venerdì 14 maggio 2010

Dopo lo schiaffo da Vienna, anche i theocon vogliono la testa di Sodano (Rodari). Sarà il solo capro espiatorio? Troppo comodo!


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Il Papa: "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: «Dov’è Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!» (Gen 4, 9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo…" (Omelia)

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Un ex legionario denuncia il fatto che Maciel fosse intoccabile. L'allora cardinale Ratzinger si impegnò ad intervenire (El Prural)

"Il gladiatore solitario. In questi mesi il Papa ha dato il meglio di sé". Commento di Miguel Mora (El Pais)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN PORTOGALLO (11-14 MAGGIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Alessia ed Eufemia leggiamo e poi commentiamo:

Dopo lo schiaffo da Vienna, anche i theocon vogliono la testa di Sodano

di Paolo Rodari

mag 14, 2010 IL FOGLIO

“Sodano deve essere rimosso e gli si deve dire di servire la chiesa con la preghiera. Tutti devono sapere che ci sono delle conseguenze per errori così scandalosi”. E’ nettissima e definitiva la presa di distanza dal decano del collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano, messa in campo da Joseph Bottum, direttore di First Things, la rivista punto di riferimento dell’area theocon americana fondata dall’ex luterano, poi sacerdote cattolico, Richard John Neuhaus. Dopo lo schiaffo a Sodano dell’arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn, perché a suo dire quindici anni fa insabbiò il “caso Hans Hermann Groër”, è la rivista attorno alla quale ruota uno dei gruppi di intellettuali più influenti d’America ad aprire il fuoco contro un principe della chiesa che per anni, nell’era Wojtyla, ha tenuto le redini del governo della curia romana. La colpa attribuita a Sodano è esplicita: ha coperto, ottenendo anche diversi favori finanziari, le malefatte di Marcial Maciel Degollado, “il corrotto truffatore che ha fondato la Legione di Cristo e l’associazione laica Regnum Christi”.

Attorno a First Things ci sono personalità ascoltate non solo nel mondo cattolico americano ma anche in Vaticano: c’è Michael Novak, il profeta del capitalismo democratico, e George Weigel, biografo di Papa Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, senior fellow all’Ethics and Public Policy Center di Washington. C’è Mary Ann Glendon, ex ambasciatore americana presso la Santa Sede e docente di legge nella facoltà di Giurisprudenza di Harvard. Insieme a loro, c’è Robert Royal, presidente del Faith & Reason Institute della capitale federale.

Nella critica veemente a come la curia romana ha gestito il “caso Maciel”, First Things si accoda al National Catholic Reporter, il settimanale leader dei cattolici progressisti degli Stati Uniti nel quale scrive la stella del vaticanismo americano John Allen. E’ stato il National Catholic Reporter qualche giorno fa a scrivere un articolo in due parti sulle spericolate operazioni finanziarie portate avanti dai Legionari sotto la guida Maciel. Ma, scrive Bottum, “l’articolo ha ricevuto scarsa attenzione forse perché i legami della Legione con Carlos Slim non sono stati dimostrati”. Il miliardario messicano Carlos Slim, assieme ad altri supporter di peso, è stato indicato in questi giorni da alcuni giornali tra i principali finanziatori della Legione. Si sono anche letti i nomi del produttore cinematografico Steve McEveety, di Thomas Monaghan, fondatore di Domino’s Pizza e dell’Ave Maria University in Florida, dell’ex governatore della Florida Jeb Bush e dell’ex senatore della Pennsylvania Rick Santorum.
Tra i finanziatori più volte si è anche fatto il nome di Neuhaus. Del resto fu lui nel 2002 a scrivere che le accuse contro Maciel erano “false e malevole”. Ma, spiega Bottum con tono amaro e malinconico, “Maciel ha ingannato molte persone, tra cui il fondatore di questa rivista”. Scrive ancora Bottum: “L’ironia della sorte fu che Neuhaus non fece questa difesa su richiesta di Maciel, che tra l’altro non conosceva bene, ma l’ha fatta perché giovani sacerdoti della Legione gli chiesero di farla e gli dissero che Maciel era sotto un attacco falso e sleale”.
Qualcuno per il caso Maciel deve pagare. Per Bottum è Sodano il capro espiatorio: “Deve andarsene” scrive.
“E’ tutto molto triste. Una lunga carriera nella chiesa non sta finendo bene. Senz’altro sarebbe più gentile proteggere Sodano e lasciare che tutto scivoli via così. Ma è lo stesso Sodano che non sembra disposto a lasciare il campo in questo modo”. E una dimostrazione di ciò, secondo Bottum, si è vista nella difesa di Benedetto XVI che Sodano ha fatto il giorno di Pasqua: “E’ con lei il popolo di Dio, che non si lascia impressionare dal ‘chiacchiericcio’ del momento” ha detto il cardinale. E poi l’affondo più duro: “Stando così le cose (Dio non voglia) se Benedetto XVI dovesse morire, le esequie funebri sarebbero guidate dal cardinale Sodano e così i telegiornali, ora dopo ora, tirerebbero fuori tutto quello che adesso viene associato al suo nome”.

