martedì 26 ottobre 2010

Migranti e rifugiati, il Papa: gli Stati rispettino gli impegni (Sir)

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Una bacchettata del Papa al "mito della rivoluzione" legato alla missionarietà (Matteo Orlando)

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Il Papa: Gli immigrati hanno il dovere di integrarsi nel Paese di accoglienza, rispettandone le leggi e l'identità nazionale

Andrea Riccardi: «Il dialogo con l’ebraismo è irreversibile» (Conti)

L'importante mediazione vaticana al Sinodo sul Medio Oriente (Accattoli)

Migranti, il Papa: Siamo una sola famiglia in società multietnica (Apcom)

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA 97ma GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

Messaggio del Papa per la Giornata del Migrante e del Rifugiato: Anche nel caso dei migranti forzati la solidarietà si alimenta alla "riserva" di amore che nasce dal considerarci una sola famiglia umana e, per i fedeli cattolici, membri del Corpo Mistico di Cristo: ci troviamo infatti a dipendere gli uni dagli altri, tutti responsabili dei fratelli e delle sorelle in umanità e, per chi crede, nella fede

La reazione israeliana alle conclusioni del Sinodo.Letture distorte di un messaggio limpido (Geninazzi)

Intervista a John Broadhurst, primo vescovo anglicano inglese a chiedere di entrare nell'Ordinariato: "Avrò il ruolo che mi assegnerà la Chiesa. Il ministero non è carriera ma vocazione"

Antonios Naguib (patriarca cattolico di Alessan­dria dei copti): Tutto il Sinodo è stato pen­sato per favorire il dialogo, per eliminare le cause del dolore sofferto dalle popolazioni, non per aumentare contrasti (Tornielli)

Il Papa: Erik Peterson non ha mai trovato un vero posto in tutta la sua vita, dove poter ottenere riconoscimento e stabile dimora (Sir)

Il portavoce vaticano risponde alle critiche giunte da Israele (Zenit)

Sinodo, la Chiesa non ha soffocato le voci del dissenso dei prelati che vivono in Terra Santa (Ferrari)

A est come a ovest la priorità è la stessa, riproporre Dio. Il Pontificio consiglio per l'evangelizzazione (Bruno Mastroianni)

Benedetto XVI ha ribadito oggi il carattere vincolante della Sacra Scrittura, la cui testimonianza rimane viva nella Chiesa e costituisce il fondamento per le convinzioni religiose permanentemente valide della Chiesa stessa (Izzo)

The Remnant riferisce quanto mons. Fellay, Superiore Generale della Fraternità S. Pio X, ha narrato nel corso di una recente conferenza (Messainlatino)

L'urgenza della pace (Giovanni Maria Vian)

L'udienza di Benedetto XVI ai partecipanti al convegno internazionale su Erik Peterson. In cerca di una città futura (O.R.)

Sabato in Piazza San Pietro il Papa incontra i ragazzi dell'Azione Cattolica. Prevista la diretta televisiva dalle 11

Sinodo, Mons. Michael Ibrahim Ibrahim: «Gli emigrati in Occidente rischiano di restare soli» (Geninazzi)

Sinodo, Mons. Guy-Paul Noujaim (Libano): «Dalla nostra tradizione un contributo all’unità» (Geninazzi)

Non esiste storia slegata da Dio: così il Papa a 50 anni dalla morte del teologo Erik Peterson

Mons. Velasio de Paolis ha ordinato nove nuovi diaconi dei Francescani dell'Immacolata secondo il vetus ordo

I testi del Sinodo tradotti in ebraico sul sito web della Radio Vaticana: intervista con Hana Bendcowsky (R.V.)

