nel 2009. Solo sei delle 398 accuse coinvolgono persone che sono attualmente minori; le altre accuse sono state fatte da adulti che sostengono di essere stati abusati quando erano minori. In tutto, 65 accuse di abusi a partire dal 2004 hanno coinvolto coloro che erano minorenni nell'anno della denuncia. Di 398 nuove accuse credibili, l'83 per cento dei coinvolti sono vittime di sesso maschile, e solo il 15 per cento delle vittime erano di eta' inferiore ai dieci anni. Il rapporto preparato dai vescovi americani sul tema citato dal blog del vaticanista Marco Tosatti.
"Per la maggior parte delle nuove accuse (71 per cento), l'abuso si e' verificato o e' iniziato tra il 1960 e il 1984", prosegue il rapporto. "Il periodo di tempo piu' comune per le accuse riportate nel 2009 e' stato quello 1975-1979. Questo è approssimativamente lo stesso modello di tempo che e' stato segnalato negli anni precedenti, con la maggior parte delle accuse riportate che si sono verificate fra la meta' del 1960 e la meta' del 1980. "Tra le 398 nuove accuse credibili segnalati nel 2009, 48 nuove accuse (12 per cento) sono state trovate infondate o chiaramente false entro il 31 dicembre 2009," aggiunge il rapporto. "Inoltre, 23 denunce ricevute antecedenti il 2009 sono state trovate prive di fondamento o chiaramente false nel corso del 2009".
I dati pubblicati dicono anche che lo scandalo degli abusi e' costato alle diocesi americane 104,439 milioni di dollari nel 2009. Secondo il rapporto annuale preparato dalla Coneferenza Episcopale Usa, solo il 59 per cento di questi fondi erano destinati ad accordi con le vittime (55.0 millioni di dollari) e terapie per le vittime degli abusi (6.5 millioni); il resto era per le parcelle degli avvocati (28.7 milioni), terapie per i responsabili (10.9 milioni), e altri costi (3.3 milioni). Il che fa salire il coso globale dello scandalo per gli abusi del clero nelle diocesi americane e in istituti religiosi tra il 2004 e il 2009 a 2.194.729.859 di dollari; 1.897.599.482 dollari per le diocesi e le eparchie, e 297.130.377 per gli istituti religiosi. Inoltre, le diocesi americane hanno speso più di 21 milioni nel 2009 sui programmi per un 'ambiente sicuro' e di controllo dei precedenti.
© Copyright (AGI)
4 commenti:
Di cosa vi scandalizzate? E cosa pretendete: che la Chiesa superi questo momento e venga osannata da tutta l'opinione pubblica? Non accadrà più, a meno che non si metta a proclamare gli slogan del mondo (omosessualità è bello, relativismo a tutta gallara, dimensione esclusivamente sociale della religione, ecc..).
Invece, il Papa ha iniziato a dire le sue verità (che sono le nostre) già a partire dalla famosa Via Crucis del 2005, ma ancora prima con i discorsi sul relativismo. E parte della Chiesa gli va dietro (come Bertone). E questo scandalizza le anime belle quanto spaventa tanti fedeli che vorrebbero finisse questo tritacarne. Ma è inutile sperarci: proclamendo la verità, la Chiesa non potrà più essere accettata. Neppure ignorata, come successo fino ad ora. Ma è bene che sia così.
mi spiace doverlo dire ma il card. Bertone avrebbe fatto meglio a continuare a fare ciò che finora ha fatto: stare zitto.
Avventurarsi pubblicamente in riflessioni medico-scientifiche sulla correlazione tra omosessualità e pedofilia è un errore pari all'errore di Williamson che parlava di questioni storico-revisioniste.
Un vescovo non dovrebbe occuparsi di storia e un cardinale non dovrebbe occuparsi di medicina.
Ma ormai siamo alla pazzia: tutti si occupano di tutto.
E finisce che nessuno si occupa di ciò di cui dovrebbe occuparsi.
Tranne il papa che si occupa sia delle cose che strettamente gli competono sia delle cose che dovrebbero essere saltri a fare. sia dei "casini" creati dagli altri.
