venerdì 19 novembre 2010

Le parole del Papa sulla pastorale sanitaria, il discorso al Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani, l'incontro con il Primate Anglicano ed il pre-Concistoro nel commento di Salvatore Izzo

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Nel «pre-Concistoro» di stamattina verranno affrontati temi oggi cruciali per la Chiesa, tra cui le sfide per la libertà religiosa nel mondo, lo scandalo pedofilia, i rapporti con gli Anglicani

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Padre Lombardi: in Cina libertà religiosa a rischio

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Il Papa: La giustizia sanitaria deve essere fra le priorità nell'agenda dei governi e delle istituzioni internazionali (Gasparroni)

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L'allocuzione di Pio X del 27 novembre 1911 per il suo quinto concistoro. Porpora e croce (Paolo Vian)

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Nessuna gerarchia e messe senza preti, così il Belgio si ribella al Vaticano (Rodari)

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Il Papa: La giustizia sanitaria deve essere fra le priorità nell’agenda dei Governi e delle Istituzioni internazionali

Il Papa: dare nuova incisività ai dialoghi ecumenici (Sir)

Il Papa: "Cari amici, pur in presenza di nuove situazioni problematiche o di punti difficili per il dialogo, la meta del cammino ecumenico rimane immutata, come pure l’impegno fermo nel perseguirla. Non si tratta, però, di un impegno secondo categorie, per così dire, politiche, in cui entrano in gioco l’abilità di negoziare o la maggiore capacità di trovare compromessi, per cui ci si potrebbe aspettare, come buoni mediatori, che, dopo un certo tempo, si arrivi ad accordi accettabili da tutti" (Discorso)

La Santa Sede contro un’ordinazione episcopale illecita e la violenza sui vescovi (AsiaNews)

Cosa insegna la persecuzione di donne e uomini cristiani nei paesi musulmani (Agnoli)

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Il Papa: giustizia e carità chiedono che a tutti sia garantito il diritto alla salute (AsiaNews)

Legionari di Cristo: la vecchia guardia non molla. Ultimatum del Vaticano (Golias)

Santa Sede su ordinazione episcopale illecita in Cina: violazione della libertà di religione e di coscienza

Il Papa: "La salute è un bene prezioso per la persona e la collettività da promuovere, conservare e tutelare, dedicando mezzi, risorse ed energie necessarie affinché più persone possano usufruirne. Purtroppo, ancora oggi permane il problema di molte popolazioni del mondo che non hanno accesso alle risorse necessarie per soddisfare i bisogni fondamentali, in modo particolare per quanto riguarda la salute. È necessario operare con maggiore impegno a tutti i livelli affinché il diritto alla salute sia reso effettivo, favorendo l’accesso alle cure sanitarie primarie" (Messaggio)
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PAPA: SU ETICA E FEDE NIENTE SCONTI, NEMMENO A OBAMA

(AGI) - CdV, 18 nov.

(di Salvatore Izzo)

