domenica 27 giugno 2010

In questione non è il diritto degli inquirenti di far luce sui vecchi casi di abusi, ma il modo con cui tutto è stato gestito (Tornielli)


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di Andrea Tornielli

«Neanche i regimi comunisti ci hanno mai trattato così». È questo il senso del duro commento sul caso delle perquisizioni in Belgio rilasciato ieri mattina dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone a margine di un convegno dedicato ai temi economici che si è svolto all’università Lumsa di Roma. «Non ci sono precedenti, nemmeno nei regimi comunisti di antica esperienza», ha detto il cardinale, riferendosi al «sequestro» dei vescovi del Belgio, costretti a rimanere rinchiusi per nove ore nel palazzo arcivescovile di Malines-Bruxelles dopo l’arrivo della polizia e dei magistrati che hanno preso in consegna i loro telefonini e computer. E che hanno pure violato le tombe di due cardinali primati, nella cripta della cattedrale, alla ricerca di non si sa quali documenti.
«È un fatto inaudito e grave - ha detto ancora Bertone –. Al di là della condanna della pedofilia l’irruzione e il sequestro dei vescovi per nove ore, senza bere né mangiare...».
Ieri un portavoce dell’arcivescovado di Bruxelles ha reso noto che tutta l’attività amministrativa e informativa della curia «resta bloccata dopo le perquisizioni e il sequestro di materiali effettuato dalla polizia». Gli investigatori, oltre ai 475 fascicoli riguardanti testimonianze su casi di pedofilia, hanno anche sequestrato i server e i computer utilizzati per il sito internet dell’arcivescovado e la gestione degli affari correnti.
Venerdì il Vaticano aveva reagito in modo sdegnato per le modalità della perquisizione e per le indagini nell’oltretomba.
In questione non è il diritto degli inquirenti di far luce sui vecchi casi di abusi, in seguito alle denunce di un anziano sacerdote, ma il modo con cui tutto è stato gestito: «I vescovi sono stati trattati alla stregua di un gruppo di criminali – spiegano Oltretevere – e sono stati violati i dossier confidenziali della Commissione per il trattamento degli abusi sessuali guidata dal professor Peter Adriaensses, senza rispettare la volontà di quelle vittime che avevano accettato di collaborare ma in modo confidenziale».
Il clamoroso blitz, e la prova di forza della violazione dei sepolcri, rappresenta un segnale preciso per la Chiesa: per la prima volta in modo così eclatante le autorità di un Paese europeo e democratico dimostrano di non avere alcuna fiducia nelle gerarchie ecclesiastiche che già stavano collaborando e non si sono opposte in alcun modo alle indagini. La Santa Sede guarda con molta preoccupazione quanto sta accadendo. È infatti la seconda volta nel giro di poco più di un anno che i rapporti con il Belgio sono così tesi: il 2 aprile 2009 il Parlamento belga, con 95 voti a favore, 18 contrari e 7 astensioni, aveva approvato una mozione con la quale si sollecitava «l’esecutivo a condannare l’inaccettabile presa di posizione del Papa» relativa all’uso del preservativo nella lotta contro l’Aids, e a «presentare una protesta formale alla Santa Sede». Le modalità scelte per la perquisizione e gli interrogatori, con il «sequestro» dei vescovi impossibilitati a comunicare con l’estero per tutta la giornata, è considerata nei sacri palazzi una preoccupante azione dal sapore «intimidatorio».

© Copyright Il Giornale, 27 giugno 2010 consultabile online anche qui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Le modalità scelte per la perquisizione e gli interrogatori, con il «sequestro» dei vescovi impossibilitati a comunicare con l’estero per tutta la giornata, è considerata nei sacri palazzi una preoccupante azione dal sapore «intimidatorio».
Così scrive Tornielli. E non si può non condividere.
Prepariamoci questo è solo l'inizio dellapersecuzione che avanza in tutta Europa, essendo al calor bianco in Asia ... Pregare, pregare, pregare per non cadere in tentazione.
don A.B.

Anonimo ha detto...

Buona Domenica!
Raffa ti segnalo il commento di Alberto Giannino
La Chiesa di Benedetto XVI assediata umiliata e intimidita
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=52989&idsezione=4
Ps: secondo Sky tg24 pare che le tombe profanate siano 5 non 2.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ineccepibile!

Anonimo ha detto...

Beelgio paese europeo?Siete mai stai a bruxelles?, a partei 1000mq di quartiere europeo,quasi metà città esclusivamente araba,solo donne con lo chador, sono spesso per lavoro li, e anche il mio collega musulmano é rimato senza parole,mi ha detto neanchein marocco cosi tanti integralisti. Bandiere con la mezza luna in tutti i negozi, anche per le strade. interi kilometri di città senza polizia. Bande che si muovono come vogliono, bloccano addirittura gli incroci principali della città. E con chi se la prende lapolizia? con i vescovi! Il belgio rappresenta bene il futuro dell'europa.

Max