domenica 2 maggio 2010

Il Papa: Maciel criminale, i Legionari e le vittime meritano aiuto (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: MACIEL CRIMINALE, LEGIONARI E VITTIME MERITANO AIUTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 mag.

Benedetto XVI si appresta a nominare un delegato pontificio - si parla con insistenza del cardinale portoghese Jose' Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione delle Cause dei santi e religioso clarettiano - che avra' pieni poteri per rifondare la congregazione dei Legionari di Cristo, travolta dalle rivelazioni sui comportamenti "gravissimi e obiettivamente immorali" del fondatore, padre Marcial Maciel Degollado, che Joseph Ratzinger dopo aver inutilmente tentato di processarlo, appena eletto Papa privo' di ogni prerogativa sacerdotale nel 2006. Mori' due anni dopo negli Stati Uniti, proclamandosi fino all'ultimo innocente.
Non lo era: su di lui sono stati "appurati" fatti sconcertanti, in particolare che di nascosto aveva figli e famiglie in almeno due diversi Paesi, ma anche che aveva commesso alcuni altri "veri delitti", purtroppo "confermati da testimonianze incontrovertibili".
Scoprire che il fondatore conduceva "una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso" ha ovviamente "causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, tali da richiedere un cammino di profonda revisione". E mentre alle vittime degli stupri e delle intimidazioni di cui si e' reso colpevole il sacerdote messicano "va in questo momento il pensiero e la preghiera del Santo Padre, insieme alla gratitudine per quanti di loro, pur in mezzo a grandi difficolta', hanno avuto il coraggio e la costanza di esigere la verita'", lo stesso Pontefice ha voluto rassicurare - con una nota ufficiale - che i religiosi e i membri del Movimento Regnum Christi, collegato all'istituto, "non saranno lasciati soli". I Legionari in particolare per la maggior parte sono "religiosi esemplari e onesti, pieni di talento, molti dei quali giovani, che cercano Cristo con zelo autentico e che offrono l'intera loro esistenza per la diffusione del Regno di Dio". E "la Chiesa - spiega il testo - ha la ferma volonta' di accompagnarli e di aiutarli nel cammino di purificazione che li attende" e che "comportera' anche un confronto sincero con quanti, dentro e fuori la Legione, sono stati vittime degli abusi sessuali e del sistema di potere messo in atto da padre Maciel".
Delle infedelta' del fondatore "la gran parte dei Legionari - rileva la nota - era all'oscuro, soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da padre Maciel, che abilmente aveva saputo crearsi alibi ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico". Ed infatti, "non di rado un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano del suo retto comportamento, nonche' l'errata convinzione di non voler nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita".
Tutto e' stato ora ricostruito grazie alla "Visita Apostolica" decisa dal Pontefice al quale i cinque presuli (mons. Ricardo Blazquez Perez, arcivescovo di Valladolid; mons. Charles Joseph Chaput, arcivescovo di Denver; mons. Ricardo Ezzati Andrello,
arcivescovo di Concepcion; mons. Giuseppe Versaldi, vescovo di Alessandria; mons. Ricardo Watty Urquidi, vescovo di Tepic)hanno riferito venerdi' mattina, partecipando poi l'indomani a un incontro di lavoro con il segretario di Sato Tarcisio Bertone e alcuni capi dicastero della Curia Romana. "Nel ringraziare i visitatori per il delicato lavoro da essi svolto con competenza, generosita' e profonda sensibilita' pastorale, il Papa - afferma la nota vaticana - si e' riservato di indicare prossimamente le modalita' di questo accompagnamento, a cominciare dalla nomina di un suo Delegato e di una Commissione di studio sulle Costituzioni. Ai membri consacrati del Movimento 'Regnum Christi', che lo hanno richiesto con insistenza, il Santo Padre inviera' un visitatore".
Da parte sua, "il Papa rinnova a tutti i Legionari di Cristo, alle loro famiglie, ai laici impegnati nel movimento Regnum Christi, il suo incoraggiamento, in questo momento difficile per la Congregazione e per ciascuno di loro. Li esorta a non perdere di vista che la loro vocazione, scaturita dalla chiamata di Cristo e animata dall'ideale di testimoniare al mondo il suo amore, e' un autentico dono di Dio, una ricchezza per la Chiesa, il fondamento indistruttibile su cui costruire il futuro personale e quello della Legione".
Si trattera' dunque di una vera e propria rifondazione; ci si impegnera' a "ridefinire il carisma della Congregazione dei Legionari di Cristo, preservando il nucleo vero, quello della 'militia Christi', che contraddistingue l'azione
apostolica e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l'efficientismo a qualsiasi costo".
Per il Papa, occorre soprattutto "preservare l'entusiasmo della fede dei giovani, lo zelo missionario, il dinamismo apostolico, per mezzo di un'adeguata formazione". Il rischio, infatti, e' che "la delusione circa il fondatore potrebbe mettere in questione la vocazione e quel nucleo di carisma che appartiene ai Legionari di Cristo ed e' loro proprio". Ma - considerando quanto architettato da Maciel per celare le sue malefatte - nell'Istituto si rende necessario anche "rivedere l'esercizio dell'autorita', che deve essere congiunta alla verita'".
In passato, invece, "lo zelo sincero della maggioranza dei Legionari, emerso anche nelle visite alle case della Congregazione e a molte loro opere, non da pochi assai apprezzate, ha portato molti a ritenere che le accuse, via via divenute piu' insistenti e lanciate qua e la', non potessero essere che calunnie". Proprio per questo, in effetti, "la scoperta e la conoscenza della verita' circa il fondatore ha provocato, nei membri della Legione, sorpresa, sconcerto e profondo dolore, distintamente evidenziati dai visitatori".
Nel corso della Visita, riferisce la nota, "sono stati incontrati personalmente piu' di 1.000 Legionari e sono state vagliate diverse centinaia di testimonianze scritte. I visitatori si sono recati in quasi tutte le case religiose e in molte delle opere di apostolato dirette dalla Congregazione. Hanno ascoltato, a voce o per iscritto, il giudizio di molti vescovi diocesani dei Paesi in cui la Congregazione opera. I visitatori hanno anche incontrato numerosi membri del Movimento 'Regnum Christi', benche' esso non fosse oggetto della Visita, in particolare uomini e donne consacrate.
Hanno ricevuto anche notevole corrispondenza da parte di laici impegnati e di familiari di aderenti al Movimento". Secondo quanto riportato dalla Sala Stampa della Santa Sede, nei loro rapporti "i cinque visitatori hanno testimoniato l'accoglienza sincera loro riservata e lo spirito di fattiva collaborazione mostrato dalla Congregazione e dai singoli religiosi. E pur avendo agito indipendentemente, sono giunti ad una valutazione ampiamente convergente e ad un giudizio condiviso".

