giovedì 9 settembre 2010

Anche ieri forzate le parole del Papa. Quando gli «abusi» sono del cronista (Folena)


Vedi anche:

Il Papa: «Voglio incontrare tutti e non solo i cattolici» (Galeazzi)

Il Messaggio del Papa per la GMG nel commento di José Luis Restán

Fides et Forma riporta l'articolo di Stephen Glover sul Daily Mail: i veri bigotti? Gli oppositori della visita del Papa in UK

Il grande matematico inglese John Lennox stronca impietosamente l'ultimo libro di Hawking e Mlodinow

Dietro l’attacco alla Chiesa c’è un obiettivo preciso: Benedetto XVI (estratto dal libro “La verità del Papa” di Aldo Maria Valli per Lindau)

"La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato" di Aldo Maria Valli: la recensione di Massimo Faggioli

Mons. Betori: «Pedofilia? Esemplare il comportamento del Papa»

La vera sorpresa del viaggio in GB, com’è già accaduto nella laica Francia, sarà il contatto del Papa con la gente (Tornielli)

Secondo il WSJ ed il Guardian il Papa incontrerebbe le vittime dei pedofili e una donna prete anglicana

No ad un falso processo contro Benedetto XVI. Le dichiarazioni assurde di MInc (Le Monde)

Il Papa: abbiamo bisogno del coraggio delle donne (Izzo)

L'omaggio di Benedetto XVI a Leone XIII (Giovanna Speranza)

Il Papa al Consiglio d'Europa: la fede cristiana favorisce la condivisione dei diritti umani universali (Radio Vaticana)

Il concerto per il Papa nelle immagini di Rome Reports

Santa Sede: la violenza non si combatte bruciando il Corano (Izzo)

Il Papa: il rinnovamento della Chiesa viene dallo spirito di penitenza e dalla conversione (AsiaNews)

Il Papa all'udienza generale: la Chiesa si cambia con la conversione del cuore non solo rinnovando le strutture. Il saluto alla Gran Bretagna

Il Papa: in GB voglio incontrare tutti e non solo i Cattolici (Izzo)

La ricerca «scomoda» di Ratzinger (Filippo Di Giacomo)

Il Papa: "Vediamo come anche la teologia possa ricevere un contributo peculiare dalle donne, perché esse sono capaci di parlare di Dio e dei misteri della fede con la loro peculiare intelligenza e sensibilità" (Catechesi)

Il Papa: Sono molto impaziente per la mia visita al Regno Unito, fra una settimana, e invio cordiali saluti a tutto il popolo della Gran Bretagna

Il Papa: il vero rinnovamento della Chiesa non si ottiene tanto con il cambiamento delle stutture quanto con uno spirito di penitenza e conversione

John Henry Newman sui giornali inglesi. Molti i servizi giornalistici dedicati al prossimo Beato (Sir)

Istruzioni per i lettori dei giornali (Da incorniciare ed appendere sul pc e nel tinello!)

"Attacco a Ratzinger", un'ottima inchiesta, ricca di retroscena. Il commento di John Allen

Le riforme dopo la crisi degli abusi sessuali (parte II). Il ruolo di Benedetto XVI nel portare avanti la Chiesa. Intervista agli autori Gregory Erlandson e Matthew Bunson (Zenit)

Proposta di preghiera in occasione della visita del Papa nel Regno Unito

Tarquinio durissimo: Rispetto per i giovani. E per ciò che il Papa dice. Ai giornalisti: comprensione del testo, colleghi!
__________________________________

Su segnalazione di Alessia leggiamo questo articolo. Bene "Avvenire"! Avanti cosi' nella denuncia degli abusi dei media. Si tratta anche di un importante opera "educativa" sui lettori e soprattutto sui giornalisti.
R.

