giovedì 15 aprile 2010

Il sacerdote nelle parole del Papa: fino alla trasparenza per lasciar vedere Cristo (Sequeri)


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Vaticano-Francia: nuovo scontro sui gay, ma Padre Lombardi getta acqua sul fuoco (Izzo)

No all’accanimento contro il Papa”. Intervista con Pietro Serra, dirigente nazionale dell’Associazione “Gioventù Cristiana” (Grana)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A MALTA: LE DIRETTE PREVISTE

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Con un intervista e un libro anche don Georg difende Benedetto XVI (Paolo Rodari)

Il Papa ci ha già stupito con la sua indubbia dirittura morale, il coraggio di una battaglia condotta in solitudine senza alcun tentennamento, la parola offerta a tutti in modo sereno e comprensibile (Di Giacomo). Straordinario!

L’Arcivescovo di Malta incontra un gruppo di vittime di abusi sessuali

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Altro durissimo colpo alla credibilità dell'ex vescovo Weakland: avrebbe ammesso che stracciava abitualmente i rapporti in cui si denunciavano abusi

I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto secondo Elisa Pinna (Ansa)

Card. Meisner: mi vergogno di come noi Tedeschi trattiamo Benedetto XVI. Gli Ortodossi non sono mai stati così contenti di un Papa

A proposito di Benedetto XVI: una riflessione sui meriti di Ratzinger, cardinale e Papa, nel caso Maciel (Varese News)

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Il Papa: i sacerdoti non annuncino se stessi e non cerchino successi (Izzo)

Stéphanie Le Bars raccoglie le impressioni dei preti dai blog: Benedetto XVI pulisce le stalle di Augia lasciate dai suoi predecessori!

Dichiarazione di padre Lombardi sul dibattito seguito ad un'intervista del cardinale Bertone in Cile (Radio Vaticana)

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La Consulta nazionale delle aggregazioni laicali invita tutti al Regina Coeli del 16 maggio 2010 in Piazza San Pietro per testimoniare affetto al Papa

C’è solo da sperare che questa escalation mediatica non arrivi ad ispirare qualche squilibrato (Giansoldati)

Il Papa: "Il sacerdote non insegna proprie idee, una filosofia che lui stesso ha inventato, ha trovato o che gli piace; il sacerdote non parla da sé, non parla per sé, per crearsi forse ammiratori o un proprio partito; non dice cose proprie, proprie invenzioni, ma, nella confusione di tutte le filosofie, il sacerdote insegna in nome di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso, la sua parola, il suo modo di vivere e di andare avanti" (Catechesi)

Abusi, possibile incontro del Papa con le vittime maltesi (Mazza)

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Il vero contenuto della lettera del 1985. Ecco chi è contro il Papa e perché (Benedetta Sangirardi). Molto ben fatto!

Le interessanti, interessantissime, ricadute dello scandalo dei Legionari (Thompson)

Mons. Georg racconta in un libro i cinque anni di pontificato di Benedetto XVI. La trasparenza è uno degli impegni del magistero del Papa

Il coraggio di Benedetto XVI (Manuela Repetti)

Sulla pedofilia la Chiesa ha cambiato strada, ma già dal 2003 (Fontana)

Intellettuali ed artisti, le voci pro Ratzinger. Il New York Times: il Papa migliore. Appello in rete (Torno)

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Manca una strategia vaticana per rispondere agli attacchi. Che più di qualcosa non funzioni, nei sacri palazzi, lo dicono i fatti (Tornielli). Da incorniciare

Una domanda affettuosa alle vittime dei preti pedofili (Raffaella)

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Un ingombrante professore. I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto raccontati da Aldo Maria Valli

Il sacerdote nelle parole del Papa

Fino alla trasparenza per lasciar vedere Cristo

Pierangelo Sequeri

Non c’è posto per sostituti presuntuosi, né per asettici portavoce. Non siamo successori di Gesù Cristo, come se fossimo al posto di uno che non c’è più. Non c’è un vuoto di presenza che dobbiamo riempire: al contrario, c’è una pienezza di azione del Signore che dobbiamo scrupolosamente servire. Vale per il Papa come per i semplici sacerdoti, che consegnano lealmente e lietamente la propria vita, perché Egli se ne serva. È con questo che dobbiamo immedesimarci, ed è in nome di questo che abbiamo un sacrosanto titolo di rappresentanza del Signore. Non è un progetto di autorealizzazione, che si accredita mediante la religione. È un lavoro di molatura, che scava nell’anima e nella carne, fino a farci diventare "trasparenti". Niente più di questo, niente meno di questo.
Verità elementare del sacerdozio, che non è tuttavia inopportuno rimettere sul proprio asse. Benedetto XVI l’ha enunciata ieri nella sua nettezza, spiegandone il senso in modo molto diretto.
La formula solenne della dogmatica cristiana e cattolica, secondo la quale il sacerdote agisce in persona Christi Capitis, gli assegna la funzione di rappresentare il Signore, che insegna, santifica e governa la comunità dei credenti. Nell’uso più comune, esplicita il Papa, «rappresentare» indica il fatto di «ricevere una delega da una persona per essere presente al suo posto, parlare e agire al suo posto, perché colui che è rappresentato è assente dall’azione concreta». E prosegue: «Il sacerdote rappresenta il Signore allo stesso modo? La risposta è no, perché nella Chiesa Cristo non è mai assente, la Chiesa è il suo corpo vivo e il Capo della Chiesa è lui, presente e operante in essa». I Vangeli – non un trattato filosofico – ci istruiscono sul modo in cui Gesù lo fa, per filo e per segno. La rappresentanza di Uno "che c’è" significa mostrarlo e indicarlo. Il ministero ecclesiale può e deve dunque restituire ognuno dei suoi interlocutori alla parola e all’azione del Signore medesimo. Lo puoi fare solo se sei tu stesso un ascoltatore scrupoloso e profondo, se sei un servitore affidabile e appassionato. Il Papa cita Agostino: «Quanto distribuiamo a voi non è cosa nostra, ma lo tiriamo fuori dalla sua dispensa. E anche noi viviamo di essa, perché siamo servi come voi».
Il sacerdote «non parla da sé» e «non parla per sé». Parla per conto della Chiesa. E quando parla per conto della Chiesa, lo si capisce dal fatto che ci restituisce alla parola e all’azione del Signore. Dobbiamo sottolineare l’urgenza cruciale di questa trasparenza – e del suo coraggioso azzardo? Sì. L’evidenza elementare di questo rigore della rappresentanza svuota il fraintendimento del ministero della Chiesa. Riporta in primo piano la sola cosa realmente necessaria: il servizio alla Verità di una promessa che è destinata per ogni creatura. «Viviamo in una grande confusione circa le scelte fondamentali della nostra vita e gli interrogativi su che cosa sia il mondo», dice il Papa. Una sfida forte, non una questione di aggiustamenti. Il sacerdote deve esporsi con fermezza e per primo, a favore dei terzi – di quelli che gli sono affidati e di tutti quelli che cercano affidamento – al crogiuolo di questo effetto di smarrimento, riconvertendosi fermamente, lui stesso, alla giustizia dell’essenziale. Per il presente di questo mondo occidentale, e per il futuro del cristianesimo che l’ha nutrito, la fermezza e la trasparenza del ministero ecclesiale sono una discriminante decisiva. In un mondo che affoga nel narcisismo, solo in virtù di uomini che non cercano la propria vita, molti potranno di nuovo sperare di ritrovarla.

© Copyright Avvenire, 15 aprile 2010 consultabile online anche qui.

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