sabato 4 settembre 2010

Il Papa incontra Peres: «Si lavori per garantire a tutti serenità e sicurezza» (Giansoldati)


Vedi anche:

La pace in Terrasanta passa da Castel Gandolfo (Galeazzi)

Visita del Papa nel Regno Unito, Allen: Benedetto XVI ha affrontato viaggi più difficili. Quattro domande

Recensione di "Attacco a Ratzinger": Marcello Foa risponde ad Alberto Melloni

Messaggio del Santo Padre per la GMG di Madrid: traduzione in lingua tedesca (Zenit)

"Attacco a Ratzinger": la recensione di Paolo D'Andrea

Hilary White: "In Italia la Chiesa e la liturgia sono congelati in un perpetuo inverno" (Messainlatino). Monumentale

E se avesse ragione Papa Ratzinger? Il commento di Davide Orecchio che ha letto il Messaggio per la GMG di Madrid senza fermarsi ai titoli

L'amore per i giovani nelle parole del Papa e del Presidente Napolitano

Rosari benedetti dal Papa ai cileni intrappolati in miniera (O.R.)

Messaggio del Papa per la GMG di Madrid: il commento di Marco Iasevoli (Panorama)

Benedetto XVI racconta la sua esperienza giovanile. I giovani non cercano sicurezza, ma una “vita più grande” (Zenit)

Il Papa ai giovani: È vitale avere delle radici, delle basi solide e dei punti fermi (Bandini)

Il Papa: i giovani sono il futuro della Chiesa e della società ma il relativismo li deruba. Il Mondo senza Dio diventa un inferno (Izzo)

10° Corso biennale in Dottrina Sociale della Chiesa. Lezioni al via il prossimo 2 ottobre

Gli alunni di Ratzinger di fronte al Vaticano II: fedeltà e apertura (Zenit)

Il Cardinale Newman e la ricerca della verità. Intervista a Cristina Siccardi, biografa dal futuro beato (Carmen Elena Villa)

La deriva intellettuale di Alain Minc (Le Monde)

Sulle orme di Leone XIII: la visita di Benedetto XVI a Carpineto Romano, che diede i natali a Papa Pecci

Il Papa: la mia giovinezza rinchiusa dal nazismo. I ragazzi cerchino ampi orizzonti (Izzo)

Cile: l’arcivescovo di Santiago consegna ai 33 minatori intrappolati un Rosario, dono del Papa (Radio Vaticana)

"Attacco a Ratzinger": la recensione di Guido Horst (Die Tagespost)

Il Papa ai giovani della Gmg 2011: in una società che crea “paradisi” senza Dio mettete in Lui le vostre speranze (Radio Vaticana)

Per il Vaticano non esistono ragazzi di lingua tedesca e comunque non sono meritevoli della pubblicazione del Messaggio del Papa per la GMG

Messaggio per la GMG 2011, padre Eric Jaquinet: "Attestato di grande fiducia nei giovani" (Sir)

Il Papa: ai giovani, ciò che conta è la fede, non le “sicurezze” del mondo (AsiaNews)

Il Presidente del consiglio delle chiese evangeliche in Germania Schneider nega che Gesù Cristo sia nato da una vergine

Paul Sims, "nuovo umanista" è costernato per il tono del dibattito in GB contro il Papa

Un'agenzia scrive un titolo bizzarro sul Messaggio del Papa ai giovani e TUTTI le vanno dietro

Il Papa ai giovani: In un momento in cui l’Europa ha grande bisogno di ritrovare le sue radici cristiane, ci siamo dati appuntamento a Madrid

Il Papa: Cari giovani, la Chiesa conta su di voi! Ha bisogno della vostra fede viva, della vostra carità creativa...

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (16-21 AGOSTO 2011)

Benedetto XVI e la crisi degli abusi sessuali. Recensione al libro di Gregory Erlandson e Matthew Bunson (Zenit)

"Perché mi attaccano". Autobiografia di un Pontificato (Magister)

"Attacco a Ratzinger": la recensione di Andrea Gagliarducci

I consigli non richiesti di Verzè Luigi: "Ecco cosa farei se fossi Papa" ma grazie a Dio non lo è e non lo sarà!
______________________________________

Il Papa incontra Peres: «Si lavori per garantire a tutti serenità e sicurezza»

di FRANCA GIANSOLDATI

CITTA’ DEL VATICANO

La trattativa in corso a Washington tra israeliani e palestinesi è rimbalzata a Castel Gandolfo dove, ieri mattina, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il presidente israeliano Shimon Peres. Un incontro cordiale, avvenuto senza interprete e durato in tutto ben 40 minuti. Stando al metro dei rigidi protocolli vaticani è stato indubbiamente denso e significativo. Ma soprattutto è servito a Peres a tratteggiare all’ospite il quadro complessivo e il lavorìo diplomatico svolto dal presidente degli Stati Uniti nella speranza di poter raggiungere un accordo di massima tra i due Stati. «Garantire a entrambe le parti in causa il diritto a vivere in sicurezza nonché arrivare al riconoscimento delle due entità statuali» è l’obiettivo ambizioso che Papa Ratzinger ha più volte auspicato. La partita che si sta giocando a Washington riguarda anche il futuro di Gerusalemme. Vista la posta in gioco il leader israeliano era in qualche modo obbligato a fare tappa in Vaticano: Israele sa bene che prima o poi si apriranno le riflessioni su come gestire concretamente i luoghi santi, in che modo garantire l’accesso ai fedeli, indistintamente dal proprio credo. Musulmani, ebrei e cristiani hanno il medesimo diritto ad esercitare la libertà religiosa, fermo restando l’importante annuncio fatto dal Presidente Obama: Gerusalemme sarà capitale israeliana. Cosa non da poco che comporterà ad Israele «fare delle rinunce», come ha fatto capire con recenti dichiarazioni il premier Netanhyau. La Santa Sede, futuro attore in causa, sono decenni che insiste nel dotare Gerusalemme di uno statuto internazionalmente garantito. L’ipotesi che col tempo è finita in un angolo perché ritenuta difficilmente praticabile nella sua interezza, potrebbe tornare utile. Per certe zone sacre - per esempio il Muro Occidentale, la Spianata del Tempio, Il Santo Sepolcro, la Via Dolorosa, il Getsemani, il Cenacolo - diventerebbe necessaria una tutela terza, super partes, garantita a livello internazionale, magari dall’Onu, in grado così di rassicurare tutti.
La missione di Peres a Castel Gandolfo è dunque servita a rafforzare legami e ravvivare già buoni rapporti. La scorsa settimana ad una radio, annunciando l’imminente viaggio a Roma, il presidente israeliano sottolineava (non a caso) che mai come ora i legami con la Santa Sede sono buoni. Significativo il dono portato da Gerusalemme: una Menorah d’argento, alta 30 centimetri, alla cui base è stato inciso: A Benedetto XVI il pastore che cerca di guidarci nei territori della pace e della benedizione.
Prima di ripartire diretto a Cernobbio per il workshop Ambrosetti, non ha mancato di rinnovare un accorato appello alla diplomazia vaticana, di attivare tutti i canali possibili per la liberazione di Shalit, il soldato nelle mani di Hamas da ormai 4 anni.

© Copyright Il Messaggero, 3 settembre 2010

Nessun commento: