lunedì 5 luglio 2010
Nel cuore del Papa giovani e detenuti. Festa grande in Cattedrale. L'urlo dei ragazzi: «Benedetto, Benedetto»
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IL PAPA A SULMONA: I VIDEO, LE FOTO, I PODCAST
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Il Papa ai giovani di Sulmona: "Avete dimostrato di avere una vostra memoria storica legata alla vostra terra: mi avete parlato di un personaggio nato otto secoli fa, san Pietro Celestino V, e avete detto che lo considerate ancora molto attuale! Vedete, cari amici, in questo modo, voi avete, come si usa dire, “una marcia in più”. Sì, la memoria storica è veramente una “marcia in più” nella vita, perché senza memoria non c’è futuro. Una volta si diceva che la storia è maestra di vita!"
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Il Papa a Sulmona: il reportage di Giacomo Galeazzi
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Il Papa: "Il silenzio diventa l'elemento che caratterizza il suo vivere quotidiano. Ed è proprio nel silenzio esteriore, ma soprattutto in quello interiore, che egli riesce a percepire la voce di Dio, capace di orientare la sua vita. C’è qui un primo aspetto importante per noi: viviamo in una società in cui ogni spazio, ogni momento sembra debba essere “riempito” da iniziative, da attività, da suoni; spesso non c’è il tempo neppure per ascoltare e per dialogare. Cari fratelli e sorelle! Non abbiamo paura di fare silenzio fuori e dentro di noi, se vogliamo essere capaci non solo di percepire la voce di Dio, ma anche quella di chi ci sta accanto, degli altri" (Omelia)
Il 28 aprile 2009 Benedetto XVI si recò all'Aquila distrutta dal terremoto e dal dolore (Il Tempo)
Benedetto XVI a Sulmona. La prima volta di un Pontefice in città fu il 6 ottobre 1294 (Fuggetta)
Per i cristiani è l'ora dell'umiliazione: il commento di Enzo Bianchi
In libreria "Opera Omnia (Vol. XI) - Teologia della Liturgia" di Joseph Ratzinger (in promozione!)
Quali sono le colpe del Papa? L'aver difeso la Chiesa mettendoci la faccia e prendendosi accuse per colpe mai commesse (Iannuzzi). Stupendo!
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A SULMONA (4 LUGLIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG (Articoli, commenti, interviste, discorsi)
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Nel cuore giovani e detenuti
Festa grande in Cattedrale. L'urlo dei ragazzi: «Benedetto, Benedetto»
SULMONA
Strettamente privato l'incontro che il Pontefice ha avuto con cinque detenuti, di cui due internati, del supercarcere di Sulmona ai quali ha detto «Sono felice di essere fra voi avrei voluto incontrarvi tutti. A voi l'augurio affinchè possiate trovare la vostra via e dare un contributo alla società secondo le vostre capacità e i doni che Dio vi ha dato». Dichiarazioni riferite dal vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Ciro Benedettini per il quale pur nel poco tempo disponibile, otto minuti, il dialogo tra Benedetto XVI e i detenuti è stato "molto intenso" con momenti di profonda commozione. «Le parole più pronunciate durante l'incontro - ha riferito padre Benedettini - sono state grazie Santità». Il cappellano del carcere padre Franco Messori ha ringraziato a nome dei presenti il Papa per «l'attenzione della chiesa verso tutto il mondo dei carcerati», un'attenzione che si esprime anche con la presenza dei cappellani. Una dichiarazione fuori programma che però non ha intimidito Papa Ratzinger che prendendo la parola ha detto «vi porterò nel mio cuore». La delegazione guidata dal direttore dell'istituto Sergio Romice è stata scelta dalla direzione del carcere tra quelli che già beneficiano di particolari permessi di uscita (articolo 21). Durante il colloquio privato il Pontefice ha focalizzato la sua attenzione a quanti lavorano in un ambiente difficile ed assolvono ad una funzione assai delicata come quella all'interno delle case di reclusione. Dopo l'appuntamento con i detenuti Sua Santità si è diretto verso la Cattedrale di San Panfilo dove ha trovato la vera forza della città: i giovani. In cinquecento lo hanno atteso per tutto il pomeriggio tra preghiere e canti alla presenza dei tanti sacerdoti. Ed è proprio a loro, ai giovani della Diocesi Sulmona-Valva, che il Pontefice ha detto voi avete una «marcia in più perchè avete dimostrato di avere una memoria storica legata alla vostra terra: mi avete parlato di un personaggio nato otto secoli fa, San Pietro Celestino V, e avete detto che lo considerate ancora molto attuale». Forte l'applauso e il grido di forza "Benedetto....Benedetto". Un momento emozionante, tutti sono stati colpiti da quelle parole. Poche parole provenienti da giovani adolescenti. Tanti i punti toccati da due dei giovani scelti, Francesca Orsatti e Cristian Di Sansa: la criticità di un territorio sofferente, attanagliato dalla disoccupazione e sopratutto un passaggio sulle difficoltà della vita. I giovani hanno incoraggiato il Santo Padre in un momento in cui si assiste a duri attacchi alla Chiesa di Cristo sottolineando: «Noi giovani di Sulmona, non abbiamo paura di gridare al mondo, Santo Padre, che siamo con lei».
Copyright Il Tempo, 5 luglio 2010 consultabile online anche qui.
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