Vedi anche:
Intervista a Benedetto XVI: Il futuro del cristianesimo (stralci da Avvenire)
La chiarezza del Papa è senza precedenti. Con una costante: nessun cambiamento della dottrina ma comprensione per le persone (Vecchi)
Per i critici della Chiesa, Papa Ratzinger è davvero una rivoluzione permanente. Spariglia le carte e procede sicuro e «fortis in fide», sapendo che, da quella posizione, non c'è niente da temere (Iannuzzi)
Il Papa si racconta. Un'anteprima (Magister)
"Luce del mondo" e l'umanità di Papa Benedetto: il commento audio di Marco Ansaldo
"Luce del mondo": un libro da leggere tutto (Angela Ambrogetti)
L'omelia del Papa per la consegna dell'anello ai nuovi cardinali e le anticipazioni de "La luce del mondo" nel commento di Salvatore Izzo
È un Papa che non t’aspetti. O meglio, un Papa che non si aspettano coloro che lo hanno sempre dipinto come il «panzerkardinal», fornendone, talvolta interessatamente, un’immagine distorta (Tornielli)
Il Papa: Ci si può dimettere in un momento di pace o quando semplicemente non si può più andare avanti. Ma non si deve scappare dai pericoli
Non «prostituta» ma «prostituto». Il senso delle parole del Papa non cambia, ma questa ennesima figuraccia non ha senso e non è giustificabile!
Anticipazioni del libro intervista, padre Lombardi: Benedetto XVI dà quindi «con coraggio» un «contributo importante di chiarificazione e approfondimento» su una questione molto dibattuta (Rosati)
Concistoro e "Luce del mondo" nel commento del direttore dell'Osservatore Romano
Welt intervista Peter Seewald sui giorni trascorsi con il Papa
Il libro intervista di Seewald al Papa è, pagina dopo pagina, un susseguirsi di riflessioni originali, di chiarimenti, di retroscena umanissimi raccontati con infinta umiltà (Giansoldati)
La FSSPX pronta ad espellere mons. Williamson. Comunicato della sede generalizia (Messainlatino)
Gli argomenti trattati ne "La luce del mondo" nel commento di John Allen
La modernità del Papa. Il commento di Raffaele Iannuzzi
Vian: «Il suo è realismo. La dottrina resta contraria» (Vecchi)
Il Papa: Vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo, e con ciò la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare (Galeazzi)
Il Papa: pronto a dimettermi se "fisicamente psichicamente e spiritualmente" non fossi "più in grado" di assolvere ai doveri del mio ufficio. Se avessi saputo che Williamson era un negazionista, non avrei revocato la scomunica (Izzo)
Traduzione dell'intero passaggio sui condom tratto da "La luce del mondo" (Fides et Forma)
Se il Papa spiazza tutti. Joseph Ratzinger ancora una volta, quando fa davvero di testa sua, stupisce tutti (Sole 24 Ore)
Benedetto XVI nella Messa in San Pietro con i nuovi cardinali: servite la fede nell’obbedienza alla Croce. Appelli all’Angelus per i cristiani perseguitati in Iraq e per gli alluvionati in Colombia e speciali preghiere per le vittime della strada e per le comunità di clausura
Il Papa: «Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità», ma «vi possono essere singoli casi giustificati» per il suo utilizzo (Tornielli)
Santa Sede: il Papa non giustifica moralmente l'esercizio disordinato della sessualità, ma ritiene che l'uso del profilattico per diminuire il pericolo di contagio sia un primo atto di responsabilità (Izzo)
Nota del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, P. Federico Lombardi S.J., sulle parole del Santo Padre sui profilattici
Abusi, Shoah, Concilio e questioni morali: il contenuto del libro intervista del Papa (Cardinale)
Benedetto XVI ai nuovi cardinali: quello del Papa è un ministero difficile, perché non si allinea al modo di pensare degli uomini. Sull'anello cardinalizio è raffigurata l'immagine della Crocifissione (Izzo)
Anticipazioni del libro intervista. Così la reazione sui siti dei giornali esteri
Il Papa: Eppure, proprio "sulla croce Gesù è all’«altezza» di Dio, che è Amore. Lì si può «conoscerlo». Gesù ci dà la «vita» perché ci dà Dio. Ce lo può dare perché è Egli stesso una cosa sola con Dio" (Angelus)
L'anticipazione del libro-intervista di Benedetto XVI: «Siamo distratti dagli alberi, non vediamo la foresta. Aveva ragione il Piccolo Principe» (Stralci dal Corriere della sera)
