sabato 1 maggio 2010

Mons. Ghiberti: Io e il mio amico Papa Benedetto. Il ricordo delle vacanze a Monaco (Ghiseri)


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Ghiberti: Io e il mio amico Papa

PAOLO GRISERI

NON capita a tutti di avere un Papa per amico. Monsignor Giuseppe Ghiberti, presidente della Commissione diocesana per la Sindone, ha conosciuto Joseph Ratzinger a Monaco di Baviera, «negli anni immediatamente successivi al trasferimento del futuro Papa a Roma». Ghiberti ricorda con piacere gli incontri estivi, «quando Ratzinger tornava nella sua città e io andavo a trascorrere qualche giorno di vacanza nella parrocchia che mi aveva ospitato per due anni durante gli studi universitari in Germania».
È un' amicizia della quale, com' è comprensibile, Ghiberti parla con ritrosia. Una frequentazione nata in Germania e consolidatasi a Roma, durante le riunioni della Commissione biblica vaticana che proprio il cardinale tedesco ha presieduto fino al Conclave che lo ha eletto Papa.
Che presidente era Ratzinger? «Era un presidente silenzioso - ricorda Ghiberti - che lasciava molto spazio alla discussione e preferiva che fossimo noi a trovare una sintesi tra punti di vista diversi». Più degli argomenti delle discussioni bibliche, al monsignore che oggi organizza l' Ostensione, piace ricordare i tratti umani del futuro Papa: «Le conversazioni nelle pause caffè, sgranocchiando un biscotto perché a Ratzinger piacciono molto i dolci, o a pranzo, quando ci divertivamo a vederlo bere aranciata allungata con l' acqua». Una bevanda insolita per un tedesco: «Infatti gli dicevamo che da lui ci saremmo aspettati un omaggio alla birra. Ma quella era una delle poche occasioni in cui tradiva le sue radici». Ratzinger tornava in Germania durante le vacanze e spesso faceva visita a quello che Ghiberti chiama «il mio parroco di Monaco». La chiesa sorgeva vicino al «Giardino inglese» della città e, dopo pranzo, il parroco portava a spasso il suo cane: «Ratzinger passeggiava nello stesso giardino - ricorda Ghiberti - e spesso giocava con Rex».
Aneddoti di un' amicizia che è fatta anche e soprattutto di frequentazioni da studiosi: Ghiberti insegna discipline bibliche neotestamentarie alla Facoltà teologica dell' Italia settentrionale. Il teologo Ratzinger non ha bisogno di presentazioni. Si deve anche a questa frequentazione l' interesse dell' attuale Papa per la Sindone. Ben prima dell'udienza vaticana del 2008, nella quale annunciò l' Ostensione che si sta svolgendo ora, Benedetto XVI aveva già mostrato interesse per il Lino custodito in Duomo. Era accaduto poco dopo la sua elezione, quando aveva celebrato messa nella chiesa romana di Santa Maria Maggiore incontrando una delegazione della Diocesi di Torino: «Nel breve incontro che abbiamo avuto - aveva rivelato nell' occasione il cardinale Poletto - il Papa si è informato sulla Sindone». Così il rapporto speciale che lega il biblista Ghiberti con l' amico teologo Ratzinger vivrà domenica un' altra tappa importante. Si incontreranno certamente in piazza San Carlo, al mattino,e durante il pranzo che il Papa e i suoi collaboratori consumeranno in Arcivescovado. Ma il momento più importante sarà l' incontro che Benedetto XVI avrà nel pomeriggio in Duomo. Di fronte alla Sindone Ratzinger avrà un faccia a faccia riservato proprio con i rappresentanti del Comitato per l' Ostensione. «Non so che cosa accadrà - confessa Ghiberti - mi fa sempre molto piacere incontrarlo anche se, ovviamente, da quando è stato eletto Papa c' è una distanza imposta dall' incarico e dalla sua grande responsabilità». Con la visita del Papa l' Ostensione sarà giunta a metà del suo cammino.È presumibile che all' indomani della diretta televisiva da piazza San Carlo e dopo che si saranno diffuse le immagini di Ratzinger in preghiera di fronte al Lenzuolo, le prenotazioni per le visite conoscano una nuova impennata. Lavoro supplementare per Ghiberti: sarà necessario sfruttare tutte le fasce orarie disponibili perché, come ha ricordato ieri il cardinale Poletto, «non sarà possibile prolungare l' apertura del Duomo oltre il 23 maggio». Per il Papa invece dopo la visita torinese di domenica le fatiche saranno ben più pesanti da sopportare nel mezzo delle polemiche sui comportamenti sessuali di alcuni sacerdoti e vescovi. Insomma, per i due amici, che si incontravano ogni estate a Monaco, le prossime settimane saranno molto impegnative. A differenza dello scorso anno, quando Ratzinger trascorse la villeggiatura in val d' Aosta, quest' anno il Papa ha scelto di riposare altrove. Le occasioni di incontro, dunque, saranno più rare. Ma ci saranno. Ovviamente saranno incontri riservati, di quelli che non si raccontano ai giornali come impone il ruolo di un Papa. Ghiberti è molto rispettoso e riservato: «Preferisco raccontare poco, soprattutto in questa vigilia, perché non si pensi che voglia vantarmi di una frequentazione che per me è molto importante e dalla quale ho imparato moltissimo. Soprattutto ho apprezzato la capacità di Ratzinger di avvicinarsi alla Bibbia in modo originale e profondo. La ricerca scientifica sulle fonti bibliche e la fede, per lui, non sono mai in antitesi».

© Copyright Repubblica (Torino), 30 aprile 2010

1 commento:

stefania ha detto...

Mons. Ghiberti è dolce e umile. Ho seguito due settimane fa una sua conferenza - "La Sindone parla al cuore e all'intelligenza" - tenuta nel monastero delle carmelitane di Moncalieri. Una persona così non poteva non amare papa Benedetto. Sarebbe bello, però, che mons. Ghiberti scrivesse qualcosa sul Papa. Quanto bene farebbe la sua testimonianza, non alla curiosità, ma alla crescita spirituale di ciascuno di noi. Abbiamo bisogno di testimoni che vivono la fede nel profondo e il nostro Santo Padre è stato fin da giovanissimo un uomo che ha saputo dare, con delicatezza, "ragione di quella speranza" che è in tutti noi.