martedì 27 aprile 2010

Andrew O'Connell, esperto comunicazione della chiesa irlandese: non negare gli abusi (Ansa). Purtroppo il danno ormai fatto è enorme!


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

PEDOFILIA: ESPERTO COMUNICAZIONE CHIESA, NON NEGARE ABUSI
O'CONNELL, IMPARARE DA ERRORI, CRISI E' PROBLEMA DI LEADERSHIP


(ANSA) - ROMA, 27 APR

''La Chiesa non neghi'' lo scandalo della pedofilia, ''legga il rapporto Ryan, il rapporto Murphy, impari dagli errori'' commessi in Irlanda. E' quanto sostiene Andrew O'Connell, direttore della comunicazione della congregazione cattolica irlandese dei Fratelli della Presentazione, intervenuto al VII seminario 'Comunicaziopne della Chiesa', in corso a Roma presso la Pontificia Universita' della Santa Croce.
O'Connell, parlando ad una platea di comunicatori in ambito ecclesiale, ha stilato un vero e proprio decalogo per non ripetere gli errori delle diocesi irlandesi.
''E' stato un problema di leadership, di strategia, non di comunicazione'', ha spiegato l'esperto, sottolineando che ''la Chiesa deve dare delle risposte, accelerando cosi' i tempi della sua guarigione''.
Secondo O'Connell, occorre quindi ''parlare con una voce coerente e ben addestrata, articolando al meglio le cose in cui si crede di piu'''.
In Irlanda, la crisi degli abusi sessuali e' iniziata gia' nel 1994, ''non e' stato un fatto improvviso'', ha precisato, ricordando che la frattura tra i cattolici irlandesi e' stata tale che su un sito web chiamato 'Count me out', ''i fedeli ora possono annunciare formalmente la loro defezione dalla Chiesa''.
Nel decalogo di O'Connell, si consiglia ai comunicatori della Chiesa ''di non aspettare i media, di essere sinceri, dando in tempo le eventuali cattive notizie, ricordando che la Chiesa deve essere un luogo sicuro per i bambini'' e soprattutto di ''mettere al primo posto le vittime''.

© Copyright (ANSA).

Corcordo in pieno! La Chiesa non sia mai preceduta dai media!
Parli chiaro e da subito. Basta con le reticenze e le frasi sussurrate a meta'. Si impari dal Santo Padre.
Purtroppo, pero', devo dare ragione ad Eufemia: il danno fatto e' enorme.
L'altro giorno una persona che conosco bene mi ha chiesto se il Papa c'entra qualcosa in tutta questa storia.
Ci rendiamo conto? La calunnia e' un venticello, lo sappiamo...
Mi interessa davvero poco degli altri, ma del Santo Padre si'...Benedetto XVI non merita tutto questo.
Purtroppo la risposta della Santa Sede e' stata all'inizio titubante ed il venticello si e' diffuso. Poi Padre Lombardi ha fatto un grande lavoro di cui gli siano tutti grati, ma nel contempo alcuni cardinali hanno commesso gravi errori di cui non si sentiva il bisogno.
Chiedo davvero umilmente alla mia Chiesa di dire la verita' e di non limitarsi nel raccontare quanto ha fatto Benedetto XVI per paura di intaccare altre "corti".
Si inizi a parlare chiaro su Maciel e Groer.
Papa Ratzinger merita tutto il rispetto possibile essendo stato il primo a rendersi conto dell'enormita' della situazione
.
R.

2 commenti:

mariateresa ha detto...

cara, proprio su questo venticello contavano certi burattinai. la gente comune non va certo a leggersi i dettagli del caso Murphy , no , capta qui e capta là come quando si sta con la radio accesa che non prende bene le stazioni. Non è un casino che si rimedi questo, spingendo un interruttore. E' un casino con il quale occorrerà convivere a lungo.
Non dimentichiamoci però che tutti migliori consigli non possono neutralizzare il fatto che c'è stata una precisa campagna mediatica e a livello internazionale.
Si può cercare di essere bravi o migliori ma nemmeno mago Zurlì può fare sparire certi attori, e che contano, dal gioco.

Anonimo ha detto...

In Italia non ci rendiamo conto, perché in genere sempre i preti sono stati accusati dei peggiori vizi, ma pochi hanno messo in discussione il ruolo della Chiesa. Nel mondo occidentale ormai regna l'apostasia e sembra che pedofilia fosse solo un pretesto per anglicanizzare la Chiesa, cosa finora non riuscita, ma possibile. Eufemia