lunedì 21 dicembre 2009

Discorso del Papa alla curia romana: il commento di Giovanni Maria Vian


Vedi anche:

Facciamo tesoro delle parole del Papa sul perdono e la riconciliazione e del ricordo della visita allo Yad Vashem

Il Papa ancora commosso per la sua visita allo Yad Vashem (Zenit)

La leggenda nera di Pio XII l’ha inventata un cattolico: Mounier (Magister)

I "silenzi" di Pio XII: un'utile opera di approfondimento di Mons. Marchetto

Il Papa: l'umanità ferita ha sete di riconciliazione (Izzo)

Il Papa ha ragione: il Natale non è una favola (Luca Volontè)

Pio XII, il Papa che si oppose a Hitler (Piero Gheddo)

«Africa, scuola di liturgia» (Giorgio Bernardelli)

Le due "anime" della Chiesa Cattolica: quella accondiscendente in nome del dialogo ad ogni costo e quella della fermezza nel nome della Verità (Sir)

Il Papa: Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea (Corriere)

Il Papa: la Chiesa non deve cedere alla tentazione di fare politica (Izzo)

Il Papa: Natale non è una favola (Zavattaro)

Il Papa: "I vescovi non diventino guide politiche" (Il Giornale)

Il Papa: il mondo e gli uomini hanno bisogno di riconciliarsi: con Dio, con se stessi, con il creato (AsiaNews)

Il Papa: L'uomo impari di nuovo a riconoscere la colpa se vuole la pace in terra. La Chiesa apra uno spazio di accesso a Dio per i lontani

Il Papa: allo Yad Vashem incontro sconvolgente con la crudeltà umana. Ogni società ha bisogno di riconciliazione (Izzo)

Il Papa: la Chiesa deve avere a cuore le persone che si ritengono agnostiche e atee (Asca)

Il Papa: "No alla chiesa in politica" (Repubblica)

Il Papa: la Chiesa deve offrire spazio a chi non conosce Dio (Izzo)

Confermata la visita di Benedetto XVI alla sinagoga di Roma

Il Papa: Senza riconciliazione non c'è buona politica né pace (Apcom)

Shoah, il Papa: Ideologia accecata uccideva uomini, cacciava Dio (Apcom)

Il Papa ripercorre davanti alla curia romana le tappe dell'anno 2009. Le parole chiave: penitenza, perdono e riconciliazione (Discorso)

Card. Kasper sulla visita a rischio in sinagoga: “Sono polemiche emotive ma penso che alla fine prevarrà il buon senso” (Galeazzi)

Padre Neuhaus: Rigettiamo la diffamazione e le accuse di viltà e persino di antisemitismo e collaborazionismo rivolte contro Pio XII (Sir)

Pio XII, archivi e ipocrisie (Francesco Colafemmina)

Visita del Papa in sinagoga a rischio? Il commento di Giacomo Galeazzi

Il Papa: il Natale non è una festa per bambini (Sir)

Pio XII, a rischio la visita del Papa in sinagoga (La Rocca)

Padre Lombardi: "Gli Archivi di Pio XII visibili fra cinque anni" (Vecchi)

Il filo rosso di Papa Ratzinger (Casavola)

La minaccia: a rischio la visita del Papa in sinagoga. Un secondo "caso" Sapienza?

La supplica nascosta di Pio XII che maledice il nazismo (Tornielli)

Pio XII venerabile, "dolore" degli ebrei (Galeazzi)

Wojtyla e Pio XII beati: gli ebrei se la prendono con il Papa ed il card. Dziwicsz attacca il card. Danneels. Ovviamente nessuno difende Benedetto XVI

Beatificazione di Pio XII, Tom Segev offende pesantemente Benedetto XVI usando argomenti triti e ritriti

Il Papa rilancia il vero senso del Natale: Non è una favola ma la risposta di Dio al dramma dell'umanità in cerca di pace (Saporini)

Beatificazione di Pio XII? Affare interno alla Chiesa, Israele non interferirà. Beh! Ci mancherebbe!

