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(ASCA) - Citta' del Vaticano, 2 mar
Il titolo ufficiale e' quello di 'consigliere di nunziatura dell'ambasciata della Santa Sede presso le Filippine'; ma, in realta', il diplomatico vaticano che ricopre questo incarico risiede a Hong Kong, a circa 1100 chilometri da Manila, e il suo vero compito e' quello di guidare la ''missione di studio'' della Santa Sede nell'ex-colonia britannica, una sorta di 'ambasciata' non ufficiale delle autorita' vaticane presso il governo di Pechino, alla luce della perdurante assenza di relazioni diplomatiche ufficiali tra i due Paesi.
Secondo quanto riporta oggi l'agenzia francese specializzata in informazione vaticana I.Media, l'incarico di ambasciatore ufficioso della Chiesa cattolica presso la Cina e' passato il 13 febbraio scorso dall'irlandese mons. Eugene Martin Nugent, nominato nunzio apostolico in Madagascar, al croato p. Ante Jozic, fino ad oggi assegnato alla rappresentanza vaticana a Mosca. P. Jozic aveva affiancato mons. Nugent gia' dallo scorso settembre.
Il suo compito sara' soprattutto quello di vagliare le nomine dei vescovi e la sua presenza, si ammette in Vaticano, non e' sconosciuta alle autorita' di Pechino.
La ''missione di studi'' vaticana a Hong Kong risale alla fin degli anni '80, quando il territorio era ancora protettorato britannico, e tra i diplomatici pontifici ad avere ricoperto in passato il delicato incarico c'e' mons. Fernando Filoni, attuale numero Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana. La Santa Sede non ha rapporti diplomatici con la Repubblica Popolare Cinese ed e' uno dei pochi Stati al mondo a riconoscere la Repubblica di Cina (Taiwan). La rottura di queste relazioni diplomatiche e' una delle precondizioni poste da Pechino per il ristabilimento dei rapporti con la Santa Sede.
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