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Il Papa: "Anche a Roma, come in ogni grande Città, si avvertono gli effetti di una cultura che esaspera il concetto di individuo: spesso si vive chiusi in se stessi, ripiegati sui propri problemi, distratti dalle tante preoccupazioni che affollano la mente e rendono l’uomo incapace di cogliere le semplici gioie presenti nella vita di ciascuno. La custodia della creazione, compito affidato dal Creatore all’umanità, implica anche la custodia di quei sentimenti di bontà, generosità, correttezza e onestà che Dio ha posto nel cuore di ogni essere umano, creato a sua "immagine e somiglianza"" (Discorso all'ACEA)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
PAPA: A ROMA TROPPO INDIVIDUALISMO, SERVE ECOLOGIA UMANA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 6 feb.
''Anche a Roma, come in ogni grande Citta', si avvertono gli effetti di una cultura che esaspera il concetto di individuo: spesso si vive chiusi in se stessi, ripiegati sui propri problemi, distratti dalle tante preoccupazioni che affollano la mente e rendono l'uomo incapace di cogliere le semplici gioie presenti nella vita di ciascuno''.
Lo afferma Benedetto XVI che chiede per la Capitale ''un'ecologia umana, che sia in grado di rendere gli ambienti di lavoro e le relazioni interpersonali degne dell'uomo''.
''La custodia della creazione, compito affidato dal Creatore all'umanita' - spiega in un discorso rivolto al sindaco Gianni Alemanno e ai dirigenti e dipendenti dall'Acea, l'azienda municipale per l'acque e l'elettricita' che compie 100 anni - implica anche la custodia di quei sentimenti di bonta', generosita', correttezza e onesta' che Dio ha posto nel cuore di ogni essere umano, creato a sua immagine e somiglianza''. Affinche' Roma possa ''continuare ad assolvere quel ruolo di faro di civilta', che l'ha resa illustre nel corso dei secoli'', Papa Ratzinger invita ''a guardare a Cristo, l'uomo perfetto, a prendere sempre come esempio il suo agire, per poter crescere in umanita', e cosi' realizzare una Citta' dal volto sempre piu' umano, nella quale ognuno e' considerato persona, essere spirituale in relazione con gli altri'' e loda l'impegno dell'Acea ''nel migliorare i rapporti interpersonali e la qualita' del lavoro''. In proposito ricorda ''il cammino lungo e affascinante, ricco di sfide e di successi'' iniziato dall'Acea il 20 settembre del 1909, ''quando i Cittadini romani, con referendum popolare, scelsero che l'illuminazione pubblica e i trasporti collettivi fossero municipalizzati''. ''Da quel giorno - rileva - la vostra Azienda e' cresciuta insieme a Roma, che cambiava e si espandeva a dismisura''. ''Negli anni il rapporto fra l'Urbe e l'Acea e' poi diventato sempre piu' stretto, e questo grazie soprattutto alla pluralita' di servizi che l'Azienda ha erogato e continua ad erogare alla Citta', sostenendone e favorendone la trasformazione in una moderna metropoli'', ricorda ancora.
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CRISI: PAPA RICHIAMA IMPRESE A RESPONSABILITA' SOCIALE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 6 feb.
Siamo ''al termine di un periodo denso di difficolta', caratterizzato da una grave crisi internazionale che ha portato il mondo a ripensare un modello di sviluppo basato soprattutto sulla finanza e sul profitto'', e per il Benedetto XVI occorre ''orientarsi a rimettere al centro dell'azione dell'uomo la sua capacita' di produrre, di innovare, di pensare e costruire il futuro''.
Il Papa lo ha detto a dirigenti e dipendenti dell'Acea, ricevuti oggi con il sindaco di Roma Gianni Alemanno in occasione del centenario dell'azienda municipale per l'acque e l'elettricita'. Nel suo discorso, il Pontefice ha citato l'Enciclica 'Caritas in veritate', sottolinenando quanto sia ''importante che cresca la consapevolezza circa la necessita' di una piu' ampia 'responsabilita' sociale'dell'impresa, che spinga a tenere nella giusta considerazione le attese e i bisogni dei lavoratori, dei clienti, dei fornitori e dell'intera comunita', e ad avere una particolare attenzione verso l'ambiente''. ''In questo modo - ha spiegato - la produzione di beni e servizi non sara' legata esclusivamente alla ricerca del profitto economico, ma anche alla promozione del bene di tutti''. In proposito, il Pontefice ha ricordato 'la 'Carta dei Valori' e il 'Codice Etico', ''nei quali vengono richiamati i principi di responsabilita', trasparenza, correttezza, lo spirito di servizio e di collaborazione cui si richiama l'Acea e espresso ''vivo apprezzamento'' all'azienda per ''il bel volume sull'applicazione al mondo dell'impresa dei principi dell'Enciclica, realizzato in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana e gli imprenditori cattolici dell'Ucid, nella collana 'Imprenditori per il bene comune''. Infine il Papa ha ringraziato l'Acea anche ''per il progetto di collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, che si propone l'obiettivo di rispondere all'urgenza di acqua e di energia in alcuni Paesi in via di sviluppo''.
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