Seewald: Conosco poche persone così efficienti, lucide, curiose e in un certo senso così giovani e moderne come quest’uomo apparentemente anziano che siede sulla cattedra di Pietro (Galli)
Benedetto XVI: l Papa e i cardinali sono chiamati ad essere profondamente uniti. Il luogo autentico del Vicario di Cristo è la Croce (Izzo)
Anticipazioni del libro intervista: il commento di Marco Tosatti
Anticipazioni del libro intervista: il commento de Le Monde
"Luce del mondo": il significato di un passo (Accattoli)
Il Papa ai nuovi cardinali: "Anche il mio ministero, cari Fratelli, e di conseguenza anche il vostro, consiste tutto nella fede...E’ difficile questo ministero, perché non si allinea al modo di pensare degli uomini – a quella logica naturale che peraltro rimane sempre attiva anche in noi stessi. Ma questo è e rimane sempre il nostro primo servizio, il servizio della fede, che trasforma tutta la vita: credere che Gesù è Dio, che è il Re proprio perché è arrivato fino a quel punto, perché ci ha amati fino all’estremo" (Omelia)
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Benedetto XVI, una vita per immagini. Un bellissimo video :-)
Anticipazioni del libro intervista del Papa: il commento di Damian Thompson
Abusi, il Papa: vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo, e con ciò la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare
Esce il 23 novembre il libro con l'intervista concessa da Benedetto XVI a Peter Seewald. L'Osservatore Romano anticipa alcuni stralci
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Papa, non solo profilattico. Fragili equilibri Curia dietro le uscite
P.Lombardi: Nessuna riforma dell'insegnamento della Chiesa, ma per la prima volta un Papa parla così chiaramente
Marinella Bandini
Roma, 22 nov (Il Velino)
Ancora sul profilattico. Dopo le anticipazioni da parte dell’Osservatore romano del libro-intervista “Luce del mondo” e l’eco mondiale delle parole di Ratzinger sull’uso del profilattico – con tanto di plauso dall’Onu -, il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, ha messo qualche “puntino sulle ‘i’”. Tanto per cominciare, “il Papa non riforma o cambia l’insegnamento della Chiesa, ma lo riafferma mettendosi nella prospettiva del valore e della dignità della sessualità umana come espressione di amore e responsabilità”. Una prospettiva che stralci de-contestualizzati e commenti affrettati avevano tralasciato per gridare alla novità. Sulla scia delle parole pronunciate nel viaggio in Africa nel 2009, il Papa "ribadisce (...) che il profilattico non è la soluzione del problema” quindi “allarga lo sguardo e insiste sul fatto che concentrarsi solo sul profilattico equivale a banalizzare la sessualità, che perde il suo significato come espressione di amore fra persone e diventa come una ‘droga’. Lottare contro la banalizzazione della sessualità è ‘parte del grande sforzo perché la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull’essere umano nella sua totalità’”.
Secondo appunto.
“Il ragionamento del Papa non può essere certo definito una svolta rivoluzionaria” spiega padre Lombardi, ricordando che “numerosi teologi morali e autorevoli personalità ecclesiastiche hanno sostenuto e sostengono posizioni analoghe”. È comunque “un contributo originale, perché da una parte tiene alla fedeltà ai principi morali e dimostra lucidità nel rifiutare una via illusoria come la ‘fiducia nel profilattico’; dall’altra manifesta però una visione comprensiva e lungimirante”. È vero inoltre - ammette padre Lombardi - che “non le avevamo ancora ascoltate con tanta chiarezza dalla bocca di un Papa”. E conclude: “Anche se in una forma colloquiale e non magisteriale”. Benedetto XVI comunica “in presa diretta” si potrebbe dire. Accusato spesso di posizioni “antiquate” sceglie il modo più moderno, l’intervista, e osa farlo in un dialogo non preparato e senza ripensamenti. “Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità” dice Ratzinger. Ma concentrarsi solo sul profilattico è anche banalizzare un libro che è invece la possibilità di conoscere Joseph Ratzinger, di coglierne il pensiero e l’umanità più “private”, di leggere tra le righe del suo pontificato, cogliere i tratti di umiltà e semplicità ma anche di coraggio, palesi nei passaggi in cui ammette i propri errori nella gestione di alcuni dossier.
