domenica 27 dicembre 2009
Il Papa: a Sant'Egidio si realizza quello che chiede il Vangelo (Izzo)
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Il Papa: "Tante persone, provenienti da vari Paesi, segnate dal bisogno, si ritrovano qui per cercare una parola, un aiuto, una luce per un futuro migliore. Impegnatevi perché nessuno sia solo, nessuno sia emarginato, nessuno sia abbandonato" (Parole al termine della visita alla mensa di Sant'Egidio)
Seri dubbi sulla sicurezza del Papa dopo l'aggressione in Vaticano (Conte)
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Il Papa: "Sono qui tra voi per dirvi che vi sono vicino e vi voglio bene e che le vostre persone e le vostre vicende non sono lontane dai miei pensieri, ma al centro e nel cuore della comunità dei credenti, e così anche nel mio cuore" (Discorso al termine del pranzo)
VISITA DEL PAPA ALLA MENSA DI SANT'EGIDIO: FOTO E VIDEO
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Il Papa: "Dio ha voluto rivelarsi nascendo in una famiglia umana, e perciò la famiglia umana è diventata icona di Dio! Dio è Trinità, è comunione d’amore, e la famiglia ne è, in tutta la differenza tra il mistero divino e la sua creatura umana, una espressione che riflette il mistero insondabile del Dio amore" (Angelus)
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Il Papa parla con Napolitano, poi chiede clima di intesa per l'Italia (Izzo)
Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
PAPA: A S. EGIDIO SI REALIZZA QUELLO CHE CHIEDE IL VANGELO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 27 dic.
La Comunita' di Sant'Egidio cerca di realizzare quanto chiede Gesu' nel Vangelo: "ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Ne e' convinto Benedetto XVI. "Ascoltando queste parole - ha detto nel corso della visita di oggi alla mensa di via Dandolo - come non sentirsi davvero amici di quelli in cui il Signore si riconosce?".
"La Famiglia di Gesu', fin dai suoi primi passi, ha incontrato difficolta': ha vissuto il disagio di non trovare ospitalita', fu costretta ad emigrare in Egitto per la violenza del Re Erode", ha sottolineato ancora Papa Ratzinger ricordando l'odierna festa della Sacra Famiglia. "Voi sapete bene - ha aggiunto - cosa significa difficolta', ma avete qui qualcuno che vi vuole bene e vi aiuta, anzi, qualcuno qui ha trovato la sua famiglia grazie al servizio premuroso della Comunita' di Sant'Egidio, che offre un segno dell'amore di Dio per i poveri".
"Qui oggi - ha continuato il Pontefice - si realizza quanto avviene a casa: chi serve e aiuta si confonde con chi e' aiutato e servito, e al primo posto si trova chi e' maggiormente nel bisogno".
Secondo il Pontefice, "l'impegno di far sentire in famiglia chi e' solo o nel bisogno, cosi' lodevolmente portato avanti dalla Comunita' di Sant'Egidio, nasce dall'ascolto attento della Parola di Dio e dalla preghiera". "Mi torna alla mente - ha confidato - l'espressione del Salmo: 'Ecco, come e' bello e come e' dolce che i fratelli vivano insieme'.
Quale ricchezza offre alla vita l’amore di Dio, che si esprime nel servizio concreto verso i fratelli che sono nella necessita'. Come San Lorenzo, diacono della Chiesa di Roma, quando i magistrati romani di quel tempo gli chiesero di mostrare, di dare i tesori della Chiesa, ha mostrato i poveri della Chiesa di Roma come il vero tesoro della Chiesa, oggi - ha continuato il Papa non nascondendo la propria commozione - possiamo riprendere questo gesto di San Lorenzo e dire che voi siete proprio il tesoro della Chiesa".
"Durante il pranzo, ho ascoltato storie dolorose e cariche di umanita', ma anche la storia di un amore trovato qui: storie di anziani, emigrati, gente senza fissa dimora, zingari, disabili, persone con problemi economici o altre difficolta', tutti, in un modo o nell’altro, provati dalla vita. Sono qui tra voi - ha concluso - per dirvi che vi sono vicino e vi voglio bene e che le vostre persone e le vostre vicende non sono lontane dai miei pensieri, ma al centro e nel cuore della comunita' dei credenti, e cosi' anche nel mio cuore".
© Copyright (AGI)
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