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PAPA: ABBIAMO BISOGNO DEL CORAGGIO DELLE DONNE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 8 set.

La Chiesa di oggi ha bisogno di "donne sante e coraggiose come Ildegarda da Bingen che, valorizzando i doni ricevuti da Dio, diano il loro prezioso e peculiare contributo per la crescita spirituale delle nostre comunita' e per la Chiesa del nostro tempo".
Lo ha detto il Papa all'udienza generale del mercoledi', dedicata alla "profetessa tedesca" della quale aveva gia' parlato mercoledi' scorso.
Santa Ildegarda da Bingen, ha ricordato, contrasto' il movimento dei catari tedeschi, che "propugnavano una riforma radicale della Chiesa, soprattutto per combattere gli abusi del clero".
In proposito, senza riferirsi esplicitamente agli scandali di questa epoca, Benedetto XVI ha sottolineato che La santa "li rimprovero' aspramente di voler sovvertire la natura stessa della Chiesa, ricordando loro che un vero rinnovamento della comunita' ecclesiale non si ottiene tanto con il cambiamento delle strutture, quanto con un sincero spirito di penitenza e un cammino operoso di conversione".
Lo ha detto il Papa nel corso dell'udienza generale del mercoledi', dedicata alla santa tedesca. "Questo - ha aggiunto il Pontefice - e' un messaggio che non dovremmo mai dimenticare".
Il Papa teologo - tornato oggi a tenere l'Udienza Generale nell'Aula Nervi in Vaticano, per poi rientrare subito dopo a Castelgandolfo in elicottero - ha indicato come un elemento positivo la "popolarita'" di Santa Ildegarda, che "spingeva molte persone a interpellarla", tanto che "a lei si rivolgevano comunita' monastiche maschili e femminili, vescovi e abati".
"Tutti l'ascoltavano volentieri - ha proseguito il Papa - anche quando adoperava un tono severo. Richiamava soprattutto le comunita' monastiche e il clero a una vita conforme alla loro vocazione". Ed ella, di fronte alla "sfida dei vizi", indicava lo "stile di esistenza cristiana coerente e impegnato".
Alcuni scritti di Ildegarda, che completano le intuizioni presenti nella sua opera piu' nota, intitolata "Conosci le tue vie", rappresentano poi per Benedetto XVI un vero trattato "sulla relazione tra virtu' e vizi, per cui l'essere umano deve affrontare quotidianamente la sfida dei vizi, che lo allontanano nel cammino verso Dio e le virtu', che lo favoriscono".
Secondo il Papa, "le visioni mistiche di Ildegarda somigliano - inoltre - a quelle dei profeti dell'Antico Testamento: esprimendosi con le categorie culturali e religiose del suo tempo, interpretava nella luce di Dio le Sacre Scritture applicandole alle varie circostanze della vita". In questo modo, "tutti coloro che l'ascoltavano si sentivano esortati a praticare uno stile di esistenza cristiana coerente e impegnato". In altri scritti, ha concluso, Ildegarda "manifesta la versatilita' di interessi e la vivacita' culturale dei monasteri femminili del Medioevo, contrariamente ai pregiudizi che ancora gravano su quell'epoca".

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