venerdì 25 dicembre 2009

Il Papa spintonato, cade e si rialza. Fermata una donna. In ospedale il card. Etchegaray (Ansa)


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Papa spintonato, cade e si rialza. Fermata una donna

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CITTA' DEL VATICANO - Una donna si getta su Benedetto XVI mentre si avvicina all'altare di San Pietro per celebrare la messa della notte di Natale. Il papa cade, ma si rialza quasi subito, aiutato dai cerimonieri, mentre il card. Roger Etchegaray, 87 anni, si accascia e viene portato via.
Inizio movimentato, ieri sera, per la messa della notte di Natale celebrata dal Papa a S. Pietro, per la prima volta con due ore di anticipo, per non affaticare troppo il pontefice ottantaduenne - si era detto - in vista degli impegni del mattino seguente. Attimi di tensione che si stemperano a fatica oltre il muro delle migliaia di fedeli che assistono alla messa, lasciando un velo di apprensione a pervadere l'intera funzione liturgica, comunque officiata da un Papa apparentemente non turbato dall'accaduto. Alla fine della messa, la Rai ripropone le immagini della diretta, che fanno subito il giro del mondo, e chiariscono l'accaduto: si vede il Papa unirsi alla processione dei cardinali e dei concelebranti, poi una donna vestita di rosso che salta le transenne e gli si getta addosso. Il pontefice cade a terra. Per qualche secondo si vede solo un gran trambusto, e il card. Etchegaray che si accascia. Poco dopo, questione di pochi secondi, il Papa e' di nuovo in piedi, la processione prosegue, raggiunge l'altare e la messa comincia. Il Papa appare appena un po' scosso, e conduce la celebrazione senza tentennamenti. Legge sicuro il testo dell'omelia, in cui esorta ad andare incontro a Dio, rinunciare all'egoismo e alla violenza, a usare ''solo le armi della verita' e dell'amore''. Intanto la donna viene condotta alla Gendarmeria vaticana, dove viene trattenuta in stato di fermo. Appare confusa e agitata, forse sofferente di mente, dice di aver voluto abbracciare il pontefice. Si sospetta possa essere la stessa che lo scorso anno tento' un gesto analogo, ma al momento non ci sono conferme. Restano i molti interrogativi su cosa sarebbe successo se, al suo posto, vi fosse stato qualcuno con cattive intenzioni, anche e' certo che non avesse addosso alcuna arma o oggetto contundente, avendo comunque dovuto passare attraverso un severo sistema di controlli all'entrata. Il card. Etchegaray e' stato ricoverato al pronto soccorso vaticano per accertamenti, ma e' stato trasferito in nottata al Policlinico Gemelli. Nessuna preoccupazione invece per la salute del Papa, il quale, nonostante l'eta', qualche disturbo alla circolazione, e la frattura al polso subita la scorsa estate in una caduta accidentale, ha lasciato tranquillamente la Basilica, appena sostenuto dai cerimonieri nello scendere le scale dell'altare, alla fine della Messa. Circondato da uno stretto cordone di sicurezza.

© Copyright Ansa

Siamo tutti ancora frastornati per quanto accaduto ieri sera.
Quegli attimi che hanno separato le urla della folla, la corsa delle guardie, la cessazione della musica dalla ripresa della processione sono durati tantissimo.
Preghiamo affinche' il Bambino di Betlemme protegga sempre il Papa come ha fatto ieri sera. Dalle immagini di Sky, prese da vicino, si intuisce che la caduto avrebbe potuto avere conseguenze molto piu' gravi.
Un pensiero ed un ricordo nella preghiera per il card. Etchegaray ora ricoverato al Gemelli. Secondo "Le Monde" il porporato avrebbe riportato la frattura di un femore.
Grazie al nostro d.M.S. per averci rassicurato subito sulle condizioni del Santo Padre
.
R.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari amici, vi siete accordi dello strano effetto "fotografico" di quest'immagine? Sembra che prima del viso del Papa appaia un altro volto. Sicuramente è perché la foto è mossa però fa pensare. Preghiamo chiedendo santa protezione per la Chiesa. Mafalda

Anonimo ha detto...

Raffaella, sono contento di essere stato latore di buone notizie per tutto il blog.

Grazie a te che ci permetti di avere un luogo nel quale poter parlare di queste cose. Soprattutto di dimostrare il nostro amore e attaccamento al Santo Padre.

In quegli attimi (lunghissimi) in cui mi sono ritrovato come da solo in una basilica strapiena, mi sono aggrappato letteralmente all'Evangeliario (come si può vedere anche dalle immagini). E' stato quasi istintivo: guardavo il volto delle persone intorno e vedevo espressioni di terrore... e mi sembrava di non avere nessuna risposta.

E' stato in quel momento che ho capito (come se non l'avessi mai capito) l'importanza che Benedetto XVI ha nella mia vita. Così quando alla fine l'abbiamo salutato in sacrestia, la prima cosa che gli ho detto è stata: "Auguri Santità... e grazie di tutto".

L'episodio di ieri sera mi ha fatto capire che due sono le cose fondamentali nella mia vita: il Papa e il Vangelo. Perché entrambi mi parlano di Cristo e mi aiutano a riconoscerlo Presente qui ed ora!

Grazie.

d.M.S.

Raffaella ha detto...

Grazie ancora, carissimo d.M.S., per le rassicurazioni e per i commenti che ha condiviso con noi.
Un abbraccio!
R.