venerdì 16 luglio 2010

Torneremo a chiamarlo Sant’Uffizio? (Biondi). Magari!


Vedi anche:

La Santa Sede sarà tribunale competente nei delitti contro la fede (Zenit)

La Conferenza Episcopale USA smentisce totalmente il NYT: la Santa Sede ci diede il suo supporto già per le linee guida del 2002. Porre l'abuso nello stesso contesto della violazione dei sacramenti dimostra che tale comportamento lede i valori fondamentali della nostra fede

Abusi sui minori, rigore e trasparenza: dalla CDF le nuove norme sui «delitti più gravi» (Cardinale)

Il Vaticano modifica le norme antiabusi (Lami)

Per Jean-Louis Bruguès la chiesa è sotto attacco ma B-XVI è il Papa giusto (Rodari)

Soddisfazione nella Chiesa per le modifiche alle "Norme sui delitti più gravi" (Radio Vaticana)

L'analisi del teologo Gurtner: Per recuperare la fede in Europa è necessaria una maggiore unità con la Sede Apostolica, non un maggior decentramento

Quando si parla di «delicta graviora». Condotte di gravità eccezionale contro la fede, la morale e nella celebrazione dei sacramenti (Cardinale)

Nuove norme? OK. Il commento di Padre Scalese

Vaticano: nuove norme sugli abusi. Maggiore potere alla Dottrina della fede (Bobbio)

Casi e procedure: le novità del documento che aggiorna le «Norme sui delitti più gravi». Padre Lombardi: «Per tempo le denunce all’autorità civile»

«Così procedimenti più efficaci e celeri». Il canonista Sabbarese: «Curare anche la formazione dei candidati al sacerdozio» (Mazza)

Il Papa donerà 250mila dollari per la ricostruzione di una scuola cattolica distrutta dal sisma di Haiti (Apcom)

Politi apprezza il Papa ma accusa la "macchina curiale" di opporsi all'operazione trasparenza

Norme sui delitti più gravi: Fermezza e coerenza. La Chiesa conferma e rafforza la sua posizione (Marco Doldi)

Vatican.va vs Pedofilo.com (Rodari). La Santa Sede si dia una mossa

Propaganda Fide, il Papa chiude la cassaforte (La Rocca)

Mons. Fisichella: "Sono certo che la Chiesa uscirà più forte e anche più credibile da questo momento di difficoltà. Proprio perché sa riconoscere gli sbagli"

Abusi, limpido segnale della Santa Sede ma il rigoroso codice della Chiesa mai si ridurrà a «sharia» (Anzani)

Già nel 2005, appena eletto, Benedetto XVI aveva espresso il desiderio di arrivare ad una normativa organica sugli abusi (La Rocca)

Garza Medina smentisce quanto pubblicato dai media: "Nessuno degli attuali superiori dei Legionari era al corrente della doppia vita di Maciel"

Riecco La Spina con la storia della timidezza e del carisma. Peccato che il Papa "timido" sia proprio colui che più si sta dando da fare per la Chiesa

Benedetto XVI inasprisce le misure anti-abusi e cancella le inveterate omertà (Galeazzi)

Joseph Magro (una delle vittime che Benedetto XVI incontrò a Malta): "Questo Papa fa sul serio ma chi abusò di noi boicotta" (Carlucci)

Ventura non ha ben chiara la distinzione fra diritto penale e diritto canonico

Le novità introdotte nelle norme canoniche antiabusi (Tornielli)

Tolleranza zero. Ecco le nuove norme del Papa (Andrea Gagliarducci)

Un mese e mezzo è trascorso fra l'approvazione delle norme da parte del Papa e la loro pubblicazione: resistenze interne? (Corriere Canadese)

Procuratore vaticano: le norme sugli abusi, “un segnale forte”. Spiegazione di monsignor Charles Scicluna (Zenit)

Le nuove "Normae de gravioribus delictis": una linea chiara (Sir)

La rivoluzione di Benedetto XVI: il Papa mette fine all'impunità di vescovi e cardinali (Mora per El Pais)

Nuove norme antiabusi: le reazioni degli episcopati nel mondo (Asca)

Le vittime di abusi in Austria criticano le nuove norme: "La giustizia religiosa non ci interessa più". E allora che cosa si pretende?