Mons. Béchara Raï sul Sinodo per il Medio Oriente: ora non ci sentiamo più minoranza

Verso il Sinodo 2012 sulla Nuova Evangelizzazione. Mons. Fisichella: riportare Cristo all’uomo di oggi (Radio Vaticana)

Il Papa annuncia un Sinodo sulla nuova evangelizzazione: servizio di Rome Reports

Sinodo. Il giorno dopo: che cosa resta davvero? La riflessione di Giorgio Bernardelli

Sinodo M.O., chiusura adombrata dalla polemica anti-Israeliana (Bandini)

Padre Lombardi: per comprendere il Sinodo occorre attenersi al Messaggio (Radio Vaticana)

Con la nomina dei cardinali il Papa fa ripartire la Chiesa da Occidente (Fontana)
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MIGRANTI E RIFUGIATI: IL MESSAGGIO DEL PAPA, “GLI STATI RISPETTINO GLI IMPEGNI”

Un appello al rispetto dei diritti dei rifugiati, nei confronti dei quali “la comunità internazionale ha assunto impegni precisi” e un invito alla “fraternità” e alla “solidarietà” nei confronti di tutti i migranti, perché parte della stessa “famiglia umana”. Sono contenuti nel Messaggio di Benedetto XVI per la 97ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (16 gennaio 2011) sul tema: "Una sola famiglia umana", reso noto oggi. Tutti “fanno parte di una sola famiglia – scrive il Papa -, migranti e popolazioni locali che li accolgono, e tutti hanno lo stesso diritto ad usufruire dei beni della terra, la cui destinazione è universale, come insegna la dottrina sociale della Chiesa. Qui trovano fondamento la solidarietà e la condivisione”. “Il mondo dei migranti è vasto e diversificato – sottolinea il Papa più avanti -. Conosce esperienze meravigliose e promettenti, come pure, purtroppo, tante altre drammatiche e indegne dell'uomo e di società che si dicono civili. Per la Chiesa, questa realtà costituisce un segno eloquente dei nostri tempi, che porta in maggiore evidenza la vocazione dell'umanità a formare una sola famiglia, e, al tempo stesso, le difficoltà che, invece di unirla, la dividono e la lacerano”.
Benedetto XVI ricorda, citando la Populorum progressio, che "la mancanza di fraternità tra gli uomini e tra i popoli" è causa profonda del sottosviluppo e quindi “incide fortemente sul fenomeno migratorio”. “La fraternità umana – osserva il Papa - è l'esperienza, a volte sorprendente, di una relazione che accomuna, di un legame profondo con l'altro, differente da me, basato sul semplice fatto di essere uomini. Assunta e vissuta responsabilmente, essa alimenta una vita di comunione e condivisione con tutti, in particolare con i migranti; sostiene la donazione di sé agli altri, al loro bene, al bene di tutti, nella comunità politica locale, nazionale e mondiale”. “Al tempo stesso – sottolinea -, gli Stati hanno il diritto di regolare i flussi migratori e di difendere le proprie frontiere, sempre assicurando il rispetto dovuto alla dignità di ciascuna persona umana. Gli immigrati, inoltre, hanno il dovere di integrarsi nel Paese di accoglienza, rispettandone le leggi e l'identità nazionale”. In merito alla situazione dei rifugiati e degli altri migranti forzati, il Papa ricorda che “nei confronti di queste persone, che fuggono da violenze e persecuzioni, la Comunità internazionale ha assunto impegni precisi. Il rispetto dei loro diritti, come pure delle giuste preoccupazioni per la sicurezza e la coesione sociale, favoriscono una convivenza stabile ed armoniosa”. (
Anche nel caso dei “migranti forzati” – prosegue Benedetto XVI nel messaggio – “la solidarietà si alimenta alla ‘riserva’ di amore che nasce dal considerarci una sola famiglia umana”, mentre “accogliere i rifugiati e dare loro ospitalità è per tutti un doveroso gesto di umana solidarietà, affinché essi non si sentano isolati a causa dell’intolleranza e del disinteresse”. “Ciò significa – precisa - che quanti sono forzati a lasciare le loro case o la loro terra saranno aiutati a trovare un luogo dove vivere in pace e sicurezza, dove lavorare e assumere i diritti e doveri esistenti nel Paese che li accoglie, contribuendo al bene comune, senza dimenticare la dimensione religiosa della vita”. Il Papa accenna anche alla situazione degli studenti esteri, considerati dei “’ponti’ culturali ed economici tra questi Paesi e quelli di accoglienza, e tutto ciò va proprio nella direzione di formare ‘una sola famiglia umana’". “È questa convinzione che deve sostenere l'impegno a favore degli studenti esteri – dice - e accompagnare l'attenzione per i loro problemi concreti, quali le ristrettezze economiche o il disagio di sentirsi soli nell'affrontare un ambiente sociale e universitario molto diverso, come pure le difficoltà di inserimento”.

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