domenica 28 marzo 2010

Preti pedofili e attacco al Papa. La Madonna lo aveva previsto? Riflessione di Massimo Introvigne


Vedi anche:

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“La palma del perdono e del martirio della Chiesa Cattolica”. Padre Antonio Rungi sugli attacchi al Papa

Ottima ed incisiva la risposta della Santa Sede degli ultimi due giorni...avanti così!

Benedetto, cinque anni sotto attacco (Rodari). Il magnifico primo lustro del Santo Padre :-)

La lotta del Papa contro i pedofili non è indebolita dagli attacchi dei media (Izzo). Da incorniciare

Papa Ratzinger. Grazie a Dio! Un bellissimo articolo di Sara Fumagalli all'indomani dell'elezione di Benedetto XVI

Nessuno ha fatto quanto Benedetto XVI contro gli abusi sui minori (Vincent Nichols, Osservatore Romano)

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Vorrei contribuire anche io alla ricostruzione del "caso" di Monaco: una rana mi ha detto che sul documento custodito in cassaforte c'e' una macchia

Grandissimo Tornielli che aiuta Repubblica nelle ricostruzioni: “Per caso” don Gänswein quel 15 gennaio 1980 era assente…

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Nel frastuono di questi giorni è passato inosservato un anniversario importantissimo: il quinto, dalla Via Crucis del 2005

Pedofilia, «efficace» la linea Ratzinger. «Negli Usa accuse diminuite del 30%» (Corriere)

Se questo cardinale diventa papa… siamo nei guai!!! (Michelangelo)

Padre Lombardi: sulla pedofilia, la Chiesa è impegnata nel ristabilimento della giustizia e nella purificazione della memoria (Radio Vaticana)

John Allen: "Ratzinger è l’eroe della battaglia contro la pedofilia ma il metodo scelto dal Vaticano per difendersi è vecchio, superato ed inefficace"

La corrente antipapista torna ad alzare la testa (Sergio Soave)

Card. Kasper: «Vero, a volte si è taciuto, ma Ratzinger ha rotto il silenzio» (Vecchi)

La carne e padre Murphy. Il commento di Giuliano Ferrara

Come mai i media non ci parlano di Maciel e delle coperture (anche vaticane) di cui ha goduto?

Perseguitando il Papa si rischia di vanificare il suo duro lavoro contro i preti pedofili (Cristina Odone). Straordinario!

Il punto sulla pedofilia nella Chiesa. Tutta la documentazione raccolta da Bruno Mastroianni

La "lezione americana": il cattivo giornalismo fa breccia in Italia: riflessione di Giovanni Tridente

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Sam leggiamo:

Preti pedofili e attacco al Papa. La Madonna lo aveva previsto?

Massimo Introvigne ("il Giornale", 27 marzo 2010)

La duplice crisi che la Chiesa deve affrontare in questi giorni – gli episodi “vergognosi e criminali”, come li ha definiti Benedetto XVI, dei preti pedofili e l’attacco di lobby laiciste che, partendo da questi episodi ma esagerandone i numeri, attaccano la Chiesa e il Papa stesso – sono stati previsti da rivelazioni private? La Chiesa raccomanda cautela di fronte a testi che non sono mai “ufficiali” e non godono certo della stessa autorevolezza della Rivelazione pubblica e neppure degli insegnamenti del Magistero, così che nessun fedele deve ritenersi obbligato a seguirli. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che il ruolo delle rivelazioni private “non è quello di ‘completare’ la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica” (n. 67). Nulla vieta, peraltro, senza esagerarne la portata d’interrogarsi sulle possibili relazioni fra alcune rivelazioni private e la crisi attuale.
Che il sacerdozio cattolico, per la Chiesa la più santa delle istituzioni, sia esposto a rischi di deviazioni e corruzioni emerge appunto anche da rivelazioni private. Già in un ciclo del XIV secolo Gesù si rivolge a Santa Brigida di Svezia (1303-1373), co-patrona d’Europa, con l’espressione “I preti mi sono diventati insopportabili”. Un avvenimento di grande portata per la storia spirituale – ma anche culturale e letteraria – della Francia è l’apparizione della Madonna a La Salette nel 1846. Quest’apparizione è stata riconosciuta dalla Chiesa come autentica. Tuttavia, del cosiddetto “segreto” che una delle veggenti, Mélanie Calvat (1831-1904), mise per iscritto nel 1851 il Sant’Uffizio proibì la divulgazione, ancorché esso non sia mai stato dichiarato formalmente falso. Dev’essere quindi avvicinato con particolare cautela. In questo segreto si legge la profezia di tempi in cui “il numero dei preti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande; fra queste persone vi saranno anche dei vescovi”. “La Chiesa subirà una crisi spaventosa. (…) Si vedrà l'abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori (…). Il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato”. “I sacerdoti con la loro cattiva vita (…) sono diventati delle cloache d'impurità”. Non c’è da stupirsi se questa profezia oggi appare a molti di particolare attualità.
Ma non bisogna dimenticare che nello stesso segreto di La Salette si annuncia pure che “il Santo Padre soffrirà molto (…). I cattivi attenteranno diverse volte alla sua vita”. Il testo è stato studiato recentemente da specialisti di rivelazioni private, alcuni dei quali ritengono che – insieme a fantasie della veggente – contenga il nucleo di un’autentica esperienza spirituale. Ed è suggestiva l’idea di riferire a Giovanni Paolo II l’allusione di La Salette a un attentato alla vita del Papa.
Lo stesso riferimento a un attentato si ritrova nel terzo segreto di Fatima, pubblicato in modo molto ufficiale dalla Santa Sede con un commento dell’allora cardinale Ratzinger nel 2000. Qui la Madonna mostra “il Santo Padre (che) attraversa una grande città mezza in rovina; e mezzo tremulo con passo vacillante,afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce”. Lo stesso cardinale Ratzinger metteva in relazione la visione di Fatima con l’attentato che Giovanni Paolo II subì il 13 maggio 1981, giorno della festa della Madonna di Fatima. Ma notava pure che l’immagine è figura di tutte le persecuzioni che il Papa e la Chiesa nella storia continuamente subiscono. Anche le persecuzioni mediatiche di questi giorni fanno parte dei “colpi d’arma da fuoco e frecce” che sempre “soldati” al servizio delle Tenebre sono pronti a lanciare contro il Papa.