"L'amore alla giustizia, la tutela della vita dal suo concepimento al termine naturale, il rispetto della dignita' di ogni essere umano, vanno sostenuti e testimoniati, anche controcorrente".
Alla vigilia dell'incontro dei cardinali di tutto il mondo, che egli stesso ha convocato per il giorno prima del Concistoro, Benedetto XVI ha voluto ricordarlo in un messaggio.
"I valori etici fondamentali - ha spiegato - sono patrimonio comune della moralita' universale e base della convivenza democratica".
Parole rivolte ai partecipanti alla Conferenza Internazionale promossa in Vaticano dal Pontificio Consiglio per la pastorale sanitaria, ma che spiegano anche il "ribaltone" che ha portato alla testa dell'Episcopato Statunitense il neo arcivescovo di New York, il conservatore mons. Dolan, fiero oppositore dei finanziamenti all'aborto che di fatto accompagnano la grande riforma sanitaria voluta da Obama.
Per il Papa, infatti, "la giustizia sanitaria deve essere fra le priorita' nell'agenda dei Governi e delle Istituzioni internazionali", ma "questioni come quelle connesse con la cosiddetta 'salute riproduttiva', con il ricorso a tecniche artificiali di procreazione comportanti distruzione di embrioni, o con l'eutanasia legalizzata la feriscono".
E dunque la Chiesa non puo' appoggiare leggi che solo in parte ritiene giuste.
Proprio oggi, poi, Papa Ratzinger ha anche messo in chiaro che se in politica si negozia, sui temi della fede questo non e' l'approccio giusto.
Cosi', ha spiegato, l'unita' dei cristiani non e' un obiettivo raggiungibile dispiegando "un impegno secondo categorie, per cosi' dire, politiche, in cui entrano in gioco l'abilita' di negoziare o la maggiore capacita' di trovare compromessi, per cui ci si potrebbe aspettare, come buoni mediatori, che, dopo un certo tempo, si arrivi ad accordi accettabili da tutti".
L'auspicio formulato in occasione del 50esimo di fondazione del Pontificio Consiglio per l'unita' dei cristiani e' stato che il dicastero prosegua "la ricerca convinta, appassionata e tenace per trovare tutta l'unita' nella verita', per escogitare modelli di unita', per illuminare opposizioni e punti oscuri in ordine al raggiungimento dell'unita'". Ma ai cardinali e vescovi che lo compongono ha ricordato che per questo e' "necessario" il dialogo teologico e soprattutto "la preghiera e la penitenza", cioe' "quell'ecumenismo spirituale che costituisce il cuore pulsante di tutto il cammino: l'unita' dei cristiani e' e rimane preghiera, abita nella preghiera".
"Noi - ha spiegato - non sappiamo l'ora della realizzazione dell'unita' tra tutti i discepoli di Cristo e non la possiamo conoscere", perche' l'unita' "viene dall'alto", cioe' "non la facciamo noi, la fa Dio".
"Questo - ha pero' aggiunto - non deve far diminuire il nostro impegno, anzi, deve renderci piu' attenti a cogliere i segni e i tempi, sapendo riconoscere con gratitudine quello che gia' ci unisce e lavorando perche' si consolidi e cresca".
Questi stessi temi Benedetto XVI li ha trattati anche con l'arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana, Rowan Williams, con il quale in mattinata ha ricordato in particolare la recente visita pastorale in Gran Bretagna.
"Penso - ha poi commentato Williams alla Radio Vaticana - che i frutti ecumenici siano stati molto convincenti: un paio di settimane dopo la visita, infatti, io e l'arcivescovo cattolico di Westminter, mons. Vincent Nichols alle Black majority Churches di Londra abbiamo constato quanto abbiano sentito quella visita profondamente significativa i cristiani di tutto il Paese". "Certamente - ha aggiunto il primate anglicano - e' presente in maniera molto forte nell'arcivescovo Vincent e in me il bisogno di continuare a costruire su quello che abbiamo raggiunto finora. Quindi, credo che i frutti continuino ad essere molto positivi".
E' stato un modo, questo, anche per confutare che siano viste nella Comunione Anglicana come un'aggressione subita le iniziative del Papa e dei vescovi cattolici per accogliere comunita', soprattutto episcopaliane, che chiedono di riunirsi con Roma rifiutando i vescovi donne e gay. Con il Papa il capo degli anglicani ha parlato anche della cristianofobia in Asia, sottolineando, ha rivelato nell'intervista, che "i cristiani, piu' che in qualsiasi altra circostanza, si avvicinino quando si trovano ad affrontare una persecuzione".
"In Iraq, in Pakistan, in Indonesia, in Orissa o Rajasthan, i cristiani sotto pressione - ha detto - non si possono concedere il lusso di aspettare di riunirsi finche' le cose non si sono risolte".
Nell'incontro di domani, ha ricordato alla Radio Vaticana il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi, "il tema principale, quello che prevede la relazione del cardinale segretario di Stato, il cardinale Bertone, sara' proprio la situazione della liberta' religiosa nel mondo e le nuove sfide: su questo ci sara' piu' ampia riflessione e discussione". Poi, ha elencato il gesuita, "ci sono altri quattro temi: quello sulla liturgia nella Chiesa di oggi, introdotto dal cardinale Antonio Canizares, prefetto della Congregazione per il culto divino; quello 'A dieci anni dalla Dominus Iesus', che e' un documento molto importante della Congregazione per la Dottrina della Fede, e che viene introdotto dall'arcivescovo Angelo Amato, allora segretario della Congregazione. Infine le due comunicazioni del cardinale William Joseph Levada, attuale prefetto del dicastero: quella sulla risposta della Chiesa ai casi di abusi sessuali e quella sulla Costituzione 'Anglicanorum coetibus'", che prevede l'isitituzione degli ordinariati per gli anglicani che rientrano. "Alla fine della giornata - ha annunciato Lombardi - ci si puo' aspettare un comunicato informativo sintetico, ma non certo un documento che affronti tutti questi argomenti".

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