giovedì 7 gennaio 2010
Il Papa: «Erode sembra essere sempre più forte» (Conte)
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Ratzinger: la scienza non è autosufficiente
All'Angelus cita Pio XII, definendolo "venerabile" per la prima volta in un discorso pubblico
Domitilla Conte
roma
La scienza non può considerarsi «autosufficiente», ma dovrebbe avere «l'umiltà e il coraggio» di aprirsi al mistero di Dio.
Nel giorno dell'Epifania papa Ratzinger punta il dito contro una «sapienza» spesso dimentica della fede, e un'umanità «troppo sicura di sé stessa», in cui «Erode sembra essere sempre più forte» e il bambino Gesù «addirittura calpestato». Così mentre nella Spagna di Zapatero imperversa lo scontro sull'aborto e l'Italia si appresta a rimettere mano alla tormentata proposta di legge sul biotestamento, Benedetto XVI ha colto l'occasione per riaffermare il rispetto della vita e la necessità di tenere unite scienza e fede, nonché della possibilità, per ognuno e in ogni epoca, di «vedere la stella» e iniziare un nuovo cammino.
L'Epifania, come il Natale – ha ribadito il Papa – «non è un sogno», ma «la Verità che si irradia nel mondo». Chi la vede e chi no. E «i credenti in Gesù Cristo sembrano essere sempre pochi». Una indifferenza, ha osservato il pontefice, favorita dalla «troppa sicurezza in sé stessi», dalla «pretesa di conoscere perfettamente la realtà», dalla «presunzione di avere già formulato un giudizio definitivo sulle cose», sentimenti che «rendono chiusi e insensibili i cuori alla novità di Dio».
Un male che coglie i «sapienti» di oggi, come i potenti dell'anno zero. A giungere per primi alla mangiatoia, infatti, non furono i re della terra, ma i Magi, «personaggi sconosciuti, forse visti con sospetto», ma capaci di unire il loro sapere alla luce della fede. Una dote che porta il Papa a definirli «modelli degli autentici cercatori della verità», senza imbarazzo nel chiedere indicazioni ai sacerdoti, né nel dare ascolto a sogni e profezie.
Il monito, giunto durante la messa a San Pietro, si è fatto più esplicito all'Angelus.
E, dopo la preghiera mariana, papa Ratzinger ha citato Pio XII, definendolo «venerabile», per la prima volta in un discorso pubblico dopo la firma del decreto che riconosce le sue «virtù eroiche». Tra pochi giorni, il 17 gennaio, papa Ratzinger sarà accolto alla Sinagoga di Roma, nonostante l'irritazione suscitata dalla decisione in alcuni settori ebraici.
© Copyright Gazzetta del sud, 7 gennaio 2010
Mi stupisco dello stupore! Pio XII deve (non puo'!) essere chiamato con il titolo di "Venerabile Servo di Dio". Dov'e' il problema?
R.
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2 commenti:
Buongiorno Raffaella. Ieri, quando ho letto dei lanci di agenzia simili a questo articolo, mi è scappato da ridere. Della serie, ma ci fanno o ci sono... Mah!
Buongiorno Sonny :))
Stessa reazione ehheheh
R.
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