Pubblicato sul Foglio venerdì 14 maggio 2010

© Copyright Il Foglio, 14 maggio 2010 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

Vedi anche:

Il capro espiatorio? Il cardinale Sodano

Mi dispiace ma a me non piace questa politica dell'unico capro espiatorio.
Concordo con il commento di Rodari e sono convinta che non sia giusto che sia uno solo a pagare per tutti.
Visto che per moltissimi ormai l'inchiesta del NCR e' diventata la "Magna Charta", mi permetto di fare notare che il nome del card. Sodano non e' l'unico ad essere citato. Si vuole indagare per bene sulle eventuali coperture e sui bastoni fra le ruote messi ai processi che il card. Ratzinger voleva istruire? Benissimo! Ma lo si faccia fino in fondo. Tanto prima o poi viene tutto a galla...i media facciano il proprio dovere!

R.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Sodano e' il nome "troppo chiaccherato" al momento e quindi il piu' facilmente scaricabile.
Il prossimo giro a chi tocca? Somalo, Rode, Stanislaw...?

gemma ha detto...

le esequie funebri????
Ma togli questo articolo per favore!

Anonimo ha detto...

I soldi di Maciel li avrà pure presi Sodano ma...son finiti in Polonia.
Si chiami alla sbarra la cricca polacca a cominciare formata da spie avventurieri e....
stendiamo un velo.

euge ha detto...

Concordo con il commento di gemma!!!!!!!!!!!!

I soliti sciacalli da quattro soldi!

Volete davvero la verità su chi ha coperto i legionari di Cristo Maciel ? Beh cercate di ricordarvi che Sodano non era il solo a farlo e cercate di ricordare chi serviva ai tavoli durante i festeggiamenti per la nomina a cardinale di un certo segretario di nome Stanislao!!!!!!!!!
DITE LE COSE COME STANNO E FACCIAMOLA FINITA CO STE SCENETTE, SIPARIETTI ED ARTICOLI CHE RIPORTANO CHIOSE IGNOBILI! E come sempre da roma un bel......
ANDATE A MAGNA' ER SAPONE TUTTI!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Chi serviva ai tavoli durante i festeggiamenti per la nomina a cardinale di un certo segretario di nome Stanislao?

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma il linguaggio di questi signori non e ne cattolico ne cristiano.La Chiesa Cattolica e Il Vaticano non sono La Casa Bianca.
Poi dove sono i fatti e i documenti che dimostrano che proprio Sodano era quelo che ha fermato processo "Groer" o ha coperto Maciel.Le parole di Schoenborn non bastano. Questi "tribunali popolari" guidati dai media che decidono chi nella Chiesa e buono e chi cattivo non mi piaciono.Mi ricordano queli dei giacobbini e dei comunisti. Penso che qualcuno usa questi scandali come "Cavallo di Troia" per creare chaos e una situazione "rivoluzionaria" nella Chiesa che deve portare al potere i progressisti.
Angel

Unknown ha detto...

Penso una cosa. Che il linguaggio come quello del post che precede questo, non aiuti la verità. Chi sa, parli e preghi. Altrimenti preghi e basta e che la Misericordia di Dio sia magnanima verso questo sciacallaggio continuo.

Saluti a tutti e a tutte, Matteo

don Marco (porporino) ha detto...

Euge..... è na vita che lo dico che devono cercare altrove e vedere tante porpore moooolto strane, di madonnine infilzate, vescovi che per avere un cencetto rosso han fatto di tutto....

sulle esequie del Papa desidero ricordare che a pagare e a morire c'è sempre tempo ;)

Anonimo ha detto...

Premesso che alcuni commenti postati negli ultimi giorni dal sottoscritto sono stati cestinati dal gestore (non so per quali motivi), ribadisco un dato di fatto incontrovertibile sul caso "GROER", che nessuno può smentire.
Il Card. Sodano non ha insabbiato un bel niente, chiese allora che la procedura da seguire fosse quella prevista dal can. 1395 § 2, che prevede la prescrizione di cinque anni per i casi di abusi su minori. Allora la maggiora età era considerata di 16 anni. IL "criminale" Groer (come lo definisce ora molta stampa austriaca) commise dei peccati di omosessualità e non dei delitti di pedofilia, dal momento che i fatti ciontestatigli risalivano a 20 o 25 anni prima del 1990, avvenuti con adolescenti dai 16 anni in su, quindi già prescritti. Per tale ragione la questione fu chiusa come tutti ben sanno. Come si potevano applicare delle norme nel 1995 emanate poi nel 2001? Poi , è bene che tutti comprendano questa regola: LA LEGGE PENALE NON E´ MAI RETROATTIVA. Questo deve spiegare il porporato viennese ai giornalisti e dire sul caso tutta la verità.
Poi se Sodano deve pagare per i "criminini" dei Legionari di Cristo, sarebbero molte le teste a dover cadere...in un solo giorno la Chiesa sarebbe sguarnita di molti porporati, arcivescovi e vescovi!
Luigi

euge ha detto...

Bravo Don Marco ( porporino )!

Vatykanista ha detto...

La questione alla fine è solo una: Groer era un "ultraconservatore". Fosse stato dottrinalmente una sorta di Weakland austriaco, nessuno ne direbbe poi tanto male..

laura ha detto...

Queste accuse spietate, vere o false che siano, mi danno tanta tristezza. sarà il Santo Padre a decidere cosa fare e di chi fidarsi o diffidare.
Non è cristiano questo modo di parlare. Chi è senza peccato, scgli la prima pietra!