domenica 31 ottobre 2010

Il Papa: "Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi". Dopo l'Angelus Benedetto XVI ricorda Mons. Szilard Bogdanffy, vescovo e martire del comunismo (Izzo)

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Il Papa: Dio non esclude nessuno, vede in onguno un’anima da salvare (AsiaNews)

Il Papa: "Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Dio non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali" (Angelus)

Il Papa e l'educazione: L'audace avventura (Paolo Bustaffa)

Martini invita a riscoprire lo "spirito" del Concilio. Lo spirito? Non sarebbe meglio invitare a leggere i testi? Non contento, definisce "sterile" la polemica sulla continuità o discontinuità con la Tradizione

Dalla parte di Ruby, dalla parte di Sarah: il bellissimo editoriale di Lucio Brunelli (per meditare!)

Il Papa: «Non adattatevi ad un amore ridotto a merce di scambio» (Gasparroni)

Il Papa ai giovani: Diventare grandi vuol dire trasformare la propria vita in "un dono agli altri" (Raffaele Luise)

Famiglia cristiana: alla Messa tradizionale si "assiste" senza capire, manca la "gioiosa fraternità" della Messa nuova (Messainlatino)

Luce del Mondo: Il Papa, la Chiesa ed i Segni dei Tempi. Introduzione di George Weigel. Qualche anticipazione sulle domande che Peter Seewald ha posto a Benedetto XVI

Dopo Peterson, Guardini (Rodari)

Il Papa: l'università può essere il luogo della ricerca della verità solo quando è libera da ogni strumentalizzazione e tornaconto per fini politici e di altro tipo (Izzo)

Si scrive Peterson, si legge Ratzinger (Magister)

Centomila in festa per Benedetto XVI (Gianluca Biccini)

Il Papa ai ragazzi dell'Azione Cattolica: "Diventate grandi quando non permettete più allo specchio di essere l’unica verità di voi stessi, ma quando la lasciate dire a quelli che vi sono amici. Diventate grandi se siete capaci di fare della vostra vita un dono agli altri, non di cercare se stessi, ma di dare se stessi agli altri: questa è la scuola dell’amore" (Colloquio del Papa con i ragazzi)

Il Papa all'Ac: impegno per una vita buona (Bobbio)

Il Papa: da Guardini ho imparato ad andare oltre lo "spettacolo pirotecnico" delle opinioni. Benedetto XVI: la grandezza di Dio supera il nostro metro di misura (Izzo)

Il Papa incontra i ragazzi dell'Azione Cattolica: video di Repubblica TV

Benedetto XVI chiede ai giovani di «non adattarsi a un amore vissuto come merce di scambio» (Il Sole 24 Ore)

Il Papa incontra i ragazzi dell'Azione Cattolica: video di Corriere TV

La festa dell'Acr con Benedetto XVI: le voci dei giovani (Radio Vaticana)

Il Papa: «Romano Guardini, uomo del dialogo interiore» (Avvenire)

Il Papa fra Santiago e la Sagrada Familia (Muolo)

Il Papa e l'Azione Cattolica: C'è di più. L'incontro dei 100 mila ragazzi e giovanissimi (Sir)

Il Papa: Diventate grandi quando non permettete più allo specchio di essere l'unica verità di voi stessi, ma la lasciate dire a quelli che vi sono amici (Tgcom)

Il Papa: troppo spesso oggi l'amore è ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto di se stessi e degli altri (Izzo)

Card. Bagnasco: "Il Papa guida la Chiesa confermando la nostra fede e indicando la strada per seguire Gesù, Maestro e Amico" (testo integrale del discorso)

Il Papa: "Nell’accompagnare la gioventù, Guardini cercò anche un nuovo accesso alla liturgia. La riscoperta della liturgia era per lui una riscoperta dell’unità fra spirito e corpo nella totalità dell’unico essere umano, poiché l’atto liturgico è sempre allo stesso tempo un atto corporale e spirituale" (Discorso)

"Come andare a Messa e non perdere la fede" di Nicola Bux con il contributo di Vittorio Messori: la recensione di Andrea Tornielli

Ettore Gotti Tedeschi: "Lo Ior è uno strumento per fare del bene. Se qualcuno l'ha usato male, ne risponderà anche al Padreterno" (Panorama)

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PAPA: DIO NON ESCLUDE NESSUNO, NE' POVERI NE' RICCHI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 ott.

