domenica 24 gennaio 2010
Card. Bagnasco: la tradizione cristiana orienti il futuro dell'Italia. I media amplificano il male ma possono favorire il bene (Izzo)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
CARD. BAGNASCO: TRADIZIONE CRISTIANA ORIENTI FUTURO ITALIA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 ge.
"Ascoltare la grande tradizione cristiana non significa cedere al particolare, ma considerare onestamente una storia degna dell'umanesimo di cui tutti godiamo, e trovare ispirazione e garanzia per il presente, per orientarci in mezzo a crocevia sempre piu' veloci e complessi, ma certamente stimolanti e promettenti". Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco nell'omelia della messa celebrata al Tetaro delle Vittorie in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. "Credo che, nonostante cambiamenti epocali e modelli ben diversi, non dobbiamo in nessun campo - ha aggiunto il presidente della Cei, che era stato accolto al suo
arrivo dal presidente della Rai Paolo Garimberti e dal direttore generale Mauro Masi - arrenderci o, peggio, appiattirci". L'esortazione del card. Bagnasco, ad una platea di volti noti dello spettacolo, giornalisti, dirigenti Rai e semplici operatori dell'azienda, e' stata dunque a "non mai perdere il gusto e la passione di costruire la 'casa': sappiamo - ha scandito - che l'uomo non puo' vivere senza una casa, un luogo dove stare fa bene all'anima e rigenera le energie per vivere". "Qui - ha aggiunto Bagnasco - sta un punto essenziale: la vera, piu' radicale casa non e' tanto quella di pietre ma quella fatta dagli uomini: il loro modo di guardarsi, di concepire il mondo, di pensare la vita e la morte, la gioia e la sofferenza, il lavoro e la societa'. In una parola - ha continuato - non sono le cose che si hanno e che si conoscono che costruiscono la casa ma il senso, la loro comprensione, il giudizio di valore".
© Copyright (AGI)
CARD. BAGNASCO:MEDIA AMPLIFICANO IL MALE MA POSSONO FAVORIRE BENE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 23 gen.
"Ogni giorno, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene rappresentato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose piu' orribili in qualche maniera intossicandoci, perche' il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono". Queste parole di Benedetto XVI, con la sua forte denuncia dell'insensibilita' del mondo dell'informazione fatta il giorno dell'Immacolata, sono state citate oggi dal presidente della Cei, Angelo Bagnasco, nella messa celebrata per i dipendenti della Rai al Teatro delle Vittorie, in occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. "Otre che della casa - ha detto il presidente della Cei - l'uomo ha bisogno della 'strada', vale a dire di conoscere cio' che accade oltre di lui e che gli interessa e lo riguarda perche' si riconosce dentro ad una storia piu' grande che e' quella del mondo. Per questo la strada deve entrare nella sua casa, quasi diventare ambiente, ma non in modo selvaggio, sebbene il piu' possibile rispettoso, cercando con responsabilita' di scegliere e di coniugare, tra cio' che e' notiziabile, quanto e' piu' necessario, utile, buono". "Una responsabilita' che - ha tenuto a sottolineare Bagnasco - e' doverosa da parte del mondo mediale, e che si affianca a quella insostituibile di ogni persona, cosi' da stabilire un circolo virtuoso per mantenere il piu' alto possibile il livello della domanda e dell'offerta.
Allora la casa non sara' ridotta a mercato, e la strada dell'informazione potra' umilmente gioire di partecipare alla costruzione di una dimora piu' umana". L'esortazione conclusiva di Bagnasco e' stata a "non dimenticare i valori dell'anima". "Ne' la casa ne' la strada - ha ricordato - possono riempire il cuore e soddisfare la vita. Lo spirito umano e' irriducibile alla dimensione del mondo: trascende se stesso e l'orizzonte sensibile, e' attratto dalla totalita'. Sta qui il cielo. Torniamo cosi' alla dimensione religiosa, e per noi al Signore Gesu' che ci apre la via del Cielo, il Dio con noi. Ricordiamo: senza la strada la casa dell'uomo e' una prigione, senza il Cielo diventa soffocante. E' ancora il Papa che apre alla
speranza e ricorda che i media possono incupire, ma possono anche illuminare;
possono indurire, ma anche sciogliere; possono distruggere, e ne abbiamo frequenti esempi, ma possono anche edificare. Sia questa la meta e l'orgoglio di tutti e di ciascuno". "Cari amici - ha concluso il presidente Cei rivolto a una platea di volti noti dei media, giornalisti, dirigenti e semplici operatori Rai - grazie per la vostra benevola attenzione. Lasciate che vi dica con affetto e stima: nella vostra attivita', segnata da ritmi serrati e convulsi, lasciatevi guidare sempre e comunque dal desiderio di voler servire le persone e la societa'. Il Signore vi dara' la sua luce e il suo aiuto".
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HAITI: CARD. BAGNASCO, OGGI RACCOLTA NELLE 26 MILA PARROCCHIE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 gen.
Un appello a partecipare con generosita' alla colletta a favore della popolazione di Haiti colpita dal devastante terremoto dei giorni scorsi e' stato lanciato in diretta su Rai Uno dal card. Angelo Bagnasco a conclusione della messa celebrata per i dipendenti della Rai al Teatro delle Vittorie in occasione dlle festa di San Francesco di Sles, patrono dei giornalisti. Le letture della messa sono state affidate a Paolo Bernardi e Lorena Bianchetti, le preghiere a Livia Azzariti, Giovanni Anversa e Max Giusti.
Al termine del rito, nel programma "A Sua Immagine", mons. Domenico Pompili, sottosegretario e portavoce Cei, ha presentato il convegno promosso "Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell'era crossmediale", che si terra' il 22 e 24 aprile a Roma e del quale e' on line da oggi il sito internet.
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