venerdì 28 maggio 2010

Il prete della diocesi di Lodi respinge le accuse (Ansa)


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Il prete della diocesi di Lodi respinge le accuse

MILANO - Don Domenico Pezzini, il prete della Diocesi di Lodi arrestato lunedì scorso con l'accusa di violenza sessuale, perché avrebbe abusato di un ragazzino straniero per 3 anni, ha respinto le accuse davanti al gip di Milano, Giuseppe Vanore, nel corso dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore. Il sacerdote, 73 anni e molto conosciuto nella comunità omosessuale perché animatore di gruppi di gay credenti, è accusato di aver abusato nella sua casa di un adolescente originario del Bangladesh, tra il 2006 e il 2009, quando aveva tra i 14 e 17 anni. Il ragazzo era ospite di una comunità protetta per ragazzi difficili. Sull'inchiesta vige il più stretto riserbo da parte degli inquirenti e degli investigatori e anche il collegio difensivo si è limitato a dire che il prete oggi ha respinto ogni contestazione davanti al giudice.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Parlarne su un blog non serve a nulla se non fa qualcosa anche nel proprio priccolo. Il popolo di Dio, che e' la Sua Chiesa, deve fare la sua parte. Non devono più tollerare abusi di alcun genere (comportamenti pubblici indegni, liturgia abusata, omiletica eretica, ecc.)
Siamo diventati ipocriti quando non del tutto indifferenti....

Due giorni fa, a un malcapitato confessore che, di fronte alla mia angoscia, sì, ANGOSCIA!!!! per quello che mi si chiama a constatare giorno dopo giorno in prima persona mi diceva che non dovevo fare come il fariseo, ebbene, ho dato una lavata di capo tale che ne è rimasto sconvolto. Dovrei avallare gli abusi che vedo e che mi fanno un gran male interiore e tentano di confondermi?
Gli ho detto che non mi lascerò scippare la mia piccola fede, cercando, molti di loro, di sovvertirmi le idee, domenica dopo domenica, anzichè farmela accrescere e progredire: no!
Gli ho assicurato, puntandogli il dito contro, che non riusciranno a scardinarmela, che non so bene cosa fare ma che non permettero' che mi depredino.
Alla fine è uscito dal confessionale tutto sudato. Candidamente, mi ha detto che lo avevo sconvolto. Sconvolto?

Ultime 2 Messe domenicali:

La prima:
1) il parroco spezza l'Ostia alla consacrazione

2) dice (e ammaestra!), in chiusura, che la Comunione che abbiamo fatto è puramente spirituale (chissà coloro che la Comunione Spirituale l'hanno fatta davvero evitando di assumere il Corpo di Cristo convinti di essere in peccato grave che sbigottimento e/o smarrimento avranno provato)

L'ultima:

nell'omelia, un altro sacerdote, ha detto testualmente, riguardo al prossimo, di non formalizzarci e giudicare, che l'importante è che coloro con cui ci ritroviamo ad avere a che fare credano in un Dio in modo onesto e coerente, non importa in quale Dio e che quello è l'importante.

Finita la messa e in pieno subbuglio interiore, ho sostato davanti al Santissimo. Domani, se rilevo qualcosa di non ortodosso, in azioni e/o parole, aspetto il prete di turno fuori. Cercherò di parlargli pacatamente ma a Messa ci andro' con una cintura dalla quale pendono funicelle con nodo. Me la toglierò e gliela farò saettare quantomeno di sotto il naso, nel mentre gli parlerò "soavemente"...

Basta, basta, basta! La colpa è nostra, dei battezzati che, o siamo troppo ignoranti, o indifferenti o CONNIVENTI.

L'Ordinario? Lui di norma è lontano, molto lontano. Talmente lontano che non amministra più neanche le Cresime nelle parrocchie, delegandole. Una volta lo schiaffo veniva dato sulla guancia, ora è stato abolito e sostituito con quest'altro, quello della sua assenza. Qui c'e' tutto che necessita di essere preso in mano e rivisto! Tutto, in tutti gli ambiti dell'espressione e/o pratica della fede.

Povero Gesù, hai detto. Si, ma anche... poveri
noi poichè, se non vigiliamo, rischiamo di perderci.