lunedì 31 maggio 2010

La visita di Benedetto in Portogallo: un pieno successo per il cardinale portoghese Saraiva Martins (Ambrogetti)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

La visita di Benedetto in Portogallo: un pieno successo per il cardinale portoghese Saraiva Martins

Angela Ambrogetti

Sorriso paterno, teologo brillante ammirato da Congar, missionario nell' anima e claretiano. Il cardinale José Saraiva Martìns, classe 1932, è il più amato dai giornalisti. E lui ricambia. Non si tira mai indietro davanti ad un colloquio con la stampa. A leggere il suo curriculum ci si spaventa un po', ma poi la sua affabilità ti conquista. Portoghese di nascita, romano di adozione, laziale di fede calcistica, ogni pomeriggio lo si può incontrare nelle vie di Borghi, il quartiere antico che circonda il Vaticano, a passeggio. Difficile immaginare che, tra le altre cose, è stato per anni il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Dal 2008 ne è prefetto emerito, ma invece di rallentare la sua attività è incrementata. Il papa lo invia a suo nome in diverse celebrazioni e a molte altre partecipa per portare il messaggio del Vangelo a chi lo chiede. Con lo stesso spirito di quando era rettore dell' Urbaniana, la università pontificia missionaria. A maggio è stato a fianco di Benedetto XVI nel viaggio a Fatima e in Portogallo. Dieci anni fa era a fianco di Giovanni Paolo II durante la beatificazione dei Pastorelli nella spianata del santuario mariano. Nel salotto del suo appartamento a pochi passi dal Vaticano, sotto lo sguardo sorridente di Giovanni Paolo II in una immagine dell'inizio del pontificato, raccolgo le sue impressioni " a caldo" di questo viaggio che definisce un successo. E i suoi occhi vivaci e intuitivi sorridono.

Cinquecento mila a Fatima, quasi più che nel 2000 con GPII, allora anche Benedetto è un aggregatore di folle?

Saraiva:Si certo, e a Fatima ci sono sempre moltissimi fedeli che vengono da ogni parte del mondo. È sempre una quantità enorme di fedeli. Perché Fatima ha una dimensione universale. Su dice che sia l' altare del mondo, io aggiungerei anche cattedra del mondo. Altare e cattedra. Nel senso cha la Madonna è venuta a Fatima per insegnare , per ricordare certi valori fondamentali umani e cristiani che l' uomo moderno purtroppo ha dimenticato a poco a poco. Così si spiega che il 13 maggio di ogni anno che il 13 maggio di ogni anno, nella ricorrenza dell' inizio delle apparizione, a Fatima ci siano centinaia di migliaia di persone. Naturalmente la presenza di Benedetto XVI ha fatto aumentare il numero dei pellegrini, è ovvio. E per chi vuole fare un paragone tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI , bisogna che ricordi che i cattolici portoghesi, come tanti altri, non vanno a vedere il papa perché è Pietro, Paolo o Andrea, ma perché è il papa, il papa, il successore di Pietro.

Per i portoghesi in particolare il legame con il papa è anche "politico"...

Si, i portoghesi hanno una coscienza molto chiara di questo legame profondo tra la Nazione portoghese e il papa. Perché all' inizio della nazione è stato il papa ad approvare l'indipendenza del Portogallo. Nell' origine della indipendenza come nazione c'è già l' intervento del papa. L' arcivescovo di Braga nel XVII secolo venne spesso a Roma per chiedere al papa di approvare la indipendenza. Nella coscienza cristiana dei portoghesi c'è uno speciale rapporto con Roma e il papa.

E un popolo così legato alla cristianità come ha vissuto la "laicizzazione" degli ultimi cento anni?

Parliamo tanto di radici cristiane dell' Europa, ecco in Portogallo sono il primo dato storico e il più importante... e poi c'è questo rapporto speciale tra Fatima e il papa. Sappiamo bene che in tempi moderni Pio XII ha avuto la visione della Madonna di Fatima, nei Giardini Vaticani. E poi la visita di Benedetto XVI a Fatima , era la quinta di un pontefice. Il primo a visitare Fatima è stato Paolo VI, poi Giovanni Paolo II è stato tre volte a Fatima. Quindi la visita di Benedetto è la quinta.