L’abbinamento a Wojtyla e il segno della continuità: il commento di Luigi Accattoli

Il Papa firma il decreto che renderà beato Pio XII (Vecchi)

Il Papa: Il Natale non è una favola per bambini ma la risposta di Dio all’umanità in cerca di pace (Radio Vaticana)

Gli amici ebrei moderino i toni. Non sono accettabili le dichiarazioni del portavoce del memoriale della Shoah e del consiglio degli ebrei tedeschi

Il Papa: il Natale non è una favola da bimbi ma la risposta al dramma dell'umanità (Izzo)

Almeno noi parliamoci chiaro e fuori dai denti: Papa Benedetto ha compiuto ciò che nessun altro ha avuto ed avrebbe il coraggio di fare

Il Papa incoraggia l'Osservatore Romano che aiuta il Congo. Poi saluta il card. Glemp, che va in pensione, ed il nuovo Primate di Polonia (Izzo)

Il Papa: «Betlemme simbolo di pace, anche se purtroppo non raggiunta» (Corriere)

Il Papa: Gesù nato a Betlemme, città della pace, non è una favola per bambini (AsiaNews)

Il Papa: non c'è pace a Betlemme, ma Dio non si rassegna (Izzo)

Il Papa: "Oggi, come ai tempi di Gesù, il Natale non è una favola per bambini, ma la risposta di Dio al dramma dell’umanità in cerca della vera pace" (Angelus)

Al cospetto di Dio

La fine dell'anno civile - e per i cristiani la celebrazione del Natale di Cristo - è occasione di riflessione e bilanci. Anche per Benedetto XVI, che come di consueto ha parlato ai suoi collaboratori più stretti (cardinali, membri della Curia romana, rappresentanti pontifici) rileggendo l'anno in una luce che può sorprendere ma che è l'unica vera, e cioè "al cospetto di Dio".
E proponendo la sua visione di questi mesi trascorsi a chiunque voglia prestargli attenzione.
Il Papa ha scelto i tre grandi viaggi internazionali dell'anno - in Africa, in Terra santa, nel cuore dell'Europa - per svolgere una riflessione sull'essere umano che, consapevole o ignaro, sta appunto davanti a Dio. La preoccupazione di Benedetto XVI resta infatti quella di testimoniare questa realtà. Ciò in un anno in gran parte trascorso "nel segno dell'Africa". Ma anche durante il pellegrinaggio nel Paese promesso a Mosè e dove Gesù passò annunciando e inaugurando il regno di Dio. E nella visita nella Repubblica Ceca, nel cuore di un'Europa da vent'anni di nuovo libera e in pace, benché curva sotto il peso di nuove divisioni, ingiustizie e intolleranze.
Come sempre il Papa coglie l'essenziale, senza però attenuare un realismo attento che troppo spesso manca a governanti e politici. Questo realismo invece è la principale caratteristica dell'enciclica Caritas in veritate, così come lo è stato dell'assemblea sinodale, che tuttavia non si è arrogata competenze politiche improprie. E l'essenziale sta nel fatto che il cielo non è più chiuso e che Dio è vicino. Per questo i cattolici africani vivono ogni giorno il senso della sacralità, hanno accolto il primato pontificio come evidente "punto di convergenza per l'unità della Famiglia di Dio" e celebrano liturgie gioiose e composte che hanno richiamato a Benedetto XVI la sobria ebrietas cara al misticismo antico, giudaico e cristiano.
La riconciliazione, per il Papa, è quella urgente in Africa come in ogni altra società, secondo un processo che può trarre esempio da quello avviato in Europa dopo la tragedia dell'ultima guerra mondiale. Ma la riconciliazione si realizza, prima di tutto, nel sacramento della penitenza, in gran parte scomparso nelle abitudini dei cristiani perché si è perduta "la veracità nei confronti di noi stessi e di Dio", mettendo a rischio l'umanità e la capacità di pace. E di fronte al male bisogna restare vigili: ecco perché Benedetto XVI è tornato sulla visita "sconvolgente" compiuta a Yad Vashem, che ricorda lo sterminio di sei milioni di ebrei e la volontà di cacciare dal mondo il Dio di Abramo e di Gesù.
Ma l'immagine che più colpisce e che resterà di questo grande discorso papale è quella del "cortile dei gentili", riservato nel Tempio di Gerusalemme ai pagani che volevano pregare l'unico Dio e che Gesù volle sgomberare da chi l'aveva trasformato in "un covo di ladri".
A imitazione di Cristo anche oggi - ha detto Benedetto XVI - la Chiesa dovrebbe aprire uno spazio per tutti i popoli e per quanti conoscono Dio da lontano o per i quali è sconosciuto o estraneo. Per aiutarli ad "agganciarsi a Dio", al cui cospetto sta ogni creatura umana.

g. m. v.

(©L'Osservatore Romano - 21-22 dicembre 2009)

Nessun commento: