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Contro il Papa un «attacco inqualificabile»

Da Napolitano «i più fervidi voti augurali, con profonda considerazione per il suo alto magistero»

Fausto Gasparroni

CITTÀ DEL VATICANO

In uno dei momenti più difficili per la Chiesa cattolica, Benedetto XVI ha celebrato ieri il suo 83/o compleanno: una festa segnata dalle ombre dello scandalo pedofilia, nella quale tanti sono stati i messaggi di augurio e sostegno giunti al Pontefice da tutto il mondo. Vicinanza è stata espressa anche dal governo italiano che, nel rivolgergli un «caloroso augurio di buon compleanno», ha voluto confermare a Ratzinger la sua «solidarietà» per la «inqualificabile campagna diffamatoria contro la Chiesa e il Papa».
L'attestato di esplicito sostegno del Consiglio dei ministri, diffuso nel comunicato al termine della riunione di ieri mattina, non ha mancato di riscuotere apprezzamento nelle stanze vaticane. Al Pontefice sono giunti gli auguri anche delle maggiori cariche dello Stato – dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (da lui «i più fervidi voti augurali» per il genetliaco del Papa «con profonda considerazione per il suo alto magistero»), dal presidente del Senato Renato Schifani, da quello della Camera Gianfranco Fini – e da tante autorità civili e religiose, oltre che da semplici cittadini e fedeli.
Vicinanza e affetto sono stati espressi anche dalla Cei in un telegramma a firma del cardinale presidente, Angelo Bagnasco, e del segretario generale, mons. Mariano Crociata, in cui viene testimoniata a Ratzinger «la profonda e incondizionata adesione della Chiesa che è in Italia al Suo magistero, da cui la Chiesa e il mondo ricevono un insegnamento sapiente e sicuro», e in cui si annuncia che «il prossimo 19 aprile, quinto anniversario della Sua elezione a Vicario di Cristo, tutta la Comunità ecclesiale italiana si stringerà attorno a Lei, Padre Santo, infaticabile annunciatore del Vangelo e segno visibile di comunione, con iniziative di preghiera e di grande affetto».
Per Benedetto XVI, comunque, quella di ieri è stata una normale giornata di lavoro, scandita dalle udienze in Vaticano. Unico, piccolo, momento di festa che ha rallegrato la ricorrenza, quello con la torta alla frutta offerta dalla Papal Foundation, fondazione caritativa americana: niente candeline sul dolce guarnito di fragola e kiwi offerto al Pontefice, sul quale campeggiava la scritta «Happy birthday Holy Father». La delegazione, che comprendeva anche alcuni cardinali e vescovi statunitensi, ha quindi intonato il suo «Happy birthday» tra gli affreschi della Sala Clementina. «Il male non ha mai l'ultima parola» e la Chiesa è sempre chiamata a «proclamare il suo messaggio di speranza» dando «testimonianza pratica di santità e carità», aveva affermato Benedetto XVI durante l'udienza, invocando un rinnovamento del «Popolo di Dio».
Anche ieri, intanto, i media cattolici hanno continuato a fare muro contro gli attacchi alla Chiesa e al Papa. In prima pagina dell'Osservatore Romano, la storica Lucetta Scaraffia sostiene che il quinto anniversario di pontificato di Benedetto XVI non coincide affatto con un momento di sua debolezza, ma di sua forza, in quanto la linea intransigente seguita da sempre da Joseph Ratzinger contro i mali della Chiesa si sta dimostrando quella giusta di fronte alla scandalo della pedofilia.
Durissimo, poi, l'intervento dello storico Massimo Introvigne, sotto il titolo «Goebbels e l'operazione preti pedofili», pubblicato da Avvenire, quotidiano della Cei, in cui si sottolinea la somiglianza tra gli attacchi di oggi sulla pedofilia nella Chiesa e la campagna scatenata negli anni 30 dal ministro della propaganda del Terzo Reich per «screditare la Chiesa cattolica». Una campagna di cui Pio XII fu informato e documentato dal capo del controspionaggio tedesco, Wilhelm Canaris.

Happy Birthday

Una piccola festa con una torta alla frutta offerta dalla Papal Foundation, fondazione caritativa americana, ha rallegrato ieri in Vaticano l'ottantatreesimo compleanno di papa Ratzinger. Niente candeline sul dolce guarnito di fragole e kiwi offerto al pontefice, sul quale campeggiava la scritta «Happy birthday Holy Father». La delegazione della Papal foundation, che comprendeva anche alcuni cardinali e vescovi statunitensi, ha quindi intonato un canto di «Happy birthday» nella sala Clementina. La Papal foundation è una organizzazione caritativa fondata nel 1990 dal deceduto cardinale americano John Krol, ed è attualmente presieduta dal card. Anthony Bevilacqua, arcivescovo emerito di Filadelfia. Vi aderiscono numerosi «benefattori» statunitensi, che mettono in comune una quota fissa, pari ad un milione di dollari, finanziando con gli interessi opere di bene per i poveri, gli emarginati e gli ammalati, ovunque ce ne sia bisogno ma soprattutto nel Terzo mondo. In occasione della visita odierna, ha messo a disposizione 6,2 milioni di dollari che saranno destinati a progetti specifici, scelti dal pontefice in una rosa di proposte. All'incontro di ieri erano presenti, fra gli altri, i cardinali Justin Rigali e Theodore Mc Carrick, arcivescovo emerito di Washington, l'arcivescovo di New York Timothy Dolan e quello di Washington Donald Wuerl, tutti strenui sostenitori del Papa di fronte agli attacchi mossi dai media statunitensi.

© Copyright Gazzetta del sud, 17 aprile 2010