© Copyright Il Giornale, 27 marzo 2010

10 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è anche il famoso sogno di don Bosco con il Papa nocchiero di una nave attaccata da tutte le parti con proiettili perlopiu' di carta cioè scritti...il Papa riesce a far atraccare la nave tra due colonne spuntate dal mare su una l'Eucarestiua,sull'altra la Madonna...e don Bosco sogna un dupplice attentato alPapa dal primo si rialza dall'altro no...ma LA VITTORIA E' SEMPRE CERTA,VIVA IL PAPA

Anonimo ha detto...

Tutto era previsto, ma il timone della Chiesa sarà saldo.

Anonimo ha detto...

Hai ascoltato sky, Raffa? Gli scopi degli attacchi al Papa si stanno precisando sempre di più. Si vorrebbe portare il Papa, come dire la Santa Sede, in tribunale per la questione risarcimenti. Credo che ora tutto sia nelle mani di Obama.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, ho sentito!
In realta' si tratta di un assurdo giuridico perche', civilmente, i preti non sono "dipendenti" della Santa Sede.
Inoltre la responsabilita' penale e' personale.
Mi pare tutto un gran polverone!
R.

FRA ha detto...

Ho letto anche io sul televideo stamani. Ma è un'assurdità perchè all'epoca dei fatti il "boss" di questi presunti "dipendenti" non era certo Sua Santità Benedetto XVI :)

Raffaella ha detto...

Esatto, Fra!
R.

Giovanni ha detto...

Purtroppo se si parla di risarcimenti civili, giuridicamente non è così assurdo chiedere risarcimento alla S. Sede (non al Papa). Gli avvocati che hanno ridotto in povertà numerose diocesi americane, ora vorranno puntare più in alto (anche come cifre) chiamando in causa il Vaticano.
C'è il problema, però, che il Vaticano è uno stato indipendente e i rapporti tra i due stati sono vincolati da accordi bilaterali che bisognerebbe conoscere per potersi esprimere.
Non credo che Obama abbia interessi a compromettere il rapporto con la Santa Sede, ma non mi meraviglierei di niente.

Mistyfoggy ha detto...

Ma no! Qui ci vuole un intervento dell'ineffabile & temibile...Bastardlurker!

Dov'è l'Hitchens de noantri?

Raffaella ha detto...

Di sicuro la causa non puo' essere contro Benedetto XVI perche' gli abusi di cui parliamo sono avvenuti sotto altri Pontificati.
O si vuole considerare Benedetto come "erede" dei suoi predecessori.
Quanto al Vaticano e' un po' dura considerare i preti suoi dipendenti.
R.

Anonimo ha detto...

Basta, Vi prego! Non ci associamo al polverone mediatico assurdo e ignobile. Restiamo "saldi nella fede" e vicini a PIETRO