lunedì 25 gennaio 2010

Il Papa e lo svecchiamento della terminologia: Benedetto XVI parla di «autostrade che solcano il cyberspazio» (Ansaldo)


Vedi anche:

Immigrazione, Papa Ratzinger: «Serve soluzione pacifica» (Gagliarducci)

L'«Anglicanorum coetibus» non contraddice il dialogo ecumenico (Mark Langham)

Il Papa e Bagnasco: il Vangelo unisce, la Chiesa non sia divisa (Izzo)

Dopo la visita del Papa in Sinagoga tra ebrei e Chiesa non ci sono più ombre (Fontana)

La visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, grande contributo al dialogo tra ebrei e cattolici: così il rabbino David Rosen (Radio Vaticana)

Card. Bagnasco: la tradizione cristiana orienti il futuro dell'Italia. I media amplificano il male ma possono favorire il bene (Izzo)

Segnalazione blog Mi-cha-el

Il Papa: la Chiesa sul web ma senza tentazioni presenzialistiche (Izzo)

Il Papa: "La Chiesa è concepita come il corpo, di cui Cristo è il capo, e forma con Lui un tutt’uno. Tuttavia ciò che all’Apostolo preme comunicare è l’idea dell’unità nella molteplicità dei carismi, che sono i doni dello Spirito Santo. Grazie ad essi, la Chiesa si presenta come un organismo ricco e vitale, non uniforme, frutto dell’unico Spirito che conduce tutti ad unità profonda, assumendo le diversità senza abolirle e realizzando un insieme armonioso" (Angelus)

Il cardinale Ruini smentisce la ricostruzione dell'udienza con il Papa data da "Il Foglio"

Una proposta "sconvolgente": perchè i commentatori italiani non chiedono un'intervista a Benedetto XVI? :-)

Il Papa: «Internet sempre più utile per il ministero sacerdotale» (Bobbio)

Caso Boffo, in un dossier riservato l’accusa: pressioni lobbistiche laiche e “spregiudicatezza ingenua” di un direttore autorevole (Il Foglio)

Il Papa a Brescia: il commento di Fra Giacomo

LA STAMPA PUO' ESSERE CORAGGIOSA? Divagazioni sul tema del mediaticamente corretto: il caso Bernard Lévy e il silenzio dei media. Il commento di Maria

Se anche Benedetto XVI e Pio XII diventano vittime del pregiudizio: monumentale commento di Bernard-Henri Levy

Benedetto XVI in sinagoga come Gesù nel tempio. Qualunque cosa faccia il Papa non è mai abbastanza per certi commentatori (Vespa)

Il Papa esorta i sacerdoti
Evangelizzate sul web


Repubblica — 24 gennaio 2010 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA

MARCO ANSALDO

«GUAI a me se non annuncio il Vangelo!».
Benedetto XVI fa propria l' esortazione di San Paolo, e aggiunge virtualmente: soprattutto se ora ho Internet a disposizione. Da oggi la Chiesa svolta decisamente sul web, ed è lo stesso pontefice a schiacciare l' acceleratore verso le nuove tecnologie, capaci di raggiungere «fedeli, non credenti e persone di ogni cultura». I sacerdoti, esorta allora il Papa, usino nella loro missione evangelizzatrice sempre di più Internet.
Benedetto lo fa con un messaggio in occasione della 44º Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà il 16 maggio, dal titolo: «Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola».
Un messaggio reso noto significativamente nel giorno dedicato a San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Dunque la figura del sacerdote tecnologico, del "cyber-prete", diventa la nuova frontiera del mediatore apostolico, adesso che lo stesso cardinale Camillo Ruini, vicario emerito di sua Santità per la diocesi di Roma, lancia i messaggi dal web esortando le suore «a navigare su Internet e scrivere sui blog».
«Il mondo digitale - scrive il Pontefice - mettendo a disposizione mezzi che consentono una capacità di espressione pressoché illimitata, apre notevoli prospettive. Con la loro diffusione, la responsabilità dell' annuncio non solo aumenta, ma si fa più impellente e reclama un impegno più motivato ed efficace. Al riguardo, il sacerdote vienea trovarsi come all' inizio di una "storia nuova", perché, quanto più le moderne tecnologie creeranno relazioni sempre più intensee il mondo digitale amplierà i suoi confini, tanto più egli sarà chiamato a occuparsene pastoralmente, moltiplicando il proprio impegno, per porre i media al servizio della Parola». Internet rappresenta dunque «una grande opportunità per i credenti», soprattutto «per far conoscere la vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo».
I nuovi media, rileva Ratzinger, offrono quindi ai preti «prospettive sconfinate, che li sollecitano a valorizzare la dimensione universale della Chiesa». Lo spazio virtuale del web diventa allora terreno privilegiato proprio per rivolgersi ai non credenti, a quanti sono ancora alla ricerca di Dio. Nessuna strada, conclude il Pontefice, «può e deve essere preclusa a chi, nel nome del Cristo risorto, si impegna a farsi sempre più prossimo all' uomo».
Significativo l' adeguamento del linguaggio papale alla nuova realtà, con un notevole svecchiamento della terminologia: Benedetto parla di «diffusa multimedialità», di «tastiera di funzioni», di «continente digitale» e addirittura di «autostrade che solcano il cyberspazio».
Il «tam tam» delle reti informatiche, commenta monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio per le Comunicazioni, è «un fenomeno inarrestabile». Però è una rivoluzione. Il sito «Pope2you», per fare solo un esempio, lanciato dalla Santa sede lo scorso maggio per favorire l' accesso dei giovani a immagini e notizie sul Papa, ha contato nel periodo natalizio due milioni di contatti.

© Copyright Repubblica, 24 gennaio 2010 consultabile online anche qui.

Nessun commento: