martedì 8 giugno 2010

Tutti i sospetti sul killer di monsignor Padovese: pazzo o anti cristiano? L'annullamento del viaggio a Cipro...(Tornielli)


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Santa Messa a Nicosia: servizio di Stefano Maria Paci

Il Papa: i Cristiani restino in M.O. nonostante le prove. Serve sforzo concertato per la pace. Gioia per la beatificazione di Popieluszko (Izzo)

Il Papa: «Cattolici di Cipro, create fiducia con i non cristiani» (Geninazzi)

Riccardi: «Decisivo il ruolo delle Chiese in Medio Oriente». Importante l’amicizia di Ratzinger con Chrisostomos (Cardinale)

Il Papa a Cipro chiede alla politica visione morale e coraggio per il bene di qualsiasi società (Osservatore Romano)

Il Papa: via le barriere, pace e riconciliazione nei conflitti. Il Medio Oriente ha un posto speciale nel cuore della Chiesa (Izzo)

Il Papa conquista Cipro. Consensi unanimi per il Pontefice nell'"isola divisa" (Galeazzi)

Precisazione importante: non si confonda il documento di base del Sinodo con le posizioni della Santa Sede!

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La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza
«La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola» (At 4, 32): il testo dell’Instrumentum laboris


Appello del Papa: basta spargimento sangue, basta guerre (Apcom)

Il Papa consegna l'Instrumentum laboris: "Prego che i lavori dell’Assemblea Speciale aiutino a volgere l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede, affinché si possano trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze. In merito a questa grave questione, ripeto il mio appello personale per uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano nel Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue"

Sintesi dell'Instrumentum laboris del Sinodo per il Medio Oriente (Radio Vaticana)

Il Papa: stop bagno sangue in Medio Oriente. I diritti dei cristiani siano rispettati (Ansa)

Il Papa invita ad "abbattere le barriere", a dire no a "egoismo, avidità e sfiducia verso gli altri"

Papa Benedetto XVI è arrivato alla stadio coperto di Nicosia per le celebrare la messa in cui presenterà l'Instrumentum Laboris (Ansa)

VIAGGIO DEL PAPA A CIPRO: I VIDEO, I SERVIZI, LE FOTO ED I PODCAST

DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE A CIPRO

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A CIPRO (4 - 6 GIUGNO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Tutti i sospetti sul killer di monsignor Padovese: pazzo o anti cristiano?

