domenica 18 aprile 2010

Malta ha riservato al Papa «un’accoglienza superiore alle aspettative». Oltre centomila persone hanno abbracciato Benedetto :-)


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IL COMMENTO

PADRE LOMBARDI: «CENTOMILA PERSONE UN’ACCOGLIENZA SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE»

VITTIME PEDOFILIA: FORSE OGGI L’INCONTRO

Malta ha riservato al Papa «un’accoglienza superiore alle aspettative». È il commento di padre Federico Lombardi alle prime ore di permanenza del Papa sull’isola. Oltre centomila persone, ha detto il portavoce vaticano ai giornalisti durante un briefing a fine giornata, hanno seguito complessivamente i diversi momenti del programma di ieri.
«E il Papa è veramente contento del calore che ha notato intorno a sé». Momento particolarmente toccante il fuori programma con sei bambini malati terminali che il Pontefice ha accarezzato e benedetto al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica. Mentre c’è attesa per un altro fuori programma (l’incontro con le vittime degli abusi) che ieri non c’è stato, ha confermato padre Lombardi, ma che potrebbe esserci oggi. «In ogni caso – ha detto il portavoce vaticano – se ci sarà, verrà raccontato solo a cose fatte». Cordiale anche l’incontro con il presidente Abela, durante il quale sono stati toccati argomenti di interesse generale, come la posizione di Malta nel Mediterraneo e nella Unione europea.
Infine padre Lombardi non ha voluto commentare gli sviluppi della vicenda che coinvolge il cardinale Dario Castrillon Hoyos, prefetto emerito della Congregazione per il clero. «È la conferma – si è limitato a ribadire – che c’era bisogno di una unificazione delle competenza sotto la Congregazione per la dottrina della fede, cosa che avvenne nel 2001 per volontà di Giovanni Paolo II».

(M.Mu.)

© Copyright Avvenire, 18 aprile 2010

Sono proprio felice alla faccia di tutti :-)
La vicenda "Hoyos" che chiama in causa pesantemente Giovanni Paolo II mi risulta difficile da credere, ma non voglio parlarne adesso. Ci sara' tempo a fine giornata.
Ora e' il tempo della festa :-)

R.

7 commenti:

mariateresa ha detto...

sì cara, abbiamo proprio bisogno di sorridere e gioire un po'.
E anche il nostro Papa, che il Signore lo benedica.

Anonimo ha detto...

Ma qualcuno dubitava che anche questa volta ci sarebbe stato il cosidetto bagno di folla per Benedetto XVI?

Cmq sono tanto contenta anch'io, perchè credo che anche al Santo Padre faccia bene sentire il calore della gente che lo ama e, appunto, è una festa per tutti noi. Maria Pia

Vatykanista ha detto...

Avvenire ha il dente avvelenato con Castrillon Hoyos, per ovvie ragioni...

sam ha detto...

Non so... mi pare di capire che qui non si stia parlando della necessità di punire i pedofili, ma del fatto che un vescovo non debba tradire e consegnare un prete che si autoaccusa con lui in camera caritatis.
Non mi pare che il Cardinale, e forse anche il Papa, si rallegrassero perchè il vescovo aveva coperto un prete pedofilo (peraltro se fosse stato l'autore di una strage o un procuratore di aborti era la stessa cosa), ma perchè non aveva voluto rivelare un segreto confessionale, anche a costo di pagare personalmente con la galera.
Francamente credo che se si incrina il principio del segreto confessionale, qualunque sia la gravità del peccato confessato, ci possano essere enormemente più svantaggi che vantaggi sul piano della lotta e del contenimento dei peccati, pedofilia compresa.
Non mi pare giusto che se un prete pedofilo confessa il suo stato, il confessore lo debba denunciare alle autorità civili. Io non conosco i meccanismi giuridici canonici, ma con il buon senso credo che la Chiesa debba combattere la pedofilia e agevolare in tal senso anche la giustizia civile in ogni modo, tranne quello di intaccare il principio cardine del segreto confessionale che la Chiesa ha sempre tutelato anche a costo della vita.


Roma, 17 apr. (Apcom) - La lettera con la quale il cardinale Dario Castrillon-Hoyos si congratulava con un vescovo francese per non aver denunciato un prete pedofilo, nel 2001, fu autorizzata da Giovanni Paolo II: lo sostiene lo stesso porporato, all'epoca prefetto della Congregazione per il clero. Dopo che il sito francese 'Golias' ha pubblicato la missiva, il Vaticano ha precisato, per bocca del portavoce Fedrico Lombardi, che quel documento non rappresenta la linea della Santa Sede e dimostra l'opportunità delle norme preparate, proprio nel 2001, dall'allora cardinale Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI. "Si presentò un problema con un sacerdote in Francia e il suo vescovo non lo denunciò perché aveva ricevuto la confidenza in qualità di pastore e vescovo", ha detto Castrillon-Hoyos, a quanto riportato dalla stampa spagnola, intervenendo ad un convegno su Giovanni Paolo II alla Universidad Católica de Murcia (Ucam). "Questo vescovo fu incarcerato ed io, dopo aver consultato il Papa e dopo avergliela mostrata, scrissi una lettera al vescovo congratulandomi con lui per essere stato modello di padre che non consegnare un figlio. Il Santo Padre mi autorizzò a inviare questa lettera a tutti i vescovi del mondo". A quanto riferito, ad esempio, dal sito 'Infocatolica', le parole del porporato colombiano sono state salutate con applausi da parte del pubblico.

sam ha detto...

Comunque: Viva Malta e viva Papa Benedetto XVI!
Con lui siamo in mani sicure. Affidiamoci e stingiamoci a lui che il Signore non poteva scegliere un timoniere migliore di lui per affrontare questi mari in tempesta.

Anonimo ha detto...

Un maltese si è augurato che la nube scenda e che il Papa resti lì un po' di più. Lo spero anch'io, Eufemia

Syriacus ha detto...

La Santa Sede a Malta! Now!