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PAPA: DIRITTI DI AUTORE META' A CARITA' E META' A CULTURA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 nov.
"Con i diritti di autore dei libri di Joseph Ratzinger e poi di Benedetto XVI, il Papa finanzia per il 50 per cento iniziative di carita' e di aiuto e per il restante 50 per cento iniziative culturali".
Lo ha reso noto oggi il presidente della Libreria Editrice Vaticana, mons. Giuseppe Antono Scotti, presentando la neonata "Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger nata anche per gestire tale quota, e il cui comitato scientifico e' presieduto dal card. Camillo Ruini.
"Avevamo chiesto al Papa dove destinare questi fondi e lui ha risposto: 'fatemi una proposta'. Cosi' pensandoci e' nata l'idea di questa iniziativa", ha spiegato mons. Scotti ai giornalisti. La Fondazione promuovera' anche un Premio Ratzinger per incoraggiare gli studiosi della teologia.
Alle iniziative della Fondazione il Papa ha gia' destinato l'importo di 2 milioni e 400 mila euro: "il primo, consistente contributo alla neonata Fondazione. E' l'inizio - ha auspicato mons. Scotti - del capitale della Fondazione Vaticana. Altri aiuti economici arriveranno dalle moltissime persone che condividono, con il Papa, la convinzione che occorre aiutare l'umanita' a
vivere.
Persone che sono fermamente convinte e che il futuro dell'uomo passa attraverso la piena e visibile cittadinanza di Dio e che occorre sostenere quegli uomini e quelle donne che hanno "l'audacia di dire: si', l'uomo deve cercare la verita'; egli e' capace di verita'".
"Il senso e lo scopo della Fondazione - ha aggiunto - e' anzitutto quello di porre l'accento sulla teologia. Il Papa chiede ai suoi interlocutori il coraggio di porre di nuovo al centro della riflessione la questione di Dio. La Fondazione vuole dunque invitare gli studiosi, i teologi, i ricercatori ad essere capaci di dire che Dio ci riguarda e che ci risponde".
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PAPA: CARD. RUINI, NEL SUO NOME QUASI UN NOBEL DELLA TEOLOGIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 nov.
"La Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger e il suo Comitato Scientifico si impegneranno soprattutto nell'istituzione e assegnazione di premi agli studiosi, sulla base di quei criteri di autentica eccellenza a cui lo Statuto ci richiama".
Lo ha annunciato, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dei due nuovi organismi, il card. Camillo Ruini, presidente del comitato del quale fanno parte anche il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, card. Angelo Amato. "Se mi e' lecita una battuta scherzosa, che contiene pero' anche un auspicio, vorremmo ha aggiunto Ruini parlando con i giornalisti - che questi Premi Ratzinger potessero essere considerati, con il passare del tempo, qualcosa di analogo a un Premio Nobel per la teologia". "Si tratta - ha sottolineato l'ex presidente della Cei certamente di un traguardo ambizioso, come ambiziosi sono, in generale, gli obiettivi della Fondazione, ma questa ambizione e' giustificata dallo spessore dell'opera teologica di colui del quale la Fondazione porta il nome". "Penso - ha commentato Ruini - di poter esprimere un giudizio di questo genere perche' sono un 'fruitore' della teologia di Joseph Ratzinger fin dal lontano 1969, quando avevo appena iniziato a insegnare teologia e veniva pubblicata la versione italiana del celebre libro del Prof. Ratzinger Introduzione al cristianesimo: percio' gia' nell'aprile 1971, come preside dell'Istituto Teologico di Reggio Emilia, invitavo a Reggio il prof. Ratzinger, per parlare sia ai docenti e studenti dello Studio Teologico sia alla cittadinanza".
Secondo Ruini, "quella di Ratzinger e' una teologia che si muove in avanti, guarda al presente e al futuro, a partire da una straordinaria conoscenza delle origini e della storia della fede cristiana. La capacita', e vorrei dire il gusto, di tenere insieme questi due aspetti, facendo scaturire l'innovazione dall'interno della fedelta', accomuna Joseph Ratzinger ai grandi maestri delle diverse epoche cristiane". "Non per caso - ha anticipato il porporato - la Fondazione a lui dedicata dovra' avere particolare attenzione da una parte agli studi biblici e patristici, dall'altra alla Teologia Fondamentale, il cui scopo e' far emergere la verita', il significato e la bellezza del cristianesimo in rapporto alla cultura e alla societa' del proprio tempo".
"Una seconda caratteristica del teologo e del pastore Joseph Ratzinger- Benedetto XVI e' - ha ricordato il cardinale - quella della 'comprensibilita'' del suo pensiero. La sua teologia non e' scritta in 'ecclesialese', e nemmeno in 'teologhese', e percio' viene compresa e gustata anche da chi non e' teologo".
Per Ruini, "non si tratta soltanto di quelle doti di chiarezza espositiva che presuppongono una vera padronanza delle questioni che si affrontano". Infatti, "la comprensibilita' della teologia di Joseph Ratzinger viene anche dalla sua concretezza, dal suo senso della storia e delle realta' del nostro tempo; in ultima analisi, dall'amore per Dio e per l'uomo che e' l'anima profonda di questa teologia".
L'attuale Papa, infatti, "e' un teologo non solo nel significato accademico e specialistico di questa disciplina, ma anche in un senso piu' ampio, vale a dire come colui che e' in grado di dire una parola veramente 'teologica' - frutto cioe' della riflessione credente - sui problemi e le situazioni che toccano l'uomo di oggi e l'uomo di sempre". Secondo Ruini, "o libro-intervista
Luce del Mondo e' particolarmente significativo a questo riguardo: l'intervistatore conduce il Papa a parlare molto del suo ministero e dei suoi stati d'animo, ma anche in questa forma, che potremmo dire "autobiografica" e che come tale e' particolarmente accessibile e stimolante, Benedetto XVI riesce a comunicare, con molta naturalezza, il nucleo vitale della sua teologia".
Nel suo intervento, infine, il porporato ha ricordato la pubblicazione dell'Opera Omnia, a cui le editrici Herder e Vaticana hanno posto mano: "un'impresa di grande utilita' pratica, oltre che un lavoro destinato a garantire perenne fruibilita' scientifica al pensiero di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI".
Iniziativa quanto mai necessaria, perche', ha concluso, "Joseph Ratzinger, per i compiti a cui il Signore lo ha chiamato, non ha avuto la possibilita' di pubblicare una trattazione sistematica dell'intera teologia, e probabilmente questa non era nemmeno la forma piu' adatta a un pensiero creativo e concreto come il suo", e dunque "coloro pero' che fanno il mestiere di teologo e intendono avvalersi dei suoi molteplici contributi si imbattono spesso nella difficolta' di reperire i libri o gli articoli in cui egli ha affrontato l'uno o l'altro argomento".
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