"Dio non esclude nessuno, ne' poveri ne' ricchi".
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus. "Dio - ha spiegato ai 40 mila fedeli presenti in piazza San Pietro nonostante la pioggia di oggi a Roma - non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un'anima da salvare ed e' attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali".
Nella sua vita e con il suo sacrificio, Gesu' "ha dimostrato questa immensa misericordia, che non toglie nulla alla gravita' del peccato, ma mira sempre a salvare il peccatore, ad offrirgli la possibilita' di riscattarsi, di ricominciare da capo, di convertirsi".
La riflessione proposta dal Pontefice ha preso spunto dall'episodio evangelico della conversione di Zaccheo, che a Gerico era un ricco esattore delle tasse, anzi, ha sottolineato, "il capo dei pubblicani" cioe' degli esattori che "gia' per questo motivo erano considerati pubblici
peccatori e per di piu', approfittavano spesso della loro posizione per estorcere denaro alla gente".
Zaccheo, dunque, "era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini e quando Gesu', attraversando Gerico, si fermo' proprio a casa di Zaccheo, suscito' uno scandalo generale".
"Gesu' afferma che e' molto difficile per un ricco entrare nel Regno dei cieli", ha osservato Papa Ratzinger citando un altro passo del Vangelo che deve inquietare tutti. Ma a prevalere nella valutazione di Cristo e' sempre la misericordia: infatti "nel caso di Zaccheo, vediamo proprio che quanto sembra impossibile si realizza perche', come commenta san Girolamo, ha dato via la sua ricchezza e immediatamente l’ha sostituita con la ricchezza del regno dei cieli".
"Le ricchezze - ha aggiunto ancora Ratzinger citando San Massimo da Torino - per gli stoltisono un alimento per la disonesta', per i saggi invece sono un aiuto per la virtu'; a questi si offre un'opportunita' per la salvezza, a quelli si procura un inciampo che li perde".
"Cari amici - ha rilevato il Papa rivolto alla grande folla che anche oggi era ad ascoltarlo, dopo gli oltre 100 mila ragazzi dell'Azione Cattolica che c'erano ieri - Zaccheo ha accolto Gesu' e si e' convertito, perche' Gesu' per primo aveva accolto lui: non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza". Speriamo e preghiamo, ha concluso, di essere anche noi "rinnovati dal suo amore, e trasmettere agli altri la sua misericordia".

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PAPA: RICORDA VESCOVO MARTIRE DEL COMUNISMO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 ott.

Alla grande folla che questa mattina ha partecipato all'Angelus (oltre 40 mila persone presenti in piazza San Pietro nonostante la pioggi) Benedetto XVI ha presentato questa mattina la figura di mons. Szilard Bogdanffy, vescovo e martire proclamato ieri beato nella cattedrale di Oradea Mare in Romania.
"Nel 1949, a 38 anni - ha ricordato il Papa - il nuovo beato fu consacrato vescovo in clandestinita' e quindi arrestato dal regime comunista del suo Paese, la Romania, con
l'accusa di cospirazione.
Dopo quattro anni di sofferenze e umiliazioni, mori' in carcere.
Rendiamo grazie a Dio per questo eroico Pastore della Chiesa che ha seguito l'Agnello fino alla
fine". "La sua testimonianza - e' stato l'auspicio conclusivo del Pontefice - conforti quanti anche oggi sono perseguitati a causa del Vangelo".

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