venerdì 12 marzo 2010

Il Papa spiegherà oggi che gli errori» di pochi non devono compromettere il servizio e la testimonianza di molti sacerdoti (Tornielli)


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di Andrea Tornielli

Oggi Benedetto XVI riceverà in udienza i partecipanti al convegno della Congregazione del clero dedicato all’Anno sacerdotale e ribadirà il valore del celibato sacerdotale.
Il Papa spiegherà infatti, riferendosi a quanto sta emergendo in questi giorni, che «gli errori» di pochi non devono compromettere il servizio e la testimonianza di molti sacerdoti.
Con il suo intervento, Ratzinger risponderà indirettamente a quanti, in questi giorni, hanno proposto l’abolizione del celibato quale antidoto contro gli abusi sessuali sui minori. Benedetto XVI presenterà anche un’interpretazione del Concilio vaticano II alla luce del sacerdozio, spiegando che i preti rappresentano una «persona viva», Gesù Cristo.
Ieri il Papa è invece intervenuto sulla confessione dicendo che solo preti che hanno «la coscienza del proprio limite» e avvertono «il bisogno di ricorrere alla misericordia divina per chiedere perdono», cioè di confessarsi, possono a loro volta amministrare il perdono di Dio.
Ratzinger, ricevendo in udienza i partecipanti al corso annuale della Penitenzieria apostolica, ha parlato del contesto culturale e sociale odierno, che «tende a cancellare Dio dall’orizzonte della vita». E ha detto che diventa «ancora più urgente» il ministero della riconciliazione affidato a ogni sacerdote.
Ratzinger ha perciò invitato i preti a «tornare al confessionale», non solo come luogo nel quale amministrare il sacramento ma anche come spazio «in cui “abitare” più spesso, perché il fedele possa trovare misericordia, consiglio e conforto, sentirsi amato e compreso da Dio e sperimentare la presenza della misericordia divina».

© Copyright Il Giornale, 12 marzo 2010 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Raffa, ti segnalo la recensione di don Bini al noto volume di Mons. Gherardini sul Vaticano II, che espone in modo chiaro che cosa si intende per ermeneutica della continuità e come essa sia non solo possibile ma anche doverosa
http://blog.messainlatino.it/2010/03/recensione-gherardini-vaticano-ii-un.html

Alberto