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Eva, nata da una costola
Né dominatrice né schiava
Elisa Pinna
Roma
Non dalla testa. E nemmeno dai piedi. Eva è stata creata da una costola di Adamo, e in ciò vi è un motivo ben preciso, ha spiegato ieri Papa Ratzinger nella sua ultima udienza generale del 2009: Dio ha voluto che la donna fosse compagna dell'uomo, «né dominatrice né schiava», e ha scelto simbolicamente una parte del corpo che rappresenta l'unione sociale.
Per illustrare tale concetto ai circa ***mila fedeli presenti ieri mattina nell'Aula Nervi, Benedetto XVI ha preso ispirazione dalle teorie di un teologo medioevale, Pietro Lombardo, vissuto nel XII secolo e divenuto vescovo di Parigi. Nella Bibbia vi sono due passaggi sulla Creazione dell'essere umano.
Nel primo brano, all'apice del lavoro di sette giorni, «Dio – si legge – creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò». Nel secondo brano vi è invece un'azione in due tempi: «il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente»; poi «fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.
Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo».
«Il motivo per cui la creazione della donna avvenne dalla costola di Adamoè che veniva formata non una dominatrice e neppure una schiava dell'uomo, ma una sua compagna», ha detto Papa Ratzinger, aggiungendo come in questa azione sia rappresentato non solo il significato più profondo del matrimonio cristiano, ma anche «il mistero di Cristo e della Chiesa. Come infatti la donna è stata formata dalla costola di Adamo mentre questi dormiva così la Chiesa è nata dai sacramenti che iniziarono a scorrere dal costato di Cristo che dormiva sulla Croce, cioè dal sangue e dall'acqua, con cui siamo redenti dalla pena e purificati dalla colpa».
© Copyright Gazzetta del sud, 31 dicembre 2009
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