Quando si parla di Fatima si arriva inevitabilmente a parlare dei "segreti" del messaggio della Madonna. E alle persone che cercano ancoro il "quarto segreto" lei cosa risponde?

Io rispondo che aspetto che lo trovino! Perché sono certo che non c'è! E riguardo alla parte del segreto che parla del "vescovo vestito di bianco", io do una interpretazione piuttosto ecclesiale. Quella visione del "vescovo vestito di bianco" è certamente riferita al papa, al papa. Però non va intesa, secondo me in un senso personale, o almeno non esclusivamente. Va inteso in senso ecclesiale. Sappiano che Giovanni Paolo II si è identificato in questo testo. Giusto! Però quella visione è una immagine della Chiesa che lungo i secoli fin dalla sua nascita ha sofferto. Quindi il papa in quanto incarna la Chiesa, è il Pastore della Chiesa. Se non consideriamo questa visione nel contesto ecclesiale come sinonimo di persecuzione della Chiesa come tale non capiremo mai quella parte del messaggio di Fatima.
E infatti la Chiesa fin dall' inizio ha sofferto . La sofferenza , le compagne contrare, le calunnie etc sono il nostro pane quotidiano. E Cristo lo ha detto molto chiaramente: se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi, però non prevarranno. E quello che sta succedendo anche adesso con le campagne denigratorie contro la Chiesa, è nella linea.
La Chiesa incarna Cristo anche nella passione, pensando dopo alla resurrezione, come Cristo. Ma la Chiesa sarà sempre in contraddizione con il mondo, fa parte della identità della Chiesa. Non ci sarà mai una Chiesa "beatificata" qui in terra! Perché la Chiesa incarna Cristo sulla terra, se si toglie Cristo la Chiesa non c'è più.

Ma la Chiesa è perseguitata dall'interno dice papa Benedetto XVI?

Il problema è quello del peccato nella Chiesa, che di può manifestare in diverse modi e forme, diversi tipi di peccato, ma il problema è questo: la presenza del peccato nella Chiesa. E questo è un fatto, una realtà. La Chiesa è santa, ma anche santificanda. E del resto Cristo era talmente convinto che ci sarebbe stato il peccato nella Chiesa che ha istituito un sacramento per perdonare il peccato, e il peccato di chi? Certamente non di quelli che sono fuori dalla Chiesa, che non praticano i sacramenti. In effetti la coca è molto chiara.

E per il problema della pedofilia in particolare?

È chiaro che la Chiesa non deve assolutamente nascondere, la Chiesa deve denunciare e mettere i colpevoli davanti alle loro responsabilità davanti alla legge canonica e civile, questo è chiarissimo. Ed è quello che il papa ha detto nella sua lettera ai vescovi irlandesi. Tutte le risposte sono là!

E a chi ha speculato sulle parole di Benedetto XVI al termine della messa a Fatima : "si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima si conclusa" cosa dice?

Ma bisogna capire bene le parole del papa! E' chiaro che la profezia di Fatima non è finita. E' chiaro che il fenomeno di Fatima continua ad incidere sulla Chiesa sui credenti. Ma perché? Perché le verità fondamentali che la Madonna ha insegnato, ecco la cattedra, a Fatima, sono di una estrema attualità, e lo saranno sempre. Perché sono valori che sempre attuali perché sono valori naturali , quindi sacri, irrinunciabili, non negoziabili. Quindi Fatima ha una perenne attualità. Il contenuto del messaggio che la Madonna ha affidato ai pastorelli e per mezzo loro a tutti gli uomini del nostro tempo. Ecco perché la profezia non è finita, e non finirà mai!

Torniamo alla visita del papa in Portogallo. Tra gli incontri molto significativo quello con il mondo della cultura, dove il papa ha chiesto un dialogo " senza ambiguità e rispettoso". C'è quindi il problema di poter attuare un dialogo sincero?

Ogni dialogo per essere tale non può essere ambiguo, deve essere chiaro. Il dialogo tra fede e cultura è una esigenza fondamentale dell' uomo. Perché il cristiano è uomo. Quindi la cultura non può essere dissociata dalla fede. Il credente è un uomo come gli altri. La cultura è part della sua umanità. Per questo è un atteggiamento assurdo quello di chi rifiuta il dialogo. Poi certo ci sono modi diversi di intendere la cultura. Quello che succede in Portogallo succede in tutti gli altri paesi dell' occidente. C'è una progressiva scristianizzazione e indifferenza religiosa, che aumenta. Ma la cultura portoghese è essenzialmente cristiana. Per i politici è diverso, ma i politici non sono il popolo.

