mercoledì 23 dicembre 2009

Nota di Lombardi, soddisfatto il rabbino Di Segni (Corriere)


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SODDISFATTO DI SEGNI

La nota della Santa Sede è «un opportuno segnale distensivo», secondo il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.
«Apprezzo - spiega il rabbino - la tempestività e l'attenzione del Vaticano, che per tramite del direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, ha risposto oggi con una nota sul decreto sulle "virtù eroiche" di Pio XII ad alcune domande essenziali di parte ebraica».
«Sono importanti - aggiunge - sia la distinzione dell'aspetto religioso della questione da quello storico sia la precisazione che la causa di beatificazione avrà un suo iter indipendente».
«Certamente rimane aperta e controversa - spiega ancora Di Segni - la valutazione storica, ma è rilevante la comprensione vaticana della "richiesta di avere aperte tutte le possibilità di ricerca"».

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Bene! Ora torniamo ad occuparci del Natale!
Ovviamente attendiamo la tempestiva reazione della sala stampa a proposito delle vergognose foto che offendono il Papa ed i Cattolici
.
R.

12 commenti:

euge ha detto...

Ben ora che abbiamo messo pace nel cuore tormentato di Di Segni, cosa che non era assolutamente necessaria visto che la beatificazione è un atto interno alla chiesa e nessuno dovrebbe mettervi bocca, mi auguro che Padre lombardi ( scrivo nome e cognome ) perchè mi rifiuto di avere ancora delle remore, sia altrettanto sollecito, nel condannare le offese e gli attacchi che denigrano il Papa non solo come uomo ma, ancora di più come Vicario di Cristo. E' ora che si intervenga per far terminare questo scempio che offende la cristianità.

Pincopallino ha detto...

Anora una volta, abbiamo dato giustificazioni non necessarie...... continuiamo così e tutti gli sforzi di Benedetto XVI nell'avviare un dialogo senza falsità e senza inciuci con gli ebrei andrà a farsi benedire.
ma forse è proprio quello che si vuole.

Anonimo ha detto...

Ecco, il tributo è stato pagato

ma non corriamo il rischio di essere degli zerbini?

Anonimo ha detto...

Campa cavallo che l'erba cresce.
Aspettiamoci piuttosto la pubblicazione delle imminenti statistiche e relativa arrabbiatura.
Alessia

Anonimo ha detto...

In effetti siamo diventati zerbini, proni al mediaticamente politicamente ebraicamente corretto. Magari pretenderanno di mettere naso nella scelta del prossimo Papa, ma lo Spirito Santo non si fa manipolare.
Alessia

euge ha detto...

Sottoscrivo i tuoi post Alessia.

Anonimo ha detto...

Povera Chiesa, caduta in mano ai rabbini ebrei.

E poi ci si scandalizza se il natale viene confuso con un anonima "Festa delle LUci". Perlomeno sono poveri cristiani lasciati allo sbando.

Si, le nostre Chiese in terra Santa vengono minacciati da fanatici ebrei e musulmani e il padre Lombardi non alza nesmmeno un asola parola. Poi qualche buon parroco di estrema periferia viene a lamentarsi che i cristiani non riescono a vivere in israele , anzi, a sopravvivere. Questo è il tempo della prova e dell'inganno. Signore...conservaci la fede.

euge ha detto...

Già le famigerate statistiche...... altro punto dolente.
prepariamoci!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

A proposito di statistiche,credo che Raffaella abbia tenuto il conto durante quest'anno.
Credo anche che le pubblicherà prima o in contemporanea all'uscita di quelle ufficiali.

Cmq credo che i dati della Prefettura saranno più alti rispetto all'anno scorso,altrimenti la notizia sarebbe già uscita.

Basti pensare che 1 anno fa Politi aveva annunciato già verso il 15 dicembre il calo delle udienze generali.

Sperèm !

Antonio

euge ha detto...

Comunque, caro Antonio non si sa mai meglio essere pronti. Sono sicura che Raffaella lo è. :-))))

Paolo ha detto...

E'un po'triste, tutta questa storia.
Di Segni, dal suo punto di vista, ha ragione a essere soddisfatto. La grandezza - per noi santità- di Pio XII può rimanere nel privato; della fede e santità personale di un uomo in fondo importa solo alla Chiesa (e a quanto pare non a tutta). Quello che conta agli occhi dei mass media, di Di Segni e del mondo è che il comunicato vaticano lascia intendere che Pacelli è stato individualmente un sant'uomo - una "brava persona" - ma ha fatto qualche disastro, se non peggio, dal punto di vista oggettivo (storico), che è meglio non guardare; anzi, su cui è bene sorvolare proprio (la Chiesa non si occupa di storia, dice il comunicato). Quest'insistere sul fatto che Papa Pio non sarà comunque beatificato -se lo sarà - insieme a Giovanni Paolo II, il "santo subito" per acclamazione di popolo, è emblematico. Il messaggio che passa è quello di un papa Wojtyła santo grande senza discussioni ( lo sanno tutti, no?ca va sans dire), e di un Pacelli un po' meno santo, di serie B tanto per dire. L'errore della Chiesa, penso, è quello di non aver fatto come per Giovanni XXIII e Pio IX. Bisognava forse beatificarli insieme, il papa "di Hitler" e quello polacco, per fissare l'idea della continuità pur nella diversità dei caratteri.
Nessuno lo dice, dando per scontata l'intoccabilità della figura del Papa venuto da lontano, ma il criterio applicato a Pacelli dovrebbe valere anche per GPII. Grande, magno quest'ultimo nella sua vita mistica fatta sopratutto di fede, preghiera e sofferenza esemplare e salvifica. Un po'meno esemplare nella storia strettamente legata alla Chiesa e nel governo della stessa (cosa che per un Papa, se lo di deve giudicare santo, conta qualcosa: è questa la sua vocazione, reggere bene la Chiesa). I raduni di Assisi, anche se in buona fede - lo era pure Pacelli nell'aiutare gli Ebrei - l'ecumenismo spinto all'estremo (baci al Corano), la curia romana lasciata un po' allo sbando, e tante altre cose che si sono viste e credo si conoscano bene non pare che aiutino molto in questo senso. Ma nel processo di beatificazione non si giudica la storia, come giustamente dice il comunicato di Lombardi...

Anonimo ha detto...

Tutte queste storie segnalano una difficolta' in campo cattolico.
La colpa non e' degli ebrei. E' delle autorita' cattoliche che hanno permesso ed aperto varchi, che consento a certe persone di continuare il loro pressing, che per altro gestiscoo bene a livello mondiale.
Per contro inviterei chiunque a leggere le cronache anticristiane a Gerusalemme e non solo, di questi giorni.

Credo che un informazione ampia abbia necessita' di coraggio, e di riportare anche questi fatti, non certo per alimentare l'odio, ma x permettere a chiunque di trarne un giudizio realistico e onesto.

Nella ex terra promessa le dinamiche di violenza e sofferenza di palestinesi e cristiani e forse mussulmani stanno davvero rasentando il limite di sopportazione.

Paradossalmente sembra che il problema massimo sia Pio XII.

Una visione ideologia - faziosa - non onesta.

Una strategia astuta dal quale bisognerebbe velocemente smarcarsi.

Non concedendo spazi....

E invece nulla cambia.

Non lamentiamoci.