Anche ieri forzate le parole del Papa

Quando gli «abusi» sono del cronista

Umberto Folena

Una giornata di intensa popolarità, ieri, per Ildegarda di Bingen, fustigatrice del clero corrotto reo di abusare dell’infanzia. Novecento anni fa. Non vi sembra vero? Infatti, non è vero.
Ma a qualcuno è parso (o sarebbe piaciuto) che così fosse.
Che davvero ieri mattina, durante l’udienza generale, Benedetto XVI fosse tornato a parlare di pedofilia a partire dalla figura e dall’azione di questa straordinaria donna e cristiana, mistica coltissima e compositrice di canti religiosi di meravigliosa bellezza. Sant’Ildegarda però non ebbe a che fare con i pedofili, ma con i catari... illustrissimi sconosciuti per i più.
E il Papa, ieri, ha ricordato una cosa ovvia e cruciale: vano è modificare le strutture, se i cuori non subiscono un radicale mutamento; inutile è costruire nuovi assetti organizzativi, se non ci si converte.
E la pedofilia, allora? Che c’entra? Nulla. Ieri, infatti, il Papa non ha neanche accennato al problema della pedofilia. Ha citato gli «abusi del clero» di quel tempo remoto.
Abusi sessuali? Nei confronti di bambini? Macché. Gli abusi erano anche e innanzitutto di potere, nel dodicesimo secolo. E il primo grande corruttore, allora come oggi, era il denaro. Ma questo non ha impedito ad alcune agenzie italiane di far apparire sugli schermi dei pc delle redazioni titoli di questo tenore: «Pedofilia: Papa, penitenza può più di cambio strutture» o «Pedofilia: serve penitenza più che cambio strutture». Come se l’udienza generale fosse stata dedicata a questo.
Invece papa Ratzinger aveva ricordato una grande santa e la pretesa dei catari di risolvere i problemi della Chiesa praticamente distruggendola, modificandone la struttura fino a renderla tutta un’altra cosa.
Gli ultimi anni sono stati un florilegio di manipolazioni, furbe o maldestre, di cui abbiamo a malincuore dato conto. Papa, vescovi e Chiesa tutta citati troppo spesso non per ciò che dicono, ma per ciò che non si sognano di dire. Spesso solo per fare titolo, qualche volta proprio per fare male. Basta, in certe occasioni, un abile taglia-e-cuci.
In altre, come ieri, è sufficiente lasciarsi scivolare nell’invenzione. Ma poiché la sparata era grossa, veramente grossa, qualcuno in redazione deve averla fatta notare... E così s’è anche cercato di porre riparo allo sbrego, evocando "implicite" intenzioni di Benedetto XVI.
A noi cronisti tocca, però, il rispetto della verità delle parole e dei fatti. Non atti di fede, ma autentico esercizio di laicità.
Chi ci legge e ci ascolta non può essere preso in giro.

© Copyright Avvenire, 9 settembre 2010 consultabile online anche qui.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso mi auguro che Avvenire dia a Augias quello che si merita. Se lo fanno giuro che corro a abbonarmi.
Alessia

mariateresa ha detto...

perchè non si fa una rubrica fissa dal titolo "Io sparo delle balle "dove ogni giorno venga segnato il nome e cognome del giornalista di quotidiano o periodico o agenzia che ha raccontato che i fischi erano fiaschi?
Ogni sei mesi potremmo poi attribuirgli il premio "la palla più grossa" o alla fine dell'anno l'onoreficenza "notizie da un universo parallelo".

Vogliamo dare nomi e gambe a quelli che fanno i giornalisti mentre avrebbero voluto fare i romazieri raccontando favole?
Esiste pur un'etica personale.
Se il mio datore di lavoro pretende che io dica in giro che è bello e alto io non lo faccio di sicuro.Non sono stata assunta per contar bubbole.

Raffaella ha detto...

:-)))))

Anonimo ha detto...

Gli interessa assai a certa gente dell'etica professionale, anche se vantano amicizie cardinalizie che dovrebbero raccomandar loro di evitare di spacciare lucciole per lanterne.
Alessia

gemma ha detto...