E quindi anche la famigerata firma del presidente della Repubblica della legge sui matrimoni omosessuali non è condivisa dal popolo portoghese?

Si certo, la gente non sempre condivide le azioni dei politici. Il cristianesimo è nel dna dei portoghesi. Del resto la storia non si può negarla, cosa sarebbe la cultura portoghese senza il cristianesimo ? Non ci sarebbe.

I discorsi del papa hanno avuto quasi un crescendo pedagogico. Un modo per identificare bene il ruolo della Chiesa in Portogallo, che non è solo di assistenza , di sostegno allo stato nel campo sociale, ma ha una sua identità precisa.

Certo è fondamentale. La Chiesa ha i suoi principi. La Chiesa ha un grande ruolo sociale e il presidente della Repubblica e anche del Consiglio, il socialista Socrates, ha detto che apprezzano moltissimo il lavoro della Chiesa ad esempio nelle scuole.
Del resto la missione della Chiesa è difendere l'uomo e promuoverlo nella sua totalità, come ha detto Giovanni Paolo II nella sua prima enciclica. Non solo del credente, ma dell'uomo. Perchè il cristianesimo è un umanesimo, non sono cose separate.

Il papa ha ribadito che non dobbiamo avere paura di proclamare la nostra identità cristiana...

Assolutamente! Perché il cristianesimo non ha fatto altro che nobilitare l'uomo. Il Vangelo ha riaffermato l'umanità completa, comprensiva del rapporto con il trascendente. Una dimensione essenziale dell' uomo.

Il papa salutando il Portogallo prima di partire ha chiesto ai portoghesi di vivere e lavorare in concordia. C'è bisogno di una "pacificazione civile"?
Problemi sociali ci sono, ma soprattutto il papa si riferisce ad una collaborazione vera tra Stato e Chiesa. E la Chiesa non nega la collaborazione con lo stato ma naturalmente mantenendosi fedele ai principi del Vangelo. E cero quando le espressioni dello stato non sono in sintonia con questi principi la Chiesa non può accettare e deve con coraggio andare in piazza e dire: non siamo d' accordo. Con il coraggio della fede, dell' ottimismo, della speranza; il coraggio della Pasqua!

Lei va a Fatima regolarmente, e non è la prima volta che accompagna un pontefice: le è piaciuto questo viaggio con Benedetto XVI?

Il viaggio è stato un grande successo! Un successo che ha portato anche molti a cambiare l'idea che si erano fatti di questo papa. C'è stato un entusiasmo tale ....e secondo me è stata la Madonna di Fatima, che era presente, si è sentita la sua presenza. Sono rimasto colpito dell' entusiasmo, della gioia del calore con cui hanno ricevuto il papa. Perché i portoghesi sono pacati e ragionevoli...ma erano entusiasti e si sentiva gridare ovunque : viva il papa! E poi c'erano tanti giovani e tanti bambini. Mai visti tanti bambini insieme. Pensate che il primo coro che ha accolto il papa all' aeroporto era un coro di bambini! Una cosa bellissima che ha dato il tono alla visita. Anche perché la visita si è svolta nel decimo anniversario della beatificazione dei bambini di Fatima, Francesco e Giacinta. Per me è stato un successo pieno!

http://www.angelambrogetti.org/

3 commenti:

Anonimo ha detto...

I temi della prossima visita di Zapatero in Vaticano (10 giugno).
http://www.religionenlibertad.com/articulo.asp?idarticulo=9009
Alberto

Anonimo ha detto...

I temi della prossima visita di Zapatero in Vaticano (10 giugno).
http://www.religionenlibertad.com/articulo.asp?idarticulo=9009
Alberto

sonny ha detto...

Leggo:

"Il viaggio è stato un grande successo! Un successo che ha portato anche molti a cambiare l'idea che si erano fatti di questo papa."

Ma quante volte abbiamo letto questa frase dopo ogni viaggio del Papa? Questo da la dimensione di che razza di pregiudizio si porta sul groppone il nostro Benedetto!

P.S Comunque il successo del viaggio in Portogallo ha dato mooooooolto fastidio, caspita!