giovedì 7 ottobre 2010

Il Papa: spesso la ripresa di un evento, lieto o triste, può essere consumata come spettacolo e non come occasione di riflessione. I media hanno il dovere di diffondere la verità in tempi difficili (Izzo)

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Mons. Piacenza nuovo "Prefetto del Clero" (Repubblica)

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Il Papa: Nell'informazione odierna "la ripresa di un evento, lieto o triste, può essere consumata come spettacolo e non come occasione di riflessione" (Apcom)

Mons. Piacenza nuovo Prefetto del clero (sostituisce il card. Hummes). Mons. Sarah al Pontificio consiglio Cor unum

Il Papa: "Oggi nella comunicazione ha un peso sempre maggiore il mondo dell’immagine con lo sviluppo di sempre nuove tecnologie; ma se da una parte tutto ciò comporta indubbi aspetti positivi, dall’altra l’immagine può anche diventare indipendente dal reale, può dare vita ad un mondo virtuale, con varie conseguenze, la prima delle quali è il rischio dell’indifferenza nei confronti del vero" (Monumentale discorso)

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Lucetta Scaraffia controreplica: Melloni è stato sprovveduto a voler definire “dizionario” una serie di saggi a senso unico. Il Papa è citato 44 volte ma non nelle voci dedicate alla teologia (Tornielli)

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Card. Bertone: la stampa cattolica non deve cedere alla tentazione di dare spazio a interessi di parte o settari politici, economici o persino religiosi (Izzo)

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Il Papa: "L’esistenza di santa Gertrude rimane una scuola di vita cristiana, di retta via, e ci mostra che il centro di una vita felice, di una vita vera, è l’amicizia con Gesù, il Signore. E questa amicizia si impara nell’amore per la Sacra Scrittura, nell’amore per la liturgia, nella fede profonda, nell’amore per Maria, in modo da conoscere sempre più realmente Dio stesso e così la vera felicità, la meta della nostra vita" (Catechesi)

Per il recupero dei pedofili un impegno corale. La Chiesa si muove, le scienze facciano altrettanto (Patriciello)

Pedofilia, Strasburgo fa qualche passo. Dal Consiglio d’Europa sì al discusso testo sui minori. In aula riconosciute le «buone pratiche della Chiesa» (Fornari)

Due bellissime foto del Papa con il gatto "inglese" Puskin :-)
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PAPA: SENSAZIONALISMO MEDIA TRAE IN INGANNO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 ott.

"Le nuove tecnologie, assieme ai progressi che portano, possono rendere interscambiabili il vero e il falso, possono indurre a confondere il reale con il virtuale".
Lo ricorda Benedetto XVI sottolineando che spesso "la ripresa di un evento, lieto o triste, puo' essere consumata come spettacolo e non come occasione di riflessione".
"La ricerca delle vie per un'autentica promozione dell'uomo - denuncia il Papa - passa allora in secondo piano, perche' l'evento viene presentato principalmente per suscitare emozioni". Secondo il Pontefice, "questi aspetti suonano come campanello d'allarme: invitano a considerare il pericolo che il virtuale allontani dalla realta' e non stimoli alla ricerca del vero, della verita'".
Rivolgendosi ai partecipanti al Congresso sulla Stampa Cattolica promosso dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Benedetto XVI parla del "peso sempre maggiore" assunto dal mondo dell'immagine e dallo sviluppo di nuove tecnologie: "se da una parte tutto cio' comporta indubbi aspetti positivi, dall'altra - rileva il Papa - l'immagine puo' anche diventare indipendente dal reale, puo' dare vita ad un mondo virtuale, con varie conseguenze, la prima delle quali e' il rischio dell'indifferenza nei confronti del vero".
In tale contesto, continua Ratzinger, "la stampa cattolica e' chiamata, in modo nuovo, ad esprimere fino in fondo le sue potenzialita' e a dare ragione giorno per giorno della sua irrinunciabile missione".
"La Chiesa - spiega - dispone di un elemento facilitante, dal momento che la fede cristiana ha in comune con la comunicazione una struttura fondamentale: il fatto che il mezzo ed il messaggio coincidono; infatti il Figlio di Dio, il Verbo incarnato, e', allo stesso tempo, messaggio di salvezza e mezzo attraverso il quale la salvezza si realizza. E questo non e' un semplice concetto, ma una realta' accessibile a tutti, anche a quanti, pur vivendo da protagonisti nella complessita' del mondo, sono capaci di conservare l'onesta' intellettuale propria dei 'piccoli'del Vangelo".