Continua intanto lo stillicidio di rivelazioni sul libro-intervista. Oggi la stampa nostrana si concentra sulla possibilità di dimettersi che il Papa ha ventilato, laddove non dovessero più esserci le condizioni fisiche e psicologiche per svolgere il suo mandato. Ma mai si dimetterebbe nel pieno di una crisi. Spiega dunque che non ha mai pensato di dimettersi nel pieno delle polemiche sullo scandalo pedofilia: “Quando il pericolo è grande non si deve scappare via; per questa ragione, ora certamente non è il tempo di dimettersi”, tuttavia un pontefice può decidere di lasciare: “Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto e in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi”. I temi sul tappeto sono tanti e ghiotti – dai lefebvriani ai Legionari, dal profilattico alle dimissioni, fino al sacerdozio, l’omosessualità, il dialogo con gli ebrei e Pio XII, ma anche di come lui stesso vive il suo mandato -, perché nelle sei ore di intervista concesse a Peter Seewald, Ratzinger ha parlato a tutto campo e non ha rifiutato alcuna domanda.
Domani in sala stampa verrà presentato ufficialmente il volume, alla presenza dell’autore e con la partecipazione di monsignor Rino Fisichella e del giornalista Luigi Accattoli. Un appuntamento “bruciato” dallo stesso quotidiano d’oltretevre, anche se l’effetto delle anticipazioni potrebbe contribuire a riempire la sala. Ma il “battage” di questi giorni ha anche ulteriormente dimostrato che dopo cinque anni di pontificato la macchina è tutt’altro che oliata e che all’interno dei Sacri Palazzi gli equilibri sono ancora fragili. E spesso a farne le conseguenze è lo stesso Benedetto XVI a dispetto delle intenzioni. Sabato l’Osservatore ha anticipato Avvenire e il Corriere che avevano predisposto l’uscita di alcuni stralci per la domenica. Uno scoop, nella logica dell’informazione. Rimane la domanda del perché il giornale del Papa lo abbia rincorso, a costo di adombrare il concistoro. Ancora una volta una scelta di tempi per lo meno infelice, che dietro l’approssimazione della comunicazione interna, lascia intravedere un braccio di ferro che non sembra ancora giunto alle battute finali.
(ban) 22 nov 2010 11:59
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11 commenti:
MA LI VOGLIAMNO POSTARE I COMMNETI ANCHE QUELLICHE NON VANNOBENE ALLA MODERATRICE O SI CENSURANO?
La seconda che hai detto!
R.
Fragili equilibri! Splendido eufemismo. Ahahahahah, mi scappa da ridere.
Alessia
Penso che il Papa abbia fatto un'affermazione logica, il Cardinale Martini sono anni che dice queste cose e Voi sempre alinciarlo come un eretico, ora che fate scomunicate anche il Papa?
onestamente, avendo letto Il sale della terra, da lui scritto sempre con Seewald da cardinale, i toni delle risposte attuali non mi stupiscono più di tanto. Il tono del pastore che richiama alla dottrina ma non lapida il peccatore è qualcosa che percepivo anche lì
Vero! E lo stesso puo' dirsi per "Dio ed il mondo".
R.
Ihihihihihihih!
A leggere i commenti dei cosiddetti martiniani si rimane stupiti di come possano essere più grigi e mortiferi del loro maestro. Il blog di Accattoli ne offre una interessante fauna.
Alessia
Solo le menti chiuse nel loro pregiudizio non percepiscono il suo essere Pastore. Sempre!
Alessia
le ultime tre o quattro righe dell'articolo mi sembrano delle vere scemenze e luogocomunismo in fase acuta.Certe osservazioni, come ho avuto modo di dirvi, mi fanno venire l'ernia e ritengo che vengano inserite per riempire un po' la carta non avendo niente di originale da dire. Questo filone degli errori di comunicazione verrà sfruttato finchè qualche altro melenso ne inventerà un altro e tutto il parco ovino dei media gli andrà dietro.
Non so se sapete che i meloni cantalupo sono molto grossi. ecco le mie palline fanno concorrenza ai meloni cantalupo.
Il protagonismo e la presunzione che possono dimostrare certi direttori melensi (lo hai mai sentito parlare?) poco ha a che fare con il luogocomunismo (bellissimo!), ma con la scemenza moltissimo.
Per Natale ti regalo una carriola per i meloni cantalupo :-)))
Alessia
ma guarda caso, pare che i meloni "Cantalupo", sono chiamati così perché furono portati nel XV secolo, da missionari provenienti da lontani paesi asiatici a Cantalupo, castello pontificio situato presso Roma :)
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