di Andrea Tornielli

Nel dicembre 2007, dopo l’ennesimo attacco a un prete cattolico - il francescano Adriano Franchini - monsignor Luigi Padovese, il Vicario apostolico dell’Anatolia assassinato tre giorni fa in Turchia, aveva dichiarato: «La nostra volontà di restare qui si rafforza dopo queste aggressioni. Tuttavia c’è da dire che nonostante che la popolazione turca sia generalmente buona, eventi del genere testimoniano che c’è un ramo malato nel grande albero della popolazione locale». Anche in quel caso si era trattato di uno «squilibrato», una persona psicologicamente instabile, un giovane che voleva convertirsi al cristianesimo dall’islam ma voleva farlo immediatamente. Tre anni fa, l’arcivescovo di Smirne, Ruggero Franceschini, aveva usato le stesse parole che ripete ora: «Ancora una volta diranno che questo è un atto di un pazzo. Ma allora dobbiamo ammettere che da un anno e mezzo circa in Turchia gli atti da matto sono notevolmente aumentati, guarda caso contro i religiosi cristiani stranieri».
Dopo la morte di don Andrea Santoro nel febbraio 2006, dopo l’aggressione a padre Martin Kmetec, dopo le minacce subite dai francescani nella parrocchia di Mersin; dopo l’accoltellamento di un sacerdote cattolico di nazionalità francese, padre Pierre Brunissen, che aveva appena riaperto la chiesa di don Santoro; dopo la morte di tre cristiani protestanti, torturati, incaprettati e uccisi a coltellate mentre lavoravano a Malatya nella casa editrice Zirve, che pubblica Bibbie e libri di matrice religiosa cristiana; dopo l’accoltellamento di padre Franchini, e ora dopo la barbara uccisione per sgozzamento del vescovo Padovese, si continua a parlare di pazzi «instabili di mente». Pazzi isolati, come è sempre stato definito Ali Agca, l’attentatore turco appartenente ai Lupi Grigi che il 13 maggio 1981 ferì gravemente Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro. Giovani «instabili» che spesso si scopre essere stati in contatto con gruppi ultra-nazionalisti e anticristiani.
Molti sono ancora i punti oscuri di questa vicenda. Innanzitutto, monsignor Padovese è stato colpito con una violenza efferata. Padre Roberto Ferrari, missionario in Turchia, che ha visto il corpo del presule, riferisce che «la testa si è staccata come quella di San Giovanni». Si sa che l’assassino, l’autista del vescovo, il ventiseienne turco Murat Altun, è arrivato nella casa del prelato a Iskenderun in motorino, accompagnato dal fratello. Ha agito da solo, perché ispirato da «una rivelazione divina», come egli stesso ha dichiarato, oppure qualcuno l’ha aiutato?
L’arcivescovo di Smirne, Franceschini ha detto al Tg1 che «Murat non era affatto malato di mente. Si era sottoposto ad accertamenti presso l’ambulatorio di psicologia e psichiatria dell’università solo per precostituirsi un alibi. Anche la persona che ha gettato una bomba molotov sulla nostra cattedrale di San Policarpo, qui a Smirne, è stato definito “un malato mentale”. E ci può essere sempre qualcuno che approfitta di difficoltà psicologiche per spingere a fare queste cose».
Murat Altun, al contrario di quanto si è detto, non si era convertito al cristianesimo ed era rimasto musulmano, come ha voluto chiarire il suo avvocato. L’autista era ben inserito nell’ambiente della sua città e la voce secondo la quale ultimamente ci sarebbero stati dei dissapori con monsignor Padovese – il quale, tra l’altro, attesta il vescovo emerito di Verona, Flavio Carraro, si era dato molto da fare per trovargli un posto di lavoro in Italia per permettergli di aiutare la sua famiglia – non basta certo per giustificare un assassinio.
Resta infine il mistero del viaggio a Cipro annullato la mattina del giorno dell’omicidio. Monsignor Padovese aveva collaborato intensamente al documento preparatorio del Sinodo, doveva essere vicino al Papa nei tre giorni della visita, aveva prenotato il volo per sé e per Murat Altun, ma poi ha annullato i biglietti. Perché? Si è detto che il prelato non si sentiva bene, forse aveva avuto una crisi di diabete. Ma fino al giorno prima non aveva interrotto le sue attività pastorali. E quell’appuntamento a Cipro era certamente uno dei più importanti dell’anno nella sua agenda.

© Copyright Il Giornale, 7 giugno 2010 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Pazzi isolati? Allora ci troviamo davanti a un esercito di pazzi isolati. Solo che i pazzi vanno riconosciuti tali *prima* che compiano reati, in modo da prevenirli; non *dopo*, per giustificarsi e sottrarsi alla giustizia. Da quando in qua un *depresso*, invece di suicidarsi, assassina efferatamente chi gli viene incontro e gli fa del bene?

JP

Anonimo ha detto...

e allora perchè non c'è andato lasciando a casa l'autista?

era forse obbligato a portarselo dietro?
ci sono cose in questa storia poco chiare.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,
per la Chiesa "i pazzi" hanno vocazioni omicide "monomaniacali", sono come i tori delle corride: quando vedono le cappe dei toreri, rosse come quelle dei vescovi si infuriano ed aggrediscono. Non attaccano iman, ulema, sufi, ecc. Perché, caro anonimo, è ovvio: perché non portano le cappe rosse.
Bando all'ironia, credo che questa faccenda, purtroppo per il mondo cattolico, finirà come la vicenda dei preti pedofili, che per tanti anni è stata taciuta e mimetizzata e che ora (forse era nei disegni di Dio) è emersa in maniera dirompente. Per la vicenda turca, probabilmente, succederà la stessa cosa. Insabbiare, dovrebbe essere una prerogativa tipica (purtroppo negativa)dei politici, che difettano di senso morale. Non dovrebbe costituire la linea morale della Chiesa.