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PEDOFILIA: NEL 2001 LETTERA CARD. CASTRILLON CONTRO NORME PAPA
(AGI) - CdV, 15 apr.
Un sito francese progressista ha pubblicato una lettera indirizzata dal card. Dario Castrillon Hoyos, allora prefetto della Congregazione del Clero che - in aperta polemica con le norme che sottraevano al suo dicastero la responsabilita' per i casi di pedofilia - si complimentava con un vescovo francese per non aver denunciato un prete pedofilo.
Il presule, mons.Pierre Pican, aveva affermato che una denuncia alle autorita' civili avrebbe implicato "una restrizione del campo del segreto professionale" e fu per questo condannato a tre mesi con la condizionale da un tribunale. "Lei - gli scrisse Castrillon, secondo quanto riportato dal sito 'Golias' - ha agito bene" .
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Pedofilia/ Quando cardinale vaticano incoraggiò insabbiamento
Sito 'Golias' ritira fuori lettera del 2001 di Castrillon Hoyos
Nel 2001 il cardinale Dario Castrillon Hoyos, allora prefetto della Congregazione per il Clero, si congratulò con il vescovo francese Pierre Pican che, per non denunciare un prete pedofilo, si fece tre mesi di carcere. Il porporato colombiano, esponente conservatore della Curia romana, additò il presule francese ad esempio per gli altri vescovi in una lettera pubblicata ora dal sito francese progressista 'Golias'. "Le scrivo in qualità di prefetto della Congregazione per il Clero, incaricato di collaborare alla responsabilità del Padre comune su tutti i preti del mondo", scrive Castrillon-Hoyos nella missiva datata dal Vaticano il primo settembre del 2001. "Mi congratulo con lei di non aver denunciato un prete all'amministrazione civile. Lei ha agito bene e mi felicito di avere un confratello nell'episcopato che, agli occhi della storia e di tutti gli altri vescovi del mondo avrà preferito la prigione piuttosto che denunciare il suo figlio-prete. Effettivamente la relazione tra i preti e i loro vescovi non è professionale, è una relazione sacramentale che crea dei legami molto speciali di paternità spirituale. Questo tema è stato ampiamente regolato dall'ultimo Concilio, dal sinodo dei vescovi del 1971 e da quello del 1991. Il vescovo ha altri modi di agire, come ha spiegato di recente la Conferenza episcopale francese; ma non si può esigere da un vescovo che sia lui a denunciare. In tutti gli ordinamenti giuridici civili è riconosciuto al prossimo la possibilità di non testimoniare a carico di un parente diretto. Al suo proposito ci ricordiamo della parola di San Paolo: 'A tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell'annunciare senza paura la parola di Dio' (Filippesi 1, 13-14). Questa congregazione, per incoraggiare i fratelli nell'episcopato in una materia così delicata trasmetterà copia di questa missiva a tutti i fratelli vescovi. Assicurandole ancora la mia prossimità fraterna nel Signore, la saluto insieme al suo ausiliare e tutta la sua diocesi". Il vescovo fu condannato a tre mesi con la condizionale a settembre del 2001 per non aver denunciato un prete pedofilo, padre René Bissey. In una nota della conferenza episcopale francese, mons. Pican spiegò di non aver "dimenticato la prova subita" dalle vittime, ma che una denuncia alle autorità civili avrebbe implicato "una restrizione del campo del segreto professionale che non smette di inquietare". Fu proprio nel 2001, peraltro, che l'allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger, promulgò nuove norme che obbligarono i vescovi di tutto il mondo a denunciare al suo dicastero i casi di pedofilia.
Una norma che di fatto sottraeva i processi a eventuali insabbiamenti attuati da singoli vescovi o tollerati da altri dicasteri vaticani. Il sacerdote incriminato fu condannato a 18 anni di prigione per aver violentato un ragazzino e abusato di altri dieci negli anni Ottanta e Novanta.
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Si prendano i provvedimenti del caso anche in ragione di una assurda intervista del cardinale alla CNN.
R.
8 commenti:
E' già intervenuto l'onnipresente Lombardi. Golias c'è sempre manca un David. Eufemia
:-)
R.
ormai credo che Lombardi stia sveglio con delle flebo di caffè. Speriamo che non tiri una crepa.
Il regalo di compleanno per Benedetto XVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non è lo stesso cardinale che aveva fatto "un bel regalo" al S. Padre in merito al caso Williamson?
Beh dopo aver letto questa lettera mi si è accapponita la pelle: un vescovo si complimenta con un altro per aver nascosto un prete pedofilo??
Io spero, che, se la lettera è vera, sia il vescovo francese che il cardinale vengano cacciati.
Jacu
le tregue di un giorno ogni tanto si fanno anche nelle guerre più feroci. Per questa no, eh?
Ma non mi pare di avere letto che la lettera spedita al vescovo che ha protetto il pedofilo e spedita anche a tutti i vescovi perché capissero e imparassero, la lettera, dicevo, era stata letta e approvata da Woitilia.
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