mercoledì 4 agosto 2010

Anne Rice non compie nessun gesto clamoroso con la sua dichiarazione di lasciare la Chiesa, anzi sceglie la strada più ovvia (Panzeri)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

IL GRAN RIFIUTO DI ANNE RICE VERSO LA CHIESA

FULVIO PANZERI

Quando, dieci anni fa, si era convertita al cristianesimo, dopo anni di ateismo, la sua scelta aveva fatto molto rumore. Una delle più note scrittrici, Anne Rice, l’autrice di «Intervista con il vampiro» aveva lasciato di stucco tutti i suoi fan che si riconoscevano nel pessimismo tormentato, che faceva da sfondo ai suoi romanzi.
Una scelta che era apparsa decisamente convinta, tanto da autodefinirsi «scrittrice per Cristo», al punto che il suo mondo di vampiri le era sembrato senza senso, «un mondo senza fede, un mondo in cui le anime alienate sono avvolte nell’oscurità», un mondo che in qualche modo rappresentava il suo stato d’animo prima della conversione.
Aveva scritto anche un’autobiografia spirituale e la stampa l’aveva addirittura messa a confronto con C.S. Lewis. È il «Time» a scrivere che la Rice, autrice da 75 milioni di libri venduti, «può competere con C.S.
Lewis come apologeta della fede cristiana». Sono però finiti i tempi in cui la Rice diceva: «Uno non deve lasciare il mondo per andare in chiesa. La Chiesa è semplicemente il posto più interessante al mondo che io abbia conosciuto». Ora ha cambiato idea e su Facebook, qualche giorno fa, ha annunciato: «Oggi smetto di essere cristiana. Ne sono fuori.
Resto fedele a Cristo, come sempre, ma non all’essere cristiana». Non condivide più quelli che ritiene gli atteggiamenti anti-gay, antifemministi, antidemocratici della Chiesa Cattolica.
Naturalmente sul Web si scatena una tempesta di messaggi di consenso e di commento e il 'Corriere della Sera' sabato scorso ha aperto un dibattito con Giorello e Messori che si dice perplesso su questa scelta della Rice.
Per Messori «è il solito adeguamento conformista all’ideologia momentanea egemone scambiato per rivolta coraggiosa».
In poche parole siamo di fronte a un atto di conformismo 'liberal', un sottomettersi al politicamente corretto».
Ha ragione Messori quando accenna ad un «prendi i soldi e scappa», quelli incassati con il suo best-seller sul ritorno alla fede, che ora la scrittrice contraddice.
Anne Rice non compie nessun gesto clamoroso in questa sua dichiarazione di abbandono, anzi sceglie la strada più ovvia, in una stagione che in cui la Chiesa si vede messa alla berlina da molte parti.
Amare Cristo, vuol dire amare anche la sua Chiesa e sarebbe più onesto rimanere per aiutare a riflettere sui possibili cambiamenti. Troppo facile utilizzare Facebook e il Web per essere al centro dell’attenzione, per creare consenso intorno a sé, lanciando scarni proclami che non spiegano le ragioni del proprio dissenso, vero, intimo, interiore. Non c’è niente di nuovo nel 'mea culpa' della Rice, se non la presa d’atto di una protesta che cade proprio nel momento in cui la Chiesa è presa d’assalto, dal discredito e dallo scandalo. Perché non ce lo spiega in modo meno convenzionale, come mai quella Chiesa che fino ad ieri era «il posto più interessante», di colpo diventa per la scrittrice una prigione che costringe a negare democrazia e diritti umani? C’è un po’ di confusione sul Web: si fa presto a schiacciare il tasto 'mi piace' e ricevere tremila consensi, magra soddisfazione, con milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Più difficile spiegare come ci si trasforma in poco tempo in 'testimonial' contro la Chiesa.
Che siano ritornati i vampiri nel computer della Rice?

© Copyright Avvenire, 3 agosto 2010

Da tutta questa storia si puo' trarre una grande lezione: la Chiesa non deve MAI cercare il consenso degli artisti (o sedicenti tali), perche' oggi sono con essa, con il Papa e con i sacerdoti, domani chissa'...
Si deve puntare, al contrario, sui fedeli semplici, quelli che esigono un ritorno al sacro.

R.

8 commenti:

Parati semper ha detto...

completamente d'accordo...con Raffaella :)

Anonimo ha detto...

Anne Rice non ha capito che nostro Signore non ha il volto (e le abitudini) del suo Lestat. Di più, non ha capito che Gesù Cristo è la Chiesa cattolica. Scegliendo il politicamente corretto rischia di perdere se stessa. Ne vale la pena?
Alessia

guglielmo ha detto...

Guardando la sua pagina facebook ho scoperto inoltre che è un'ammiratrice di Kung ( è una dei 26 !! iscritti ad un suo gruppo di supporto). Dice che la nostra Chiesa ha bisogno della sua voce..
infatti ascoltandolo il risultato è che lei se ne è andata.

Raffaella ha detto...

:-))
R.

Anonimo ha detto...

E non solo lei, sarebbe il meno, basta pensare allo sfacelo di Germania, Svizzera, Olanda, etc. Dove passa, Kueng fa terra bruciata, peggio di una cavalletta. 26 supporters, caspita!
Alessia

sam ha detto...

Forse sono cattiva e sospettosa, ma a me ultimamente alcune conversioni eccellenti ed enfatizzate che provengono dal mondo delle tenebre puzzano molto di macchinazione premeditata...
Fa pensare che alcuni (V. Blair)si "convertano" pubblicamente al cattolicesimo per poi subito criticarlo o abbandonarlo platealmente come sta qui.
Da convertita penso che la vera conversione si manifesti anche in un'umile, convinta e gioiosa sottomissione alla Chiesa. Inoltre la conversione ha sempre bisogno di un periodo di consolidamento silenzioso, come Paolo insegna, perchè troppo protagonismo espone agli attacchi diabolici e al rischio di ritrovarsi peggio di prima, come Gesù nel Vangelo avverte con riguardo a coloro che sono liberati dai demoni.
Invece in molti casi mi pare che le conversioni siano molto dubbie e che piuttosto vi siano manovre e tattiche di infiltrazione ben studiate dal solito mondo delle tenebre....
I massoni ultimamente sono esagitati vedendo che i popoli europei che erano risciti a corrompere e guidare per alcuni decenni stanno sfuggendo loro di mano, mentre cresce un diffuso desiderio di ordine morale e di un ritorno alla tradizione, in molti ambiti. Per questo stanno muovendo tutta la loro fanghiglia sparsa trasversalmente in ogni èlite e anche nei luoghi e nei gruppi più insospettabili... anche in Italia.
Credetemi, un tempo ci ridevo sopra e credevo fosse fantascienza, ma purtroppo non è così. Il mondo è tutto diverso da come sembra.
Ma per chi L'accoglie, la Luce vera che illumina ogni uomo brilla nelle tenebre e oggi l'abbiamo vista risplendere in San Pietro!

sam ha detto...

:-D))))

sam ha detto...

Scusate, ho fatto una po' di confusione, credendo di aver messo il mio commento in un altro post sul tema Rice. La mia risata si riferiva ovviamente ai commenti di Guglielmo e Alessia.