mercoledì 27 gennaio 2010

Svolta alla Banca del Vaticano: il Papa ha deciso di «cancellare» l' ufficio del Prelato dello Ior (La Rocca)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Svolta alla Banca del Vaticano più poteri a Gotti Tedeschi

Repubblica — 26 gennaio 2010 pagina 27 sezione: ECONOMIA

ORAZIO LA ROCCA

CITTA' DEL VATICANO

Svolta al vertice dell' Istituto per le Opere di Religione (Ior), la banca vaticana presieduta da circa 4 mesi dall' economista Ettore Gotti Tedeschi.
Il papa Benedetto XVI ha deciso di «cancellare» l' ufficio del Prelato dello Ior, promuovendo il suo titolare, monsignor Piero Pioppo (per anni segretario dell' ex cardinale segretario di Stato Angelo Sodano), a nunzio apostolico in Camenun e Guinea Equatoriale, conferendogli - di conseguenza - la dignità arcivescovile.
Una promozione che - si sussurra in Vaticano - ha tutta l' aria di essere una rimozione voluta dal pontefice per azzerare uno dei posti chiave della gestione della banca vaticana e dare - indirettamente - più poteri all' attuale presidente.
Il Prelato, infatti, storicamente è stato sempre depositario di un enorme - e riservato - ruolo decisionale nella gestione della banca svolgendo una delicata e decisiva opera di collegamento tra l' organo di massima vigilanza dello Ior - la commissione cardinalizia presieduta dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone - e il consiglio di presidenza, la struttura tecnicooperativa presieduta da Gotti Tedeschi.
Questi il 23 settembre scorso era subentrato al professor Angelo Caloia, che era stato presidente Ior per una ventina d' anni dopo il defenestramento del vescovo Paul Marcinkus, dimessosi per il coinvolgimento nel crac del vecchio Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Era stato l' allora segretario di Stato Sodano a sponsorizzare poco prima di essere sostituito da Bertone - la nomina di Pioppo a Prelato il 7 luglio 2006.
Una nomina-blitz, pianificata all' alba del pontificato di Ratzinger, rimasta però vacante dal 1993, l' anno della uscita di scena di monsignor Donato De Bonis (scomparso nel 2001) che, in qualità di Prelato dell' era Marcinkus e dei primi anni della presidenza Caloia, era stato al centro di discutibili operazioni finanziarie, come riportato dal libro-inchiesta Vaticano S.P.A. (edizioni Chiarelettere) scritto da Gianluigi Nuzzi sulla base di documenti degli archivi vaticani.
A quanto è filtrato dai Sacri Palazzi, Pioppo avrebbe accettato a malincuore il nuovo incarico.
Ma alla fine - dopo persino un lungo braccio di ferro tra Sodano e Bertone - ha dovuto dire di sì alla nomina di nunzio, ritornando alla sua originaria attività diplomatica iniziata nel 1993, prima come consigliere di Nunziatura in Coreae Cile e dopo in Segreteria di Stato.

© Copyright Repubblica, 26 gennaio 2010 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffa,
non credere alle chiacchiere e ai pettegolezzi di "Repubblica". Sono illazioni senza fondamento alcuno. A quanto so: Mons. Pioppo trasborda di gioia per la nomina...altro che tira e molla!
Bla bla bla di Rocca e nient´altro, proprio a lui dovevano fare certe confidenze?
Il nuovo Prelato sarà nominato tra qualche settimana....Buona giornata
da un "vaticanista"!

PS
Grazie per le utili informazioni, preziosissimo questo suo BLOG.

sam ha detto...

Sempre meglio dell'Iran.... :-)

Anonimo ha detto...

grande Sam, suonala ancora.