mercoledì 23 giugno 2010

Effetto Sepe, la Santa Sede si ricompatta (Tornielli)


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La verità a cui s'appella Benedetto XVI non è appena quella giudiziaria (Giuseppe Di Fazio)

Le vittime di abusi sessuali di Malta saranno ascoltare da Mons. Scicluna questa settimana (Sunday Times)

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Un ex chierichetto di Mixa esclude che possa aver commesso avance omosessuali

Dietrofront. Il SZ precisa che nel dossier su Mixa non si farebbe riferimento ad abusi sessuali su minori ma ad avances omosessuali su maggiorenni

L'insegnamento di Papa Benedetto. Come in solstizio: oltre la paura del buio (Corradi)

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Calvario, usare con cautela. L'accanimento contro Sepe ed un piccolo appunto sulla sua difesa (Il Foglio)

Card. Stanislao Dziwicsz: qualcuno vuole fare del male a Sepe. Lo conosco da anni, ha fatto solo del bene alla Chiesa

Bertone chiede tutte le carte dello Ior. Cautela che sconfina nel gelo alla lettura della nota del card. Sepe (Vecchi)

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Ora la Santa Sede ha la possibilità di agire con la massima trasparenza. Lo faccia! Costi quel che costi...

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Il "caso" Propaganda Fide e l'indagine sul card. Sepe: lo speciale del blog

Effetto Sepe, la Santa Sede si ricompatta

di Andrea Tornielli

L'autodifesa del cardinale ha smorzato le voci critiche da Oltretevere. Rimandati i regolamenti di conti interni al Vaticano tra gli uomini di Bertone e i loro precursori. Ora è tempo di "prudenza"

L’interrogatorio del cardina­le Crescenzio Sepe, indagato per corruzione nell’ambito dell’in­chiesta della procura di Perugia sugli appalti del G8, potrebbe av­venire nei prossimi giorni, lonta­no da occhi indiscreti, forse pres­so l’abbazia di Subiaco. Il giorno dopo la conferenza stampa du­rante la quale l’arcivescovo di Napoli, con una lettera ai suoi fe­deli, ha sinteticamente ma pun­tualmente risposto alle contesta­zioni dei magistrati spiegando che la prefettura degli affari eco­nomici, l’Apsa e la Segreteria di Stato avevano approvato il suo operato, nei piani alti della Santa Sede la parola d’ordine è «pru­denza».
Nei sacri palazzi in queste ore si confrontano due posizioni: la prima sottolinea con insistenza che le responsabilità penali sono personali e che le ombre appar­tengono alla «vecchia gestione», esaltando l’«operazione traspa­renza » portata avanti dalla nuo­va squadra guidata dal Segreta­rio di Stato Tarcisio Bertone e a Propaganda Fide dal cardinale indiano Ivan Dias, «estraneo ai giri delle amicizie romane».
La seconda posizione auspica inve­ce una maggiore cautela, dato che certe semplificazioni tra «vecchi» e «nuovi» può finire per rivelarsi un boomerang: non sol­tanto la cosiddetta «cricca» ha continuato a funzionare per altri quattro anni dopo che Sepe ave­va lasciato Propaganda Fide, ma dalle intercettazioni sembra emergere ora anche una certa consuetudine tra alcuni degli in­dagati eccellenti coinvolti nel­l’inchiesta e il trentaduenne Mar­co Simeon, responsabile delle re­lazioni istituzionali e internazio­nali della Rai, l’uomo di fiducia della Chiesa nella fondazione Ca­rige, già collaboratore di Cesare Geronzi a Capitalia e Medioban­ca, stimato dal cardinale Berto­ne che lo ha conosciuto quando era arcivescovo di Genova. Dal Vaticano, intanto, ieri è ar­rivato l’attestato di stima a Sepe da parte dell’arcivescovo Clau­dio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio per le comu­nicazioni sociali, già segretario dell’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, che ha collaborato col cardinale: «Lo stimo molto, c’è un ottimo rapporto di amicizia tra di noi ­ha detto - auspicando che la ma­gistratura faccia il suo corso con chiarezza e celerità perché que­sto clima di sospetti, di dubbi e di velate critiche non aiuta certa­mente ». Un sostegno particolar­mente significativo a Sepe è quel­lo arrivato da Cracovia: il cardi­nale Stanislaw Dziwisz, già segre­tario particolare di Papa Wojty­la, in un’intervista a Repubblica ha ricordato la lunga collabora­zione con l’attuale arcivescovo di Napoli e ha detto di non crede­re «assolutamente che Sepe si sia lasciato ingannare o abbia com­messo qualcosa che non avreb­be dovuto fare». Una lancia in fa­vore del porporato partenopeo la spezza anche lo scrittore Ro­berto Saviano, definendo Sepe «un uomo equilibrato che ha fat­to tanto per Napoli». Un’autorevole fonte vaticana confida al Giornale : «Il cardinale si è difeso bene, ha detto il vero affermando che i bilanci di Pro­paganda sono approvati dagli or­ganismi preposti della Santa Se­de. Nei giorni scorsi il cardinale Ivan Dias - che al contrario di quanto qualcuno ha scritto non sta per lasciare l’incarico - ha fat­to fare tutte le verifiche del caso nella documentazione contabile e nelle transazioni della Congre­gazione, e nessuna irregolarità è stata riscontrata». «Ci auguria­mo- continua l’alto prelato - che tutto sia chiarito al più presto, an­che perché l’accusa di corruzio­ne appare tutta da provare e fino a questo momento, per quanto riguarda il Vaticano, c’è soltanto un grande polverone mediati­co».
Il tentativo, par di capire, è quello di smentire l’esistenza di regolamenti di conti interni fra vecchie e nuove cordate, come invece traspariva dalla frase di Sepe sul perdono concesso a chi «fuori e dentro la Chiesa vuole colpirmi». Pur essendo noto che il cardinale, un anno dopo l’ele­zione di Benedetto XVI, era stato allontanato dall’incarico di po­tente «Papa rosso» di Propagan­da Fide, e mandato a Napoli qua­le successore del cardinale Mi­chele Giordano. Continua nel frattempo l’ispe­zione predisposta un mese fa dal cardinale Bertone sui conti dello Ior. Il Segretario di Stato, respon­sabile della commissione cardi­nalizia di vigilanza sulla Banca Vaticana, ha chiesto al presiden­te dell’Istituto, Ettore Gotti Tede­schi, di ricostruire titolarità e flus­si di eventuali conti riconducibi­li alla «cricca». «Già da tre anni ­assicurano fonti d’Oltretevere ­nessun laico, anche se presenta­to da un cardinale, può aprire un conto allo Ior. Ora stiamo lavo­rando nel segno della trasparen­za, per rinnovare gli statuti e non si esclude che alcuni dei vecchi conti vengano chiusi».

© Copyright Il Giornale, 23 giugno 2010 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Precursori???
Alessia