giovedì 15 aprile 2010

Mons. Liberati: «Papa Ratzinger non è responsabile di errori è tra i vescovi che c’è stata leggerezza»


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Il Papa: i sacerdoti non annuncino se stessi e non cerchino successi (Izzo)

Stéphanie Le Bars raccoglie le impressioni dei preti dai blog: Benedetto XVI pulisce le stalle di Augia lasciate dai suoi predecessori!

Dichiarazione di padre Lombardi sul dibattito seguito ad un'intervista del cardinale Bertone in Cile (Radio Vaticana)

Folla in Piazza San Pietro per il Papa che ricorda: Viviamo in un momento di grande confusione. Dio ci aiuti (Izzo)

La Consulta nazionale delle aggregazioni laicali invita tutti al Regina Coeli del 16 maggio 2010 in Piazza San Pietro per testimoniare affetto al Papa

C’è solo da sperare che questa escalation mediatica non arrivi ad ispirare qualche squilibrato (Giansoldati)

Il Papa: "Il sacerdote non insegna proprie idee, una filosofia che lui stesso ha inventato, ha trovato o che gli piace; il sacerdote non parla da sé, non parla per sé, per crearsi forse ammiratori o un proprio partito; non dice cose proprie, proprie invenzioni, ma, nella confusione di tutte le filosofie, il sacerdote insegna in nome di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso, la sua parola, il suo modo di vivere e di andare avanti" (Catechesi)

Abusi, possibile incontro del Papa con le vittime maltesi (Mazza)

Uno striscione saluta il Papa come "Dolce Cristo in Terra" (Izzo)

Venti di guerra e crisi economica dietro gli attacchi al Papa (Maurizio d'Orlando)

Il Papa vedrà le vittime ma senza flash (Andrea Gagliarducci)

Il Papa: nella “grande confusione” di oggi, il sacerdote insegni la verità, cioè Cristo (AsiaNews)

Il vero contenuto della lettera del 1985. Ecco chi è contro il Papa e perché (Benedetta Sangirardi). Molto ben fatto!

Le interessanti, interessantissime, ricadute dello scandalo dei Legionari (Thompson)

Mons. Georg racconta in un libro i cinque anni di pontificato di Benedetto XVI. La trasparenza è uno degli impegni del magistero del Papa

Il coraggio di Benedetto XVI (Manuela Repetti)

Sulla pedofilia la Chiesa ha cambiato strada, ma già dal 2003 (Fontana)

Intellettuali ed artisti, le voci pro Ratzinger. Il New York Times: il Papa migliore. Appello in rete (Torno)

Una difesa laica del Papa. Paradossale accusare Benedetto XVI che ha il merito indubbio di aver fatto opera di trasparenza all'interno della Chiesa (Ostellino)

Manca una strategia vaticana per rispondere agli attacchi. Che più di qualcosa non funzioni, nei sacri palazzi, lo dicono i fatti (Tornielli). Da incorniciare

Una domanda affettuosa alle vittime dei preti pedofili (Raffaella)

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Nikolaus Lobkowicz: Se un padre è colpevole aboliamo la famiglia? (Arezzo). Non voglio più sentire parlare del carisma di Wojtyla!

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Un ingombrante professore. I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto raccontati da Aldo Maria Valli

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

«Ratzinger non è responsabile di errori è tra i vescovi che c’è stata leggerezza»

Pompei.

L'arcivescovo Carlo Liberati spiega le ragioni che muovono la diocesi maeiana a promuovere il Meeting dei giovani: «I ragazzi sono spesso ingannati dai mass media e portati lontani dai valori. La società di oggi non insegna i valori e l'educazione, compresa la scuola. Tutte le scuole parificate, le associazioni, i movimenti gestiti dalla chiesa svolgono questo tipo di missione. Ma non basta. Agli insegnamenti bisogna affiancare persone in grado di preparare i giovani alle continue e rapide mutazioni sociali». Allora è un problema di educazione che non c'è? «Certo. L'educazione e alla base di tutto.
Nel Meeting vogliamo affrontare anche il tema del lavoro. I giovani devono essere consapevoli che oggi è finita l'era del posto fisso. Ci vuole creatività. Il posto non te lo garantisce più nessuno. Il posto bisogna inventarlo. Il Meeting è anche una grande occasione per affrontare il problema della famiglia, che non c'è. Oggi solo il trentacinque per cento dei giovani si sposa. L'altro sessantacinque per cento parla di matrimonio tra lesbiche ed omosessuali. Ma questo tipo di unioni fanno a pugno tra loro, perché con il matrimonio, e per la stessa spiritualità, lo dice la parola stessa, solo chi è di sesso opposto può integrarsi e procreare». Quest'anno la manifestazione tratta un tema delicato: i casi di pedofilia nasacosti dalla Chiesa. Lei crede che i giovani tra i 12 e i 16 anni che partecipano al Meeting siano in grado di capire tali argomenti? «Certo. I giovani vanno educati a capire. Questi problemi vanno affrontati e non nascosti nel cassetto.
Il Papa non c'entra nulla. Se nei nostri seminari i giovani non venissero educati alla vocazione per la spiritualità, il Pontefice che colpa ha. Il Papa non può controllare tutto dal Vaticano. Sono i vescovi, siamo noi, a dover essere attenti. Negli ultimi trent'anni nei seminari sono stati commessi gravi peccati di omissione. I peccati di omissione possono, talvolta, diventare mortali. Non c'è più quella severità dei miei tempi che, quando non veniva riscontrata la vocazione e non erano idonei, per salute o anche per sessualità, i giovani venivano rimandavano a casa. Ai miei tempi, i miei compagni di seminario, scomparivano dall'oggi al domani senza spiegazioni. Negli ultimi trent'anni, invece, c'è stata la leggerezza. I vescovi, pur di avere quanti più sacerdoti possibili, ne hanno nominati alcuni di dubbia riuscita, anche se c'erano dei punti interrogativi sulla loro integrità nel campo della sessualità e della pedofilia. Il Papa è attaccato perché voglio attaccare la Chiesa per indebolirla».
Secondo lei chi ha interesse ad attaccare la chiesa? «Le grandi industrie farmaceutiche. Vorrebbero più libertà per vendere i loro prodotti che inducono le donne ad uccidere i bambini che hanno in grembo. Noi siamo per la gioia, per la vita, per la procreazione e per la felicità. Attaccando la chiesa pensano di indebolirla e vendere tutti questi mezzi meccanici. Noi non ci arrenderemo a questi attacchi.
Le farmacie passano, come i partiti, la chiesa resta fino alla fine del mondo. Gesù ha detto al gregge: “Io rimarrò fino alla fine del mondo”. Noi non abbiamo paura di nessuno, ne tantomeno di loro». su.ma

© Copyright Il Mattino, 14 aprile 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

salve,
non so se sul sito ne avete già dato conto, ma a proposito di errori fatti dai vescovi ecco cosa combinava weakland:

Weakland shredded copies of sex abuse reports, documents say
http://www.jsonline.com/news/milwaukee/78431087.html

un articolo del 2009 che però non ha impedito ai giornalisti del NYT e ripresi da Repubblica di continuare a dipingere weakland come una grande figura del cattolicesimo progressista e riformatore.