mah....nel mio lavoro se sbaglio pago caro e amaro, sia nei confronti di colui cui ho provocato un danno sia da parte del mio ordine professionale. Ma quando si va sul piano dell'informazione, paga solo chi dice cose "politicamente" non in linea. Basti vedere come vengono valutate diversamente le ingerenze su vita privata e pace familiare, a seconda che i presunti scandali colpiscano uno di destra o di sinistra o magari la fisioterapista onesta che si trova a lavorare nel posto e nel momento sbagliato. O come venga sbattuto in prima pagina il vescovo insabbiatore tradizionalista e in trentesima quello ritenuto progressista. Sarà che per me l'essere umano e la sua dignità personale e familiare non hanno cittadinanza nè colore politico nè sentimenti ad personam, l'etica di parte mi sconvolge sempre. Se la si butta sul piano politico però con Ratzinger si può fargli guerra fino all'ultimo dei suoi giorni perchè l'unico padrone a cui risponde non è di questa di terra. E siccome lo scontro alla fine ha sempre fini politici, ci conviene rassegnarci. Non se ne esce, visto che la "bella gente" lo dà per conservatore

Anonimo ha detto...

Dubito convenga rassegnarsi, anche se si è consapevoli di andare contro i mulini a vento. Non esite solo la "bella gente", quelli "che fanno opinione", esiste anche la gente normale, magari non bella, non ricca, senza voce, inascoltata e invisibile, ma infinitamente più vera.
Alessia

Andrea Tornielli ha detto...

Confesso che questa volta non condivido in tutto e per tutto l'analisi di Folena. E' vero che ci sono stati e ci sono fraintendimenti, e che ieri si è calcato troppo su quella frase del Papa, che non ha parlato di abusi sessuali del clero. Ed è vero che al tempo di Santa Ildegarda erano nel mirino i catari.
Se però rileggiamo il passaggio della catechesi papale, troviamo questa frase:
"Essi - cátari alla lettera significa "puri" - propugnavano una riforma radicale della Chiesa, soprattutto per combattere gli abusi del clero. Lei li rimproverò aspramente di voler sovvertire la natura stessa della Chiesa, ricordando loro che un vero rinnovamento della comunità ecclesiale non si ottiene tanto con il cambiamento delle strutture, quanto con un sincero spirito di penitenza e un cammino operoso di conversione. Questo è un messaggio che non dovremmo mai dimenticare".
Ora, è chiaro che Benedetto XVI ritiene attuale quell'insegnamento della santa, che di fronte agli "abusi del clero" propugnavano riforme radicali invece che conversione, penitenza e purificazione. Se è improprio titolare sulla pedofilia, non è a mio avviso del tutto improprio leggervi un parallelo, dato che è il Papa stesso a invitare a non dimenticare quell'insegnamento, da applicare nelle circostanze presenti e non ai catari. Quali sono oggi gli abusi del clero che più fanno discutere? Qual è l'atteggiamento di certi accusatori e critici? Qual è invece l'atteggiamento del Papa? A me sembra che facendo proprio l'insegnamento di santa Ildegarda, Benedetto XVI, di fronte ai gravi peccati di qualche uomo di Chiesa, inviti proprio alla conversione, alla penitenza, alla purificazione.
Dunque nel caso della catechesi di ieri non mi è sembrata così grave una certa interpretazione delle parole papali.

Anonimo ha detto...

Egregio dott. Tornielli, la stimo moltissimo ma in questo caso mi permetta di non essere del tutto d'accordo con Lei.
1) Innanzitutto è gravissimo per un giornalista riportare, virgolettato o come se fosse stato detto, ciò che non è stato detto.
2) Se non si mettono le virgolette e ci si limita a titolare il succo del discorso, il nesso tra il detto e il non detto deve comunque risultare strettissimo. Non è ammissibile fare grande salti logici o elucubrazioni gratuite. Quelle possono eventualmente fare oggetto del commento del giornalista.
3) Negli ultimissimi tempi nessun intervento papale ha riguardato la pedofilia. Men che meno se ne trova traccia nella catechesi su Santa Ildegarda.
4) Anche quando si era nel pieno della bufera sulla pedofilia, il Santo Padre non ha mai limitato le catechesi a quel solo aspetto, ma ha ripetutamente cercato di spiegare che gli abusi di una parte del clero - ancora oggi e non solo nel Medioevo - riguardano anche il potere, la dottrina morale e teologica, la liturgia, la pratica spirituale e devozionale.
Quindi la forzatura delle parole del Papa, che già sussisteva in quelle precedenti occasioni, è innegabile che sussista in questa.
E sarebbe ora di finirla.

Alberto