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PAPA: MEDIA HANNO DOVERE VERITA' IN TEMPI DIFFICILI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 ott.

"Chi opera nei mezzi della comunicazione, se non vuole essere solo 'un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna', deve avere forte in se' l'opzione di fondo che lo abilita a trattare le cose del mondo ponendo sempre Dio al vertice della scala dei valori".
Lo chiede il Papa sottolineando che "i tempi che stiamo vivendo, pur avendo un notevole carico di positivita', perche' i fili della storia sono nelle mani di Dio e il suo eterno disegno si svela sempre piu', restano segnati anche da tante ombre".
Rivolgendosi ai partecipanti ai partecipanti al Congresso sulla Stampa Cattolica promosso dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Benedetto XVI li incoraggia a diffondere sempre la verita'.
"Il vostro compito, cari operatori della stampa cattolica - afferma il Papa - e' quello di aiutare l'uomo contemporaneo ad orientarsi a Cristo, unico Salvatore, e a tenere accesa nel mondo la fiaccola della speranza, per vivere degnamente l'oggi e costruire adeguatamente il futuro".
Secondo Papa Ratzinger, "la sfida comunicativa e', per la Chiesa e per quanti condividono la sua missione, molto impegnativa".
"I cristiani - ricorda - non possono ignorare la crisi di fede che e' sopraggiunta nella societa', o semplicemente confidare che il patrimonio di valori trasmesso lungo i secoli passati possa continuare ad ispirare e plasmare il futuro della famiglia umana".
"L'idea di vivere 'come se Dio non esistesse' si e' dimostrata deleteria: il mondo - aggiunge il Pontefice - ha bisogno piuttosto di vivere 'come se Dio esistesse', anche se non c'e' la forza di credere, altrimenti esso produce solo un 'umanesimo disumano'".
Benedetto XVI rivolge dunque un nuovo appello a quanti operano nel mondo dei media affinche' il loro lavoro sia a servizio della verita' e del bene comune.
"La ricerca della verita' - spiega il Papa - dev'essere perseguita dai giornalisti cattolici con mente e cuore appassionati, ma anche con la professionalita' di operatori competenti e dotati di mezzi adeguati ed efficaci".
Per il Pontefice, "cio' risulta ancora piu' importante nell'attuale momento storico, che chiede alla figura stessa del giornalista, quale mediatore dei flussi di informazione, di compiere un profondo mutamento". In una contesto caratterizzato dallo "sviluppo delle nuove tecnologie e, in particolare, dalla diffusa multimedialita'", resta infatti fondamentale il ruolo della stampa cattolica.
"Un'attenta riflessione su questo campo - afferma il Papa - fa emergere due particolari aspetti: da un lato la specificita' del mezzo, la stampa, e cioe' la parola scritta e la sua attualita' ed efficacia, in una societa' che ha visto moltiplicarsi antenne, parabole e satelliti, divenuti quasi gli emblemi di un nuovo modo di comunicare nell'era della globalizzazione; dall'altro lato - conclude - la connotazione 'cattolica', con la responsabilita' che ne deriva di esservi fedeli in modo esplicito e sostanziale, attraverso il quotidiano impegno di percorrere la strada maestra della verita'".

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