Pedofilia, pugno duro di Papa Ratzinger (Iacopo Scaramuzzi)

Diventa legge la tolleranza zero di Benedetto XVI nella lotta agli abusi (Izzo)

Tolleranza zero anti-abusi (Galeazzi)

«Cina-Vaticano: prove tecniche di pacificazione» (Paolo D’Andrea)

Nuove norme antiabusi: il commento di John Allen

Nuove norme antiabusi: il commento di Fr. Z.

Così il Vaticano rende più severo il suo «codice penale» (Massimo Donaddio)

La pedopornografia diventa reato penale anche nella Chiesa. La pedofilia è fra i delitti gravissimi come l'eresia e lo scisma, mentre l'ordinazione delle donne è di competenza della CDF già dal 2007 (Izzo)

Polanski è libero. Per un refuso. Il grandissimo editoriale de "L'Occidentale"

Naturalmente il NYT cita solo opinioni negative, criticando tra l'altro la competenza sul reato di ordinazione femminile, il mancato obbligo di denuncia universale, la mancata eliminazione totale della prescrizione. Miracolo: finalmente hanno capito che la competenza sugli abusi è passata alla CDF solo nel 2001 :-)

La svolta del Papa: "Non indicazioni, ma norme stabili: è punto di non ritorno". Il commento audio di Gian Guido Vecchi

MODIFICHE INTRODOTTE NELLE NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS: LE NUOVE NORME E LA LETTERA DELLA CDF AI VESCOVI ED AGLI ALTRI ORDINARI E GERARCHI INTERESSATI

LE NORME DEL MOTU PROPRIO “SACRAMENTORUM SANCTITATIS TUTELA” (2001): INTRODUZIONE STORICA A CURA DELLA CDF (da leggere ed imparare!)

Breve relazione circa le modifiche introdotte nelle Normae de gravioribus delictis riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede

Pubblicate le modifiche alle "Norme sui delitti più gravi": nota di padre Lombardi (Radio Vaticana)
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Torneremo a chiamarlo Sant’Uffizio?

Nuove norme sulla pedofilia e non solo

Lorenzo Biondi

C’è molto di più delle nuove norme sulla pedofilia nella lettera del Vaticano ai vescovi di tutto il mondo sui “delicta graviora”. La Congregazione per la dottrina della fede – diretta per anni dall’allora cardinale Ratzinger – accentra nelle proprie mani le funzioni di tribunale d’appello per una lunga serie di reati: dall’eresia al «tentativo di ordinare donne prete». È anche un “messaggio” ai conservatori in fuga dalla chiesa anglicana che ha autorizzato la nomina di vescovi donne. Mentre, guarda caso, coincide,con la notizia della cattolicissima Argentina che autorizza le nozze omosessuali.
Ma nel “ciclo della notizia” l’attenzione mediatica si concentra sulle norme in tema di pedofilia: la prescrizione del reato si allunga da 10 a 20 anni dopo il compimento della maggiore età della vittima, si aprono i tribunali a membri laici, viene istituito il reato di pedopornografia. È introdotta la possibilità di ridurre allo stato laicale un prete accusato di pedofilia anche prima della conclusione del processo ecclesiastico. A detta delle associazioni americane delle vittime sono modifiche da poco. «È come sparare un fagiolino contro un elefante fuori tiro», chiosa la Rete dei sopravvissuti ad abusi di preti. Anche John Allen, uno dei vaticanisti più noti degli States, mette in risalto che la lettera consolida pratiche esistenti, più che segnare una svolta.
Soprattutto la lettera aumenta il controllo del Vaticano sulle diocesi periferiche, rafforzando i poteri della Congregazione. Quasi un ritorno al vecchio Santo Uffizio. E sulla Congregazione papa Benedetto esercita ancora un’influenza diretta.

© Copyright Europa, 16 luglio 2010 consultabile online anche qui.

Bene! :-)
R.

7 commenti:

gemma ha detto...

stavo giusto dicendomi: "vuoi vedere che qualcuno parlerà di restaurazione del vecchio sant'uffizio"?

realista ha detto...

cattolicissima argentina? si comincino a chiamare le cose col loro nome, anche se può far male. Fino a prova contraria, essere seguaci cattolici vuol dire essere in linea con la Chiesa e col Papa, e questo è uscito anche dal Concilio. Sono altre le confessioni in cui ci si rapporta direttamente a Dio senza intermediari decidendo da sè cos'è giusto e cos è sbagliato
Detto questo, l'Argentina evidentemente per tante cose non può essere definita cattolicissima

Anonimo ha detto...

