sabato 19 dicembre 2009

Il Papa: «L’albero di Natale testimonia la luce vera» (Mastrofini)


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«L’albero di Natale testimonia la luce vera»

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DI FABRIZIO MASTROFINI

Agli abitanti di Roma, a tutti i pellegrini che si recheranno in questi giorni a Roma, e che si collegheranno con la capitale attraverso «le immagini delle televisioni di tutto il mondo», l’albero di Natale donato quest’anno dal Belgio e che spicca sulla piazza vaticana a fianco del presepe, «proclama l’avvento del Figlio di Dio», Colui che «è venuto per fare nuove tutte le cose».
Con queste affettuose parole di gratitudine, Benedetto XVI ha accolto ieri mattina una delegazione del Belgio, guidata dal ministro regionale del Commercio estero della Vallonia, Jean-Claude Marcourt e da monsignor Aloys Jousten, vescovo di Liegi.
L’abete rosso, di 30 metri, proviene in particolare dalla regione della Vallonia ed è stato acceso poi ieri pomeriggio nel corso di una suggestiva cerimonia. «Nella foresta – ha detto il Papa – gli alberi si tengono gli uni accanto agli altri e ciascuno di loro contribuisce a fare della foresta un luogo ombroso, talvolta addirittura oscuro. Ed ecco che, scelto tra una moltitudine, questo abete maestoso che voi offrite oggi è illuminato e ricoperto di decorazioni scintillanti che sembrano essere tanti frutti meravigliosi. Lasciando la sua veste ombrosa per un barlume scintillante, si è trasfigurato, divenendo portatore di una luce che non è la sua ma che rende testimonianza alla vera Luce che viene in questo mondo». La sorte di questo albero – ha proseguito Benedetto XVI – è comparabile alla nostra, noi che siamo chiamati a portare i frutti buoni per manifestare che il mondo è stato realmente visitato e salvato dal Signore». Insieme all’albero sono stati portati in Vaticano anche altri 40 abeti più piccoli per la decorazione natalizia dell’appartamento del Papa , della Sala Clementina e di alcuni uffici della Curia. Alla cerimonia del pomeriggio in piazza San Pietro, per l’accensione dell’abete, hanno partecipato le diverse auto- rità belghe convenute a Roma mentre per la Santa Sede era presente il cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. «Portate ai fedeli della Vallonia i nostri auguri di Natale», ha detto il cardinale dopo aver sottolineato il valore della festa. «Portate – ha aggiunto – anche i nostri saluti e la nostra gioia per il dono di questo albero». Il vescovo di Liegi, monsignor Jousten, ha sottolineato che si tratta appunto di un «dono della gente della Vallonia che è lieta ed orgogliosa di averlo potuto offrire al Papa ». Al termine dei brevi saluti un bambino ha acceso l’albero e subito dopo la banda della Gendarmeria vaticana ha suonato «Le Chant des Wallons », l’inno regionale, quindi la «Brabançonne », l’inno nazionale belga e, infine, l’inno dello Stato Vaticano, con il quale si è conclusa la cerimonia. L’albero proviene dalla città termale di Spa, nella provincia di Liegi, ha 90 anni, misura 30 metri di altezza e ha un diametro di 7 metri; la pianta è giunta il 4 dicembre in piazza San Pietro e resterà fino a febbraio, quando con le Ceneri avrà termine il periodo natalizio.
Anche noi siamo chiamati «a portare i frutti buoni per manifestare che il mondo è stato visitato e salvato dal Signore»

© Copyright Avvenire, 19 dicembre 2009

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