© Copyright (AGI)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Esistono persone senza coscienza morale. Generalizzando le chiamo psicopatici. Di solito non hanno empatia con gli altri ne alcun freno, e sono manipolatori. Ne ho conosciuto pure io qualcuno (ed era laicissimo). I pedofili, ritengo, possono in gran parte appartenere a questa categoria psichiatrica.
Padre Maciel era uno di loro, mi pare.
CIO' CHE E' DIFFICILE, PER LE MENTI SEMPLICI, PENSARE ANCHE SE E' COSI': E' CHE IL MACIEL AVEVA QUELLA PERSONALITA' E L'AVREBBE ESERCITATA ANCHE IN ALTRI MODO, AD ESEMPIO FOSSE STATO UN LAICO.
Non e' il suo ruolo religioso che ha causato la depravazione ma il suo animo che ha approfittato del suo ruolo religioso, cosi' come poteva approfittare di essere un maestro o un dirigente comunista...
BISOGNA PRENDERE ATTO CHE ESISTONO PERSONE "CATTIVE" e pregare comunque cristianamente per loro.
GUAI A FARE DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO PERO'! I legionari, sono stanno piu' male di noi in questi momenti. Hanno subito il piu' feroce degli inganni. Il papa ha avuto coraggio ad affrontare il male: ORA TOCCA A VOI FAR CAPIRE CHE IL MALE E' INDIVIDUALE (responsabilita' di Maciel) e fugare i dubbi che possono venire ai "semplici": e se tutti queli che predicano fossero cosi'? NO!
Approfittiamo per approfondire la psichiatria ad esempio il DSM dove si spiega, anche, come esistano queste persone in ogni ambito.
alberto 2

Anonimo ha detto...

a me solleva molto vedere che la realtà supera la fantasia... e punta in tutt'altra direzione. nell'omonima novella del Decamerone, Ser Ciappelletto vive da disgraziato e poi - confessandosi da un frate credulone - viene elevato agli onori degli altari. Nella realtà le cose non vanno così. Se sei nella Chiesa, anche se il Signore ti ha dato un'infinità di doni e carismi, resti responsabile della tua condotta individuale. «Signore, abbiamo insegnato nel tuo nome, abbiamo guarito...!» eppure «In verità, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori d'iniquità!». Altro che onore degli altari.