E già che ci sono dico pure che i nodi del pontificato di Giovanni Paolo II stanno solo iniziando a venire al pettine.
25 anni di vuoto in cui un papa era sempre per il mondo a fare le ole col bastone e i cardinali di curia pensavano a governare ognuno ritagliandosi una fetta di potere ha creato un danno incalcolabile.
A questo aggiungiamo il lassismo postconciliare e la frittata è bella e servita.
Gli studiosi sono "divisi" solo sull' "interpretazione" dei dati che sono chiarissimi invece, e solo perchè non si vuole ammettere la verità: la stragrande maggioranza dei preti coinvolti in abusi sessuali su minori è omosessuale e non si tratta di "pedofilia" (abusi su bambini pre-pubescenti) ma vera e propria omosessualità - nella variante pederasta/efebofila, diffusissima tra gli omosessuali, le cui coppie hanno spessissimo forti differenze di età tra i "partner" - visto che si trattava di vittime minorenni ma post-pubescenti, tra i 12 e i 18 anni.
Il Cardinale ha ragione: uno dei problemi principali alla base di questi scandali nel clero cattolico è l'omosessualità che è stata tollerata specialmente negli anni '60-'70. Ci sono ovviamente altri fattori in gioco, ma è indubbio che il link omosessualità-abusi tra il clero è l'elefante in salotto che tutti fingono di non vedere. Leggere cosa dicono esperti come Introvigne e Jenkins per credere.
E sia a livello nazionale che internazionale, la reazione della stampa alle osservazioni giustissime di Bertone non è stata poi così terribilmente violenta come ci si poteva aspettare, dopo tutto. E si capisce: così come attaccare il papa sta solo protando alla luce i suoi meriti e svergognando la stampa, troppa isteria su una dichiarazione protrebbe portare qualcuno a volerci veder chiaro e leggere i dati sugli abusi sessuali tra il clero, che lasciano pochi dubbi sull'incidenza prevalentissima dell'omosessualità. E questo non conviene alla lobby sodomita che regna nei giornali. Il New York Times sta già facendo marcia indietro sul papa per recuperare qualche brandello di credibilità residua, non gli serve certo di coprirsi ancora di sterco cercando di fare troppo chiasso su Bertone e ritrovarsi sbugiardati ancora.
Molti amici del blog, te compresa Cara Raffaella, sono caduti in una "trappola culturale" abilmente preparata dai fautori della cultura dominante, atea e materialista, che non ama vincoli morali, e che supporta in molti modi nell'odierna società opulenta, il gaysmo ed il lesbismo, segni inequivocabili di devianzem, perversioni ed amori contro natura.
Nonostante il parere di qualche solone di qualche presunto famoso centro di ricerche psicobiologiche, quanto afferma il Card. Bertone (che non ho mai apprezzato come segretario di Stato) è sotanzialmente vero.
La pedofilia è una faccia della medaglia dell'omosessualità. Quando la perversione raggiunge livelli esponenziali, allora agli omosessuali van bene, per le loro nefandezze anche i bambini e le bambine.
Quanti di noi cattolici "si attengono", in buona fede, alle sottili distinzioni giustificatorie di comodo, messe in giro ad arte da perversi di vario genere, compresi presunti esperti in materia, che differenzia omosessualità e pedofilia, sono degli ingenui che non usano pienamente il cervello.
Il gaysmo moderno vorrebbe far credere alla gente che questa devianza è solo una scelta tra adulti consenzienti. Balle! Una indiretta dimostrazione è data dal turismo sessusale in alcuni paesi del sud-est asiatico, già colpiti dallo Tsunami. Alcuni anni or sono il Papa ha stigmatizzato il turismo sessuale degli occidentali nei confronti dei residenti poveri di quei paesi. Questo turismo comprende tutto quanto capiti a disposizione: omosessualità maschile e femminile, sfruttamento di bambini e bambini adolescenti. Quando cessano i vincoli morali, qualsiasi pervesione è possibile.
Nel caso specifico, poi rettificato per opportunità politica, il Card. Bertone aveva ragione.
La Bibbia ci ricorda sempre il terribile castigo comminato da Dio ai perversi di ogni genere, età e condizione, di Sodoma e Gomorra.
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