anch'io mi aggiungo al tuo MAGARI! eh si, cosa si é messo in testa questo Papa,che un vescovo non é libero di insegnare un catechismo tutto suo nella sua diocesi anche diametralmente opposto a quello della Chiesa? Che per forza essere cattolici voglia dire rifarsi alla stessa fede? magari che anche Cristo é l'unica salvezza! Che vergogna!
riporto il discorso di Biffi al conclave, sembrava fatto su misura perratzinger:

1. «Dopo aver ascoltato tutti gli interventi – giusti opportuni appassionati – che qui sono risonati, vorrei esprimere al futuro papa (che mi sta ascoltando) tutta la mia solidarietà, la mia simpatia, la mia comprensione, e anche un po’ della mia fraterna compassione. Ma vorrei suggerirgli anche che non si preoccupi troppo di tutto quello che qui ha sentito e non si spaventi troppo. Il Signore Gesù non gli chiederà di risolvere tutti i problemi del mondo. Gli chiederà di volergli bene con un amore straordinario: “Mi ami tu più di costoro?” (cfr. Gv 21,15). In una “striscia” e “fumetto” che ci veniva dall’Argentina, quella di Mafalda, ho trovato diversi anni fa una frase che in questi giorni mi è venuta spesso alla mente: “Ho 614 capito; – diceva quella terribile e acuta ragazzina – il mondo è pieno di problemologi, ma scarseggiano i soluzionologi”.

2. «Vorrei dire al futuro papa che faccia attenzione a tutti i problemi. Ma prima e più ancora si renda conto dello stato di confusione, di disorientamento, di smarrimento che affligge in questi anni il popolo di Dio, e soprattutto affligge i “piccoli”.

3. «Qualche giorno fa ho ascoltato alla televisione una suora anziana e devota che così rispondeva all’intervistatore: “Questo papa, che è morto, è stato grande soprattutto perché ci ha insegnato che tutte le religioni sono uguali”. Non so se Giovanni Paolo II avrebbe molto gradito un elogio come questo.

4. «Infine vorrei segnalare al nuovo papa la vicenda incredibile della Dominus Iesus: un documento esplicitamente condiviso e pubblicamente approvato da Giovanni Paolo II; un documento per il quale mi piace esprimere al cardinal Ratzinger la mia vibrante gratitudine. Che Gesù sia l’unico necessario Salvatore di tutti è una verità che in venti secoli – a partire dal discorso di Pietro dopo Pentecoste – non si era mai sentito la necessità di richiamare. Questa verità è, per così dire, il grado minimo della fede; è la certezza primordiale, è tra i credenti il dato semplice e più essenziale. In duemila anni non è stata mai posta in dubbio, neppure durante la crisi ariana e neppure in occasione del deragliamento della Riforma. L’averla dovuta ricordare ai nostri giorni ci dà la misura della gravità della situazione odierna. Eppure questo documento, che richiama la certezza primordiale, più semplice, più essenziale, è stato con testato. È stato contestato a tutti i livelli: a tutti i livelli dell’azione pastorale, dell’insegnamento teologico, della gerarchia.

Max

A.R. ha detto...

Umilmente faccio notare all'articolista che questa sant'Uffizio non dice granchè. Questa è molto meglio, è letteralmente la ripresa dell'Inquisizione Romana (da non confondersi con quella spagnola).
I crimini di Eresia e di sacrilegio sono sempre stati il "piatto forte" del Tribunale della Suprema (Suprema era il bel titolo interno alla Curia Romana per parlare della CdF).
L'Inquisizione Romana si occupava appunto dei crimini maggiori. E come si vede, cambia nome ma rimane l'attività.
E Papa Ratzinger, piano piano, nel suo piano di ermeneutica della continuità, riprende dal passato ciò che è buono. Certo non risuscita i nomi, altrimenti chi li sente i GIORNALONI!?

Anonimo ha detto...

il papa esercita una "influenza diretta" sulla CDF?

wow, propio come avveniva quando la Suprema si chiamava "Sancti Officii", ed era l'unica congregazione presieduta personalmente dal papa; altri tempi in cui si faceva sul serio.

Anche questo papa fa sul serio.
Che stian tornando certi tempi?

E che ognuno pensi ai fagiolini del propio orto. e agli elefanti del propio circo.

euge ha detto...

Cara Raffaella, mi associo di corsa al tuo " magari" e sottoscrivo in pieno il commento di Max.

don Marco (magarista) ha detto...

mi associo pure io al "magari" di Raffa, poniavo fine a sta Sagra paesana e a